5---4---2020
La croce di Cristo sul Calvario è anche testimonianza della forza del male verso lo stesso Figlio di Dio, verso colui che, unico fra tutti i figli degli uomini , era per sua natura assolutamente innocente e libero dal peccato, e la cui venuta nel mondo fu esente dalla disobbedienza di Adamo e dall' eredità del peccato originale. Ed ecco , proprio in lui , in Cristo , viene fatta giustizia del peccato a prezzo del suo sacrificio, della sua obbedienza "fino alla morte"(Fil. 2,8). Colui , che era senza peccato, "Dio lo trattò da peccato in nostro favore "
(2 Cor. 5,21). Viene anche fatta giustizia della morte che, dagli inizi della storia dell'uomo, si era alleata col peccato. Questo far giustizia della morte avviene a prezzo della morte di colui , che era senza peccato e che unico poteva---mediante la propria morte ---infliggere morte alla morte(cf I Cor 15,54 ss). In tal modo la croce di Cristo, sulla quale il Figlio , consostanziale al Padre , rende piena giustizia a Dio, è anche una rivelazione radicale della misericordia , ossia dell' amore che va contro a ciò che costituisce la radice stessa del male nella storia dell'uomo; contro al peccato e alla morte.
La croce è il più profondo chinarsi della Divinità sull'uomo e su ciò che l'uomo ---specialmente nei momenti difficili e dolorosi---chiama il suo infelice destino. La croce è come un tocco dell'eterno amore sulle ferite più dolorose dell'esistenza terrena dell'uomo, è il compimento sino alla fine del programma messianico , che Cristo formulò una volta nella sinagoga di Nazaret (cf Lc 4,18-21) e ripeté poi dinanzi agli inviati di Giovanni Battista(cf Lc 7,20-23). Secondo le parole scritte già nella profezia di Isaia(cf Is 35,5; 6,1-3), tale programma consisteva nella rivelazione dell'amore misericordioso verso i poveri, i sofferenti e i prigionieri, verso i non vedenti gli oppressori e i peccatori. Nel mistero pasquale viene oltrepassato il limite del molteplice male , di cui l'uomo diventa partecipe nell'esistenza terrena : la croce di Cristo , infatti , ci fa comprendere le più profonde radici del male, che affondano nel peccato e nella morte , e così diventa un segno escatologico. Soltanto nel compimento escatologico e nel definitivo rinnovamento del mondo , l'amore in tutti gli eletti vincerà le sorgenti più profonde del male , portando quale frutto pienamente maturo il Regno della vita e della santità e dell'immortalità gloriosa . Il fondamento di tale compimento escatologico è già racchiuso nella croce di Cristo e nella sua morte. Il fatto che Cristo "è risuscitato il terzo giorno"(I Cor 15,4) costituisce il segno finale della missione messianica , segno che corona l'intera rivelazione dell'amore misericordioso nel mondo soggetto al male . Ciò costituisce al tempo stesso il segno , che preannuncia "un nuovo cielo e una nuova terra"(Ap 21,1), quando Dio "tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto , né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate"(Ap 21,4)
buona domenica delle palme
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