16--6--2023
=Mio padre mi cacciò con spiedi e lancie, non che con sproni , a volger testi e chiose , e me occupò cinque anni in quelle ciancie . Ma poi che vide poco fruttuose l'opere , e il tempo invan gittarsi, dopo molto contrasto in libertà mi pose.
Già mi fur dolci inviti a empir le carte li luoghi ameni di che il nostro Reggio , il natio nido mio , n'ha la sua parte. Alla morte del padre e de li dui si cari amici, aggiunge che dal giogo del Cardinal da Este oppresso fui. Se avermi dato onde ogni quattro mesi ho venticinque scudi , né si fermi che molte volte non mi sien contesi , mi debbe incatenar , schiavo tenermi , ubligarmi ch'io sudi e tremi senza rispetto alcun , ch'io moia o ch'io me' infermi, non gli lasciate aver questa credenza; ditegli che più tosto ch'esser servo torrò la povertade in pazienza. Or , conchiudendo , dico che, se 'l sacro Cardinale comperato avermi stima con li suoi doni , non mi è acerbo et acro renderli , e tor la libertà mia prima.
Io no, che poco curo questo e quello . In casa mia mi sa meglio una rapa ch'io cuoca, e cotta s'un stecco me inforco, e mondo , e spargo poi di aceto e sapa, che altrui mensa tordo , starna o porco selvaggio ; e così sotto una vil coltre , come di seta o d'oro, ben mi corco.
E più mi piace di posar le poltre membra , che di vantarle che alli Sciti sien state , agli indi , e a li Etiopi, et oltre . Degli uomini son varii li appetiti; a chi piace la chierca , a chi la spada , a chi la patria , a chi li strani liti. Chi vuole andare a torno , a torno vada; vegga Inghilterra , Ongheria, Francia e Spagna ; a me piace abitar la mia contrada.
Io né pianeta mai né tonicella né chierca vuò che in capo mi si pona. Come né stole , io non vuo' ch'anco annella mi leghin mai , che in mio poter non tenga di elegger sempre o questa cosa o quella . Indarno è , s'io son prete , che mi venga desir di moglie ; e quando moglie io tolga , convien che d'esser prete il desir spenga . Ora , perché so come io mi muti e volga di voler tosto , schivo di legami d'onde , se poi mi pento io non mi sciolga.
Ludovico Ariosto
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