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mercoledì 28 giugno 2023

Da una rivista della diocesi di Milano: Segreti del mestiere( M. Diegoli)

 28--6--2023
=Incontro un collega  in un luogo  della  scuola  che maggiormente  ispira: i bagni  degli  studenti . Io vado sempre  lì, mai  in quelli  dei docenti , così  anonimi , così  elvetici , con  quelle  porte  linde , senza  nemmeno una scritta . Ci  ritroviamo  davanti  ai  lavandini (gli  unici due  che  funzionano), un  po' imbarazzati, in  una  situazione  tipo  autogrill  non  lo conosco  molto bene, insegna  italiano al tecnico ; so  da altri  colleghi  , e  soprattutto  da  alcuni  suoi  studenti , che  è molto  bravo ("..è un grande"). So  anche  che  tra  qualche  anno  andrà in  pensione , e  di certo  lascerà  un vuoto . In  Collegio  docente non  interviene quasi  mai, e, se  capita , sembra  essere  uguale  a  tanti colleghi che, a fine  carriera , si  lamentano un po' di tutto . Lui  lo  fa  raramente , ma  con  veemenza .  "Sei  molto  apprezzato  dai  ragazzi, lo  dicono tutti"  faccio io, per uscire  da un silenzio innaturale ; "non  deve essere  facile  catturarli, appassionarli "(è  evidente : sto  cercando  di carpire  qualche segreto del  mestiere). Lui  mi guarda , asciugandosi  le  mani, e dice ."Ma  sai  che  immenso  lavoro   devi fare  su te stesso?" Penso  a quante  volte  mi è  sembrato  sufficiente  entrare  in  classe  preparato sulla lezione . E  , invece  il lavoro serio , costante , a volte  doloroso , è prima di tutto  su  di me, in me. Il mestiere  più bello   del mondo , il mio ;  e come ogni  cosa  bella,  è estremamente  difficile.

=Ho voluto  impostare , questo piccolo articolo, perché mi ha fatto  ricordare i miei  professori, sia  della scuola, che dell'università. Ogni giorno , sono grata a loro , per quello che mi hanno dato; ciò che io sono lo debbo a loro, alla loro passione , alla loro onestà, al loro amore con l'assoluto rigore, perché solo chi veramente ti ama, esige , con rigore .

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