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giovedì 22 giugno 2023

da: "Il podere" Federico Tozzi

22--6--2023
    In  una settimana  il fieno  fu  falciato; e allora   con  le forche andavano a  rivoltarlo  , prima  di fare  i mucchi  , perché  si seccasse bene  di sotto  e il sole  entrasse anche  dentro  . La  caldura  aveva bruciato  ogni cosa  e anche  il grano  pigliava  un  colore  bianco  che diventava   sempre più  giallo  , e  anche  di notte  si  vedeva  bene  . Il terreno  era  così   arroventato  che  senza  gli zoccoli  bruciava i piedi , e  le passere  , che  varcavano  le vallate  da  poggio  a  poggio  , pareva  che  cadessero  giù  a  strapiombo.
    Ma  prima  che i salariati  portassero  il fieno  in capanna , il tempo si guastò . Poco  dopo mezzogiorno  il sole  cominciò  ad essere  meno  limpido . Non  c'erano  nuvole  ancora ;  ma proprio  nel mezzo  del cielo  il  turchino  cominciò  a  diventare  sempre  più morto , finché  all'improvviso  vi  nacque  una nuvola  grigia  che  si faceva  sempre  più  scura .  Poi  altre  nuvole ,  dello stesso  colore  e  più  bianche  , si  accostarono  insieme . Pareva  che  dovessero  quasi  pigliar  fuoco , perché   all'intorno  scintillarono  tutte  , e  nel mezzo  si  facevano  quasi  nere .   Quando  tutte  furono  chiuse l'una  con l'altra , un   lampo  abbarbagliò  gli occhi  e fece  luccicare  le ruote  del carro , gli  aratri  e tutti  gli strumenti di ferro  nell'aia.  La    luce  era  livida, e  a pena  ci si  vedeva . Allora  i tuoni  cominciarono  come se  avessero  dovuto  schiantare  , anche  le case , e  le prime  gocciole, quasi  bollenti , si  sentirono  picchiettare  sulle  tegole  e sui  mattoni  . Dopo  un poco  l'acqua  venne  giù  sempre  più grossa , e il  temporale  durò  quasi  tre ore.
    Quando  l'aria  cominciò  a  rasciugarsi , il fieno  dei  piani  era  marcio  e non  aveva più colore . Ma  il sole  era  tornato  , e  i pioppi  parevano  più belli  e più  verdi ;  avevano  sentito  quella  rinfrescata  e ne  godevano . Lungo  qualche  filare  erano  risorti  i girasoli ,  grandi  e gialli , che  tentennavano  un poco  quando   passava   il vento  . Tra  i grani  , dove  era   più umido  , spuntava  il  ciano  dai fiori  azzurri  ;  le  campanelle  bianche  venate  di rosso  chiaro  , che  s'attorcigliano  fin  su le  spighe ;  e  la borrana  con  le stelline celesti. I ragni  avevano  teso  tanti  fili  che,  quando  brillavano  parevano  un'altra  messe.

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