1---9----2020
La quiete dopo la tempesta
Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina ,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente , alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare .
Ogni cor si rallegra , in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato.
L'artigiano a minar l'umido cielo,
Con l'opra in man , cantando,
Fassi in su l'uscio , a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
Della novella piova;
E l'erbaiuol rinnova
Di sentier in sentiero
Il grido giornaliero.
Ecco il Sol che ritorna , ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli ; il carro stride
Del passeger che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce , sì gradita
Quand'è , com'or , la vita?
Quando con tanto amore
L'uomo a' suoi studi intende ?
O torna all'opre ? o cosa nova imprende?
Quando de' mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d'affanno;
Gioia vana , ch'è frutto
Del passato timore , onde si scosse
E paventò la morte
Chi la vita abborrìa;
Onde in lungo tormento,
Fredde , tacite ,smorte,
Sudar, le genti e palpitar , vedendo
Mossi alle nostre offese
Folgori , nembi e vento.
O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali . Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano, il duolo
Spontaneo sorge e di piacer , quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d'affanno , è gran guadagno . Umana
Prole cara agli eterni! assai felice
Se respirar ti lice
D'alcun dolor beata
Se te d'ogni dolor morte risana.
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