21---9---2020
c) Koinonia degli oblati
=Incontri fraterni tra gli oblati in monastero e fuori
Proseguendo il discorso sulla Koinonia ci si riferisce ora espressamente a quella de degli oblati . In forza della loro offerta, gli oblati vivono seguendo lo spirito della Regola di S. Benedetto (St. 2, 3 , 18-20, 26 , 29, 30); e dato che abitano al di fuori del chiostro , almeno per quel che riguarda gli oblati secolari (e consacrati), necessita che[...]sentono la obbligatorietà tra di loro , oltre quella che compongono assieme alla comunità monastica (St. 1). Gli Statuti degli oblati al punto 15 dicono." Gli oblati dello stesso monastero stabiliscono tra loro rapporti di amicizia fraterna, espressione dello spirito di carità che li unisce tra loro e alla comunità monastica . Questi rapporti potranno trovare la loro espressione in incontri di preghiera , di studio , di lavoro caritativo in comune". Come appendice di questo ecco cosa dicono al punto 54:" Quantunque gli oblati per loro istituzione siano legati al monastero di affiliazione , conviene che abbiano rapporti fraterni e di amicizia con gli oblati di altri monasteri , per lo scambio di espressione e l'attuazione di iniziative atte ad approfondire maggiormente lo spirito di oblazione".
Questi testi sottolineano la necessità di riconoscere che l'oblazione ha una componente comunitaria da non sottovalutare , ma da comprendere e da sviluppare come per quella puramente personale : l'una include l'altra . Volendo pertanto dare via pratica a questa koinonia degli oblati , bisogna ricordare che essa assume dei connotati che si differenziano da monastero a monastero eccetto che nei tre momenti :lectio divina (studio ), di attività (lavoro) e di Opus Dei e pratiche di pietà(preghiera).
La frequenza alle attività del monastero sono, per gli oblati , momento importante da vivere per la propria edificazione spirituale ; e al contempo lo stesso monastero diviene luogo privilegiato donde attingere forza per il proprio cammino di fede; fatto di luce e di speranza per avere la via illuminata e spianata sulla quale percorrere con saggezza e conoscenza il cammino. La vicinanza al monastero è per loro un obbligo a cui assolvere con diligenza ; non vi è altro luogo dove si possa ossigenare meglio e vivere la propria vocazione nell'oblazione benedettina ; e nello stesso tempo il vivere la Regola in comune con i monaci autorizza gli oblati a guardare al monastero e ai monaci come ai veri ispiratori della propria vita cristiana dove il chiostro diviene luogo di rifugio perenne : cioè, vivere all'ombra del monastero spiritualmente , ma anche fisicamente , sia con visite frequenti che come vero e proprio domicilio.
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