14---9---2020
c) Koinonia degli oblati
= Famiglia degli oblati come la comunità di Gerusalemme
La comunità chiede e richiede dai suoi membri attenzione, dedizione e disponibilità a cooperare al bene comune , ognuno ha un ruolo dentro di essa , una parte da svolgere . E qui entrano in gioco anche altri fattori quali l'onestà , la lealtà , la mutua comprensione ; e la frode e condanna di Ananìa e Saffìra (At. 5) sono un esempio e un aiuto nella formazione e nel cammino della comunità.
Anche l'amicizia ha un ruolo importante nell'affermazione di sé e del gruppo al quale si appartiene; ma qui non si tratta di amicizia del dare e avere ma di Amicizia slegata da compromessi e piena , invece, di quell'Amore che poterebbe ogni uomo a "dare la vita per i propri amici"(Gv. 15, 13 ss.)
Per colui che cerca Dio , tutto il creato , in modo speciale l'uomo , è uno strumento divino e la vera amicizia può contribuire a questa koinonia di anime.
Basti pensare all'amicizia tra S. Basilio e S. Gregorio Nazianzeno. O, ancora , a quello che si legge in uno degli apoftegmi dei Padri del deserto su Cassiano e Germano . è infatti in questa specie di amicizia ---perpetua , ininterrotta---che si intravede la vera meta ; la ricerca di Dio.
Quindi non solo nella singolarità , nelle azioni personali , ma nell'universale risiede la forza , nell'amore verso il prossimo e nel costante abbraccio fraterno ; nel continuo confronto con l'Altro che aiuta a correggere i passi ; nei punti di riferimento che si è per i fratelli e che loro sono per noi; un mutuo soccorso dove, tuttavia , all'aspetto comunitario , cenobitico si può affiancare quello eremitico sebbene S. Benedetto al capitolo 1 della Regola , dopo aver esposto le varie specie monastiche dice: "Lasciandoli quindi da parte [ eremiti , sarabaiti , girovaghi], veniamo con l' aiuto del Signore ad ordinare la specie migliore , che è quella dei cenobiti".
Dunque il vivere comune , quel lottare quotidiano contro il male , il demonio che alberga in noi e tra noi, per la costruzione di una comunità simile a quella di Gerusalemme "punto di arrivo del Vangelo " e ora punto di partenza (cfr. At. 1; 2, 42--47 ; 4, 32--35). Ma anche punto di riferimento oggi per coloro che sono desiderosi di formare una comunità cristiana al servizio di Dio e dei fratelli.
In questo servizio si eleva quell'Intima unione della Chiesa con l'intera famiglia umana che, non a caso , è il primo punto , l'apertura della Gaudium et Spes :" Le gioie e le speranze , le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi , dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono , sono pure le gioie e le speranze , le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo , e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore . La loro comunità , infatti, è composta di uomini i quali , riuniti insieme nel Cristo , sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre , ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti . Perciò la comunità dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia". Da qui dovrebbero orientarsi e partire le neo-comunità cristiane nel loro fraterno cammino verso la Trinità.
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