1---2---2020
Quando a ciò che qualificasi comunemente per discussione intemperante , cioè le invettive , i sarcasmi, le offese personali,ecc. , l'accusa di simili colpe meriterebbe per verità migliore accoglienza , qualora si facesse indistintamente per tutti. Se non che si pretenderebbe condannare l'uso di simili mezzi solo per chi combatte le opinioni della maggioranza , mentre se taluno se ne vale contro le opinioni della minoranza , può andar sicuro , non soltanto di non averne biasimo , ma di essere anzi encomiato per la sua giusta indignazione e per il generoso suo zelo in favore della verità. Eppure è chiaro che il danno proveniente da tali abusi non è mai tanto grande , come quando si esercita contro opinioni comparativamente senza difesa.
La massima colpa che si può commettere in una polemica qualsiasi è la taccia di persone pericolose ed immorali lanciata contro coloro che professano l'opinione contraria. Sono particolarmente esposti a si fatta calunnia gli uomini che propugnano dottrine impopolari, perché si trovano quasi sempre in piccolo numero e senza influenza e perché nessuno s'interessa che sia fatta loro giustizia . Viceversa tale arma manca , per la stessa natura delle cose , ai contradditori delle dottrine dominanti. Essi infatti correrebbero un pericolo personale se osassero valersene; e quand'anche non incorressero in alcunn pericolo, non otterrebbero con ciò che di screditare maggiormente la loro causa. In generale , le opinioni contrarie a quelle della maggioranza non pervengano a farsi strada che usando la più grande moderazione , e ponendo la massima cura di non recare alcuna inutile offesa. Le opinioni in minoranza non possono deviare un momento da questa linea di condotta senza scapitare; mentre , al contrario , le ingiurie adoperate dai difensori dell'opinione dominante , valgono spessissimo per prevenire sinistramente il mondo contro i novatori , e per impedire che si presti loro attenzione.
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