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sabato 22 febbraio 2020

"L'ECOLOGIA INTEGRALE CON VISCERE DI DONNA" di: Patrizia Morgante ( AMICI DI FOLLEREAU per i diritti degli ultimi)

22---2--2020
Il  Sinodo  sull'Amazzonia  ci  dice  che  la Chiesa  vive un  Kairos   speciale , un momento di cambiamento  che  viene proprio  da  questi  sussurri  degli  esclusi oggi fattisi  gridi. Come donna che lavora  al servizio  della  vita religiosa  femminile, sento che  è  un  Kairos anche per noi donne nella  nostra Chiesa  , per trovare un ruolo e uno stile  diverso  da  quello avuto fino ad ora.
L'ho appreso anche accompagnando  le dieci religiose che hanno partecipato  al Sinodo a nome  dell'Unione  Internazionale  Superiore  Generali(UISG),  organizzazione per  la quale lavoro  "Siamo  qui  perché  inviate dai  nostri popoli , con  i quali  viviamo la quotidianità  e con  i quali cerchiamo di vivere  una  vita  in sintonia con  la natura, la comunità, il creato e il mistero  che abita  ovunque.  Sentiamo  una  grande  responsabilità  perché  non  possiamo  tradire  i nostri popoli. Dobbiamo  raccontare cosa avviene in Amazzonia".
Da  queste  donne  e i loro popoli ci  viene  una  sapienza profonda  e  integrata , diventata Magistero  della  Chiesa grazie all' Enciclica Laudato Sii. Tutto  è  interconnesso. Non  è un  concetto  solo intellettuale , è  un  invito  che  irrora  il nostro corpo  e  appassiona  anima  e spirito. Possiamo  fare  memoria  di  questa  connessione ogni  momento  della  nostra  vita,semplicemente  respirando ,  chiudendo  gli occhi  e  ascoltando, facendoci  consapevoli  di una  realtà  sottile, ma  troppo distratti  dai  rumori per  viverla  profondamente. Non la  dobbiamo inventare questa connessione, perché  esiste , ci precede, dobbiamo  solo percepirla a  tutti  i livelli. "L'ecologia integrale richiede apertura  verso categorie che  trascendono il linguaggio delle  scienze  esatte o  della  biologia e ci  collegano  con  l'essenza dell'uomo. Così come succede quando  ci  innamoriamo  di  una persona".(Laudato  Sii n.11).  Ecologia  integrale per me  è fare  casa  nel cosmo. Sentendo  e sapendo che  tutte  le dimensioni, verticali e orizzontali, sono  connesse. Siamo fatti  degli  stessi  elementi  chimici  degli esseri  più piccoli, siamo  fatti  di energia che  è  in continuo movimento. Le  ricerche  degli  ultimi decenni nel campo della  fisica  e  della  cosmologia , ci  dicono che la materia  di cui siamo fatti  non è statica, è  energia in  continuo  movimento  e trasformazione. Anche  se non ce ne rendiamo  conto: tutto  cambia. Anche  quando  pensiamo  che  l'energia è ferma(buchi neri),  lì abita  una  potenzialità  che  aspetta di  diventare vita.
La  dimensione  personale è  collegata  a quella  sociale  e politica;  nessuna istanza  è  staccata dalle  altre. è la celebrazione  dell'incarnazione ; stare dentro di me e allo stesso  tempo dentro la storia.  Empatizzo   con i gemiti della terra e delle sorelle e fratelli, perché  quei  dolori  e quelle  gioie  sono parte  del  corpo cosmico di cui  sono  parte. Siamo uno in  tutto  e in  tutti.
Io  sento  che  noi  donne  viviamo questa  circolarità  con  grande naturalità: siamo in  una  dinamica  continua  di  relazionalità e  interazione . Non so  se  questo lo  maturiamo  perché  tutte  potenzialmente  possiamo  dare  la  vita.  Questa spinta  a fare  casa  ci  porta  a curare le  relazioni ovunque  ci  troviamo , a  rivolgere  lo sguardo  verso  l'esterno, oltre il nostro corpo  per  incontrare  l'altro, l'altra.
Quando  ci  sentiamo rotte  dentro, sembra quasi naturale trovare la  forza in altre   donne, metterci  in rete per  farci  sanare; sederci  in circolo e raccontarci. Perché è  vero che  le  persone ci  feriscono, ma  allo stesso  tempo ci  guariscono e ci sanano. A sanarci  è anche il cosmo con  tutti  i  suoi elementi . Sarebbe bello sentirci tutte  chiamate a  creare  questa  sorellanza  e  sororità globale.
Responsabile   Comunicazione dell'UISG

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