8--1--2020
Per un organo di Barberia
Elemosina triste
di vecchie arie sperdute,
vanità di un' offerta
che nessuno raccoglie!
Primavera di foglie
in una via diserta!
Poveri ritornelli
che passano e ripassano
e sono come uccelli
di un cielo musicale!
Ariette d'ospedale
che ci sembra domandino
un'eco in elemosina!
Vedi : nessuno ascolta.
Sfogli la tua tristezza
monotona davanti
alla piccola casa
provinciale che dorme;
singhiozzi quel tuo brindisi
folle di agonizzanti
una seconda volta,
ritorni su' tuoi pianti
ostinati di povero
fanciullo incontentato,
e nessuno ti ascolta.
Desolazione del povero poeta sentimentale
Perché tu mi dici: poeta?
Io non sono un poeta.
Io non sono che un piccolo fanciullo che piange.
Vedi: non ho che le lagrime da offrire al Silenzio,
Perché tu mi dici: poeta?
Le mie tristezze sono povere tristezze comuni,
Le mie gioie furono semplici,
semplici così , che se io dovessi confessarle a te arrossirei,
Oggi io penso a morire.
Io voglio morire , solamente, perché sono stanco;
solamente perché i grandi angìoli
su le vetrate delle catedrali
mi fanno tremare d'amore e di angoscia;
solamente perché , io sono , ormai,
rassegnato come uno specchio,
come un povero specchio melanconico.
Vedi che io non sono un poeta.
sono un fanciullo triste che ha voglia di morire.
Oh, non maravigliarti della mia tristezza!
E non domandarmi;
io non saprei dirti che parole così vane,
Dio mio, così vane,
che mi verrebbe di piangere come se fossi per morire.
Le mie lagrime avrebbero l'aria
di sgranare un rosario di tristezza
davanti alla mia anima sette volte dolente
ma io non sarei un poeta;
sarei, semplicemente , un dolce e pensoso fanciullo
cui avvenisse di pregare , così, come canta e come dorme.
Io mi comunico del silenzio, cotidianamente, come di Gesù.
E i sacerdoti del silenzio sono i romori,
poi che senza di essi io non avrei cercato e trovato il Dio,
Questa notte ho dormito con le mani in croce,
Mi sembrò essere un piccolo e dolce fanciullo
dimenticato da tutti gli umani,
povera tenera preda del primo venuto;
e desiderai di essere venduto,
di essere battuto
di essere costretto a digiunare
per potermi mettere a piangere tutto solo,
disperatamente triste,
in un angolo oscuro.
Io amo la vita semplice delle cose.
Quante passioni vidi sfogliarsi , a poco a poco,
per ogni cosa che se ne andava!
Ma tu non mi comprendi e sorridi.
E pensi che io sia malato.
Oh , io sono, veramente malato!
E muoio , un poco , ogni giorno.
Vedi: come le cose .
Non sono , dunque , un poeta:
io so che per esser detto : poeta, conviene
viver ben altra vita!
Io non so, Dio mio, che morire,
Amen.
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