Cerca nel blog

lunedì 27 gennaio 2020

"Il concetto di sessualità e lo sviluppo della sessualità " di Pina Maria Speranza Raciti

27--1--2020
Il  sesso  non    costituisce  un elemento  costantemente  essenziale  per  il fenomeno  riproduttivo; il processo riproduttivo  di organismi  più  complessi  , come  ad  esempio i  mammiferi, vediamo  che  la  riproduzione   giunge  necessariamente  a  coinvolgere  le  differenze morfologiche  e  funzionali propri  della  suddivisione   sessuale  degli  individui   di una  determinata  specie .  Man mano  che si sale  lungo  la  scala  biologica  verso  organismi  più  complessi  e  specializzati  ,  è  possibile   osservare  specifici  comportamenti  legati ad  un'attività  sessuale  e va  quindi  costituendosi  quella  che  viene  definita  "sessualità".  Proprio per questo"distinzione  e  qualificazione  in senso  maschile o femminile" notevole  importanza  hanno  acquistato  i concetti  di  "  identità  di  genere" e  di "ruolo  di genere".
Identità  di genere,   per Money. è  il senso  di se  stesso , l'unità e  la  persistenza  della  propria   individualità, maschile  , o  femminile( o ambivalente,  di grado più o meno  marcato) intesa  come  esperienza di percezione  sessuata  di  se  stessi e del  proprio   comportamento . è quindi  una  nozione  psicologica individuale , che  dà  alla  persona  la  convinzione di appartenere  ad  un determinato sesso, ma evidentemente  può anche  mantenerla, in determinate situazioni, in  condizione  di ambivalenza    e\o di conflittualità.

Ruolo  di genere  si  riferisce  a  tutto  quello che  una  persona  fa  o dice  per  indicare  agli altri ed a se stesso  il grado  della  sua  mascolinità  , femminilità od   ambivalenza,  inclusa  anche  l'eccitazione  e  la risposta  sessuale. Il ruolo  di genere  è quindi  l'espressione  esteriore  dell'identità  di genere  ,  mentre  l'identità di genere  è  l'espressione  personale  del ruolo  di genere.

L'identità di genere  nell'adulto è  pertanto la  risultante di una  serie  di fattori  biologici, psicologici, culturali ed ambientali che,  sommandosi  l'un  l'altro  , via  via  riconfermano  la  primitiva  determinazione  cromosomica    del sesso.
Se questi  fattori  , così  vari  ed  incontrollabili  , non  si  succedono   armonicamente  consolidando  via  via  la  sensazione  profonda  di una  precisa  "identità  di genere", possono   crearsi  situazioni  conflittuali  , ambigue  o  contraddittorie , che  sono  all'origine  di tutta  una  serie  di  problemi  , nell'ambito  della  sessualità  ,  conseguenti  alla  difficoltà  di  accettare  il ruolo  di genere  assegnato.
Si può così  giungere  a  diversi  gradi  di  trasposizione   della  femminilità  nella  virilità ,  della  mascolinità  nella  femminilità e  questo  può  verificarsi  , in relazione  al  fattore  tempo, in  forma  cronica  od  episodica.   Una  trasposizione  totale  e  completa  dà  origine  alla  forma  più  marcata  di queste  condizioni  e cioè  ad  una  transessualità  cronica.  Una  trasposizione  completa  ,  ma episodica , dà  origine  al  travestimento . Gradi  parziali  di  trasposizione  si  manifestano  o come  omosessualità  permanente  o come  bisessualità.  All'origine  di queste  situazioni  possono  essere   disturbi  durante  le  varie fasi  di crescita  psicosessuale, ma  anche  condizioni  legate  a situazioni  puramente  biologiche ,  come  ad  esempio  disordini  morfologici  nello sviluppo   dei genitali esterni, o  ad  una  iperplasia  surrenalica  congenita , capace  di  androgenizzare  una  ragazza.
Lo sviluppo  a  cui  ogni  individuo  va  incontro  nell'ambito  della  sessualità  si  collega , quindi  , sia  alle  variazioni :  fisiche  del  suo organismo, sia  all'evoluzione  di  quelle  stesse  motivazioni acquisite  già  ricordate:   evoluzione  possibile  , quindi  , anche  grazie  a  fattori  di origine  culturali , a  mutamenti  ambientali , a  esperienze  personali , ecc.  A  tale  sviluppo  si collega  la  multiforme  capacità  di esprimersi  sessualmente  da parte  , dell'individuo  umano , che  rende  sostanzialmente  irripetibile  ogni  singola  esperienza. Pur  nell'ambito  di questa  variabilità è, tuttavia , possibile  riconoscere  una  serie  di caratteristiche  particolari  , che  orientano  abitualmente  il  comportamento  degli  appartenenti  ad  un  sesso nei  confronti dell'altro  sesso e viceversa , se  il  complesso  processo , che  porta  al  raggiungimento  di una  definitiva  e profonda  "identità  di genere"  nell'adulto  , ha  seguito  la sua  dinamica  fisiologica  ed  il "ruolo  di genere"  può  essere  vissuto  senza  conflittualità.
La  comprensione  dello  sviluppo  della  sessualità  richiede  naturalmente  la  conoscenza  delle  tappe  attraverso  le quali  essa  si  estrinseca  : queste  sono  state  ampiamente  analizzate  ed  approfondite  nel  loro  significato  da Freud in poi.
Per  molti secoli  il concetto  de sessualità  ha  trovato  infatti  , soprattutto  nell'opinione  corrente  della  nostra  società , la  possibilità  di accettazione  solo  se  posto  in  esclusiva  correlazione  con  il  fenomeno  riproduttivo.
Sia  sul  piano  biologico  che  su  quello psicologico  è  derivata  da  questa  impostazione   la  convinzione  che  i  problemi sessuali  assumono  un  significato per  l'individuo  umano  solo  dall'epoca  della pubertà ,parallelamente  cioè  allo sviluppo  della capacità  de essere  fertile.
Gli istinti  , infatti sono  stati  considerati  incompatibili  con  ogni  duratura  associazione  civile  e con  la  conservazione  degli istituti e  delle  strutture  che  la società  umana  , almeno nella sua  impostazione  occidentale  , era  riuscita  a  darsi.
La  rivoluzione  provocata  da   Freud  sta  proprio  nel  ritenere la  sessualità  una  potente  forza  , di  per  sé motivante  del  comportamento  umano , capace  di affrontare  , con  la  sua  energia  primitiva  , anche  dietro  le vicende  della  più  complessa  ed  elaborata  manifestazione  di vita  civile.  Ad essa  si devono, nell'interpretazione  freudiana, tensioni  e rotture  psichiche  a livello  di singoli  individui  , di  coppie  e  di  interi  gruppi  sociali.  Questo stato di cose  è capace  di  esprimersi  nell'individuo  in modo  significativo  anche  attraverso  manifestazioni  innocenti, quali  i sogni.
Freud  intende  come  "fenomeni  sessuali" una  vasta  serie  di eventi ,  identificandoli, in  sostanza  ,  col  piacere  sensoriale .  Egli afferma  che  nel corpo  umano  , oltre  alla  zona  genitale  ,  esistono  anche  altre  aree  erotiche  ,  in  particolare  la  bocca  e l'ano,  ed  al  limite  , tutta  la superficie  corporea  può  essere  ritenuta  erotogena.   La  sensibilità  sessuale , definita  in termini  psicologici "energia  libidica", si sviluppa  gradualmente  fin  dalla  nascita  , per  poi  completarsi  nell'età  sessualmente  matura:
1)   Nel  primo anno  di vita  l'energia  libidica  predomina  nella  regione della   bocca(stadio  orale  della  sessualità);
2) Per  i due  anni  successivi  si  accentua  intorno  all'ano(stadio  anale);
3)  Dai  tre  anni ai  sei  anni  circa, si  focalizza  nei  genitali  (stadio  fallico);
4) Segue  quindi  lo stadio  cosiddetto  di " latenza" in cui  , attraverso  un  complesso  travaglio  interiore  , la  maturazione  psicosessuale  sembra   arrestarsi.  Si  nota  una  relativa  desessualizzazione  dei  rapporti  con  gli altri  ed una  prevalenza  della  tenerezza  sui  desideri  sessuali;
5)  Si   giunge  infine  alla  sessualità  matura  conseguita  con  il completarsi  dei  processi  adolescenziali(stadio  genitale).
L'atteggiamento  sessuale  dell'adulto  contiene  , secondo Freud  , elementi  di tutti  i precedenti  stadi di sviluppo  ed  è  modellato  dalle  esperienze  compiute  in  ognuno  di  questi  stadi. 
Erikson   modificherà  la  definizione di stadio  orale, in stadio  sensoriale--orale, intendendo  così  riferirsi  ad  un  periodo  in cui  molti  stimoli  sensoriali    danno  al bambino  un  patrimonio  indispensabile  di  capacità  reattiva  . Lo stadio orale  diverrà per  Erikson  stadio  anale--muscolare ,  poiché  in tale  periodo  il bambino  raggiunge  la sua  autonomia    controllando  molti  altri  gruppi muscolari, oltre  a   quelli  sfinterici.    Lo stadio fallico sarà  chiamato stadio  genitale  e locomotorio   la  fase  di latenza  sarà  considerata  un periodo  importante  , invece ,  per la socializzazione.
Gli psicoanalisti  moderni  se  da  una parte  hanno   confermato  le  intuizioni  di Freud  sul  simbolismo  sessuale  ,  il complesso  edipico, ecc,  dimostrando  come  questi  fenomeni  siano  collocabili  in un  periodo  anche  anteriore a quello  ipotizzato  da Freud  stesso, dall'altra  (sempre  secondo  indicazioni  riscontrabili  nell'epoca   freudiana   più  matura)   hanno  posto  l'attenzione  sui  problemi  legati  all' introduzione  del  bambino  alla vita  di relazione    psicofamiliare  , durante la quale  deve  svilupparsi  in lui  l'apprendimento  della possibilità  di fidarsi  o di  non fidarsi , di un altro  essere  umano.
Il periodo  orale appare  soprattutto  centrato  sull'importanza  di  un buon  rapporto con la  madre .  Analoghi  il problema e le  obiezioni  relative  allo stadio  anale . Gli psicologi  dello sviluppo  , sono  d'accordo  sul  fatto  che le  abitudini  relative  alla  evacuazione  sono  anch'esse  semplicemente  un aspetto  della  socializzazione  generale  di un bambino  di quell'età, che  utilizza  , naturalmente  ,  anche  tutta  una vasta  serie  di altri  fattori  di socializzazione primaria.
Il più  noto  dei  concetti  psicosessuali  di Freud  è quello  del  "complesso  di Edipo"  che  suppone  una  corrente  sotterranea  di  attrazione  sessuale  e di gelosia  in  seno  alla famiglia. Secondo  questa  visione  il bambino  sviluppa  un  certo  sentimento  sessuale  per  la   persona  che  ha  avuto  cura  di lui , cioè  la madre, e  questo lo pone in  antagonismo  con il padre.
Nel  caso  delle  bambine Freud  ammette  una  possibilità  analoga  a  quella dei bambini,  complicata  però  dal  fatto  che  la  bambina  deve ,in questa  luce  ,  spostare  i suoi  sentimenti  positivi  trasferendo  verso  il padre  la sua  predilezione , che,  anche  in  questo caso , era  stata, in un primo tempo , rivolta  verso la  madre.
Nella  bambina il problema  è reso  ancora  più  complesso  dallo svilupparsi  della  "angoscia di castrazione" determinata  nelle  femmine  dalla  scoperta  delle  differenze  anatomiche  tra  i sessi.
Tali problemi   acquistano  importanza  attraverso  i valori  culturali che  vi si  connettono ; così   , ad esempio, la  bambina  non  avrebbe  gelosia  dell'anatomia  maschile  ma  del ruolo  socialmente  vantaggioso  accordato  al  maschio  nella  nostra  civiltà  da  molti gruppi  sociali, fin  dall'infanzia
Nella  progressiva  evoluzione  della  sessualità  va  notata  una differenza  importante  tra  maschio  e femmina.  Mentre  il  bambino  ha fin  dall'inizio  , dato  il tipo  di  nutrizione  , un rapporto  eterosessuale, per  la  bambina  questo  rapporto  di base è omosessuale;  il  rivolgimento  dell'interesse sessuale  al maschio  implica , quindi  , un cambiamento  di direzione della libido, energia  che  per  la  psicanalisi  è  la stessa  in ogni  stadio  di sviluppo .
Influenze  nervose  ed  endocrine , hanno  certamente  un ruolo  importante nella  sessualità  sia  della donna  che dell'uomo.
Per quanto riguarda  il controllo nervoso  è stata  dimostrata  con  la stimolazione  differenziata  di diverse  aree  cerebrali  , l'importanza  del  sistema  limbico, area  del  paleocervello  , è  connesso  per  un verso  con  molti  altri  centri nervosi e per  l'altro  con  l'ipotalomo ; esso  costituisce  la zona  in cui  vengono  ricevute  e  si  integrano  informazioni  concernenti  emozioni  ed  istinti  di  autoconservazione.  Sono stati studiati  i ruoli  delle diverse  zone  limbiche: sembra  dimostrata  l'importanza  dell'ippocampo  quale  area  di controllo  della  sessualità, coinvolta    contemporaneamente  nel controllo  della  secrezione  di gonadotropine.   Alcuni  centri  nervosi  possono  esercitare  un  effetto  di stimolo  su  specifici  aspetti  del  comportamento  sessuale  ed  altri  una azione  di inibizione  : le  opposte  azioni  dei  differenti  centri  nervosi  possono  spiegare  , ad esempio ,  come  ,nel  maschio ,l'eccitazione  possa  essere  rapidamente  sostituita  dall'inibizione, dopo  l'eiaculazione.
Un ruolo  importante  hanno  inoltre i neurotrasmettitori . La serotonina  esercita  azioni  controverse  , sia di  stimolo  che di inibizione , sul  comportamento  sessuale . La dopamina  è  la  norepinefrina  sono  anch'esse  coinvolte  nella regolazione  di tali  attività , Attraverso  il  coinvolgimento  di questi  principi  attivi  gli stessi  ormoni  ipotalamici  per le gonadotropine  mediano  azioni  che  si  esercitano  anche  al di fuori  dell'area  ipotalamica.
I sistemi  ormonali  interagiscano  , così,  strettamente  con i  meccanismi  nervosi  che  regolano  il comportamento  sessuale.   Variazioni  del comportamento  sessuale  possono  essere  indotte  da alterazioni  dei livelli  di steroidi presenti durante  le varie fasi  del ciclo  riproduttivo :  numerose ricerche   documentano  anche  in campo  umano  una  accentuazione  del desiderio  del coito  e della  facilità  di raggiungere   l'orgasmo  in  corrispondenza  della  fase  centrale  del ciclo, quando i livelli  di estrogeni  sono  più elevati  Questi non sono privi di contraddizioni, così  come quelli  che attribuiscono  una depressione   della libido  e quindi  una  minore   incidenza  di rapporti  sessuali  nel corso  della fase  luteale  , allorché  sono  alti  i livelli  di progesterone.
L' importanza degli androgeni nella  sessualità  umana  ,  sia  maschile  che femminile  , ha  trovato  ulteriore  elementi  di conferma  dall'osservazione   che  l'uso di antiandrogeni , come  il ciproterone  acetato  , è capace  di ridurre  nell'uomo spermatogenesi  e  steroidogenesi e  di provocare  contemporaneamente  una marcata  riduzione  della libido.

Nessun commento:

Posta un commento