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sabato 18 gennaio 2020

TUMORI MALIGNI - PREVENZIONE 3° di: Pina Maria Speranza Raciti

18--1--2020
Le  abitudini  di vita  e  l'ambiente  come  veicoli  degli agenti  cancerogeni:

Per  gli agenti  cancerogeni  le  abitudini  di vita  e  l'ambiente  hanno  un  ruolo  essenziale  nel  consentire  le  loro azione  sulla  popolazione;  sono  noti  anche substrati  e  fattori  esterni  che  portano gli agenti  cancerogeni a  contatto  con  gli  individui  e ne  favoriscono  l'azione  . In tale senso possiamo considerare  i  fattori  comportamentali, i fattori  dell'ambiente  di vita  ed   i fattori  dell'ambiente  di lavoro.
a)=  Fattori  comportamentali:
Il    ruolo  di alcuni  fattori  dipendenti  dalle  abitudini  e  dallo  stile di vita  è ormai  ben  conosciuto  e ad essi  può  attribuirsi  la  quota  maggiore  della  mortalità  neoplastica .  I più  importanti  di tali fattori  ,  sono  :il fumo di tabacco  ,  il consumo  di bevande alcoliche, l'alimentazione, il comportamento  sessuale.
---L'abitudine   al fumo  di tabacco espone  all'inalazione  di diverse  sostanze  cancerogene . Dopo  l'assorbimento  attraverso  i polmoni  alcune  di esse vengono  eliminate  con  l'urina  e possono  agire  sulla  vescica.  Parte dei cancerogeni  può  agire  anche  sull'apparato  digerente  dopo  che  è   stata  deglutita  in  soluzione    nella saliva.  Il rischio  attribuibile al fumo di tabacco  è elevatissimo  per  il cancro  del polmone  , del laringe, del  faringe ,e del cavo orale  ed  è  significativamente  elevato  per il cancro  dell'esofago ,  del pancreas  e della vescica.
------Il rischio  derivante  dall'abitudine  di  consumare  bevande  alcoliche è  di difficile  valutazione , giacché  essa  si  accompagna  spesso  all'abitudine  al fumo.  Che  l'alcol  ha  effetti  cancerogeni  , che  tali  effetti  sono  maggiori  per  i  superalcolici  (probabilmente per  la presenza   di altre  sostanze  cancerogene) e che  si  ha  una  interazione  con  il fumo  con  potenziamento  dei  rispettivi  effetti.
I tumori  correlati  con  il consumo  di  bevande  alcoliche  sono  quelli  del cavo  orale , del  faringe, dell'esofago  e del laringe; il cancro del  fegato è frequente  nei  forti bevitori.
-----Fattore   comportamentale  di importanza  pari  o superiore  a  quella  del fumo  è  rappresentato  dal  tipo  di alimentazione.  Nel    considerare  questo fattore  si prescinde  dalle  sostanze  che  possono  essere presenti  negli  alimenti  come  additivi  e  come  contaminanti  giacché  esse  vanno considerati  a  parte  ed  alla  stessa  stregua  degli  inquinamenti  ambientali .
Il fattore  alimentare  , va visto come  quantità  di alimenti consumati ed  in rapporto  alle  modalità  di  preparazione .  In  tal senso  è un fattore  comportamentale  e sociale , giacché è in rapporto  con  le  tradizioni  delle diverse  popolazioni ,  con le abitudini  familiari  e con  le scelte  personali.
Secondo  le stime  effettuate  per  la  popolazione  degli USA , sarebbe  responsabile  di circa  il 33%  di tutte  le  morti per tumori.  Le  neoplasie  correlate  con la dieta  sono  tumori  del grosso  intestino.
Quanto   alle  modalità  ed  ai  meccanismi  con  cui  l'alimentazione  può  influire  sulla  frequenza  di  comparsa    di tumori  maligni  ben  poco  è dimostrabile  con  dati  sperimentali , sicché  è solo  in via  presuntiva  che  si  possono  individuare  le seguenti  possibilità:
a)eccesso  di alimenti;  implica una maggiore  produzione  di  estrogeni derivanti  dal tessuto  adiposo  ed  un menarca precoce,(con maggiore rischio  di tumori dell'endometrio,  e della  mammella)
b)  eccesso  di alcune  sostanze  ; che  possano  costituire  i precursori  di sostanze  cancerogene  (es. nitrati  e nitriti), possono aumentare la  produzione di  cataboliti  cancerogeni  nell'intestino(es. alcuni grassi  fanno aumentare  i metaboliti  degli  acidi grassi  biliari  e del colesterolo nelle feci)  ; alterano  la flora  batterica  intestinale con produzione  in maggiore misura  di metaboliti cancerogeni;
c) difetto  di alcune  sostanze ; che esplicano  effetto protettivo:  accelerando il transito delle feci  e favorendo  l'espulsione  di sostanze cancerogene  prima  del  loro  assorbimento(come le fibre  vegetali ricche di  pentosi),   intrappolando  i radicali  liberi (come  il beta.carotene), rallentando  la  promozione  delle  cellule  trasformate  (come  la  vit. A);
Presenza  di cancerogeni  contenuti  normalmente  da  certi  alimenti  (come  la  quercetina  nelle cipolle)  prodotti  con la  cottura  (come  alcuni  idrocarburi  policiclici  che  si  producono  nella  carne  e nel pesce cotti  alla griglia),  prodotti  da  microrganismi  per cattiva  conservazione  (come le aflatossine prodotte  da miceti   del genere  Aspergillus nelle  arachidi  , in cereali  ed  in foraggi  immagazzinati  in ambiente  caldo  e umido.

b)=  Fattori  dell'ambiente  di vita:
Alcuni  fattori  presenti  nell'ambiente  di vita  ,  spesso  la loro azione  si  esplica indipendentemente  dalla  volontà  del  singolo  individuo  , in ciò   differenziandosi  dai  precedenti fattori  che  dipendono , almeno  ,in parte  , da  scelte  individuali.  Sono fattori connessi  con  l'inquinamento  atmosferico, idrici e degli  alimenti, sicché  l'aria  , l'acqua  e gli  alimenti possono  essere  considerati  nei loro riguardi  veicoli  di sostanze  cancerogene

c)=  Fattori  dell'ambiente  di lavoro:
L'agenzia  Internazionale   per  la  Ricerca  sul  cancro  ha  classificato  come cancerogeni  50  sostanze  e  processi  industriali ,  probabilmente  cancerogene  altri  37  e  possibilmente  cancerogene  altri  159.  Benché  attualmente  la  vigilanza  sul  rischio  di cancerogenesi  nell'ambiente  di lavoro  sia  più attenta, non si può  escludere   che  alcune  fra  le sostanze ancora  usate  siano  cancerogene e che  la loro  nocività  non  sia  conosciuta  perché  il rischio relativo  è basso  o perché  riguarda  gruppi  molto  piccoli  di lavoratori.

Storia  del cancro:
Il cancro,  come  malattia  neoplastica  clinicamente  manifesta  , è  il risultato  di una lunga  serie di eventi  determinati, con  effetti  diversi  , dall'azione  di agenti  cancro-iniziatori, cancro-promotori  e cancro-inibitori. Tenendo presente  la complessità  degli effetti  cumulativi  derivanti  dai diversi  agenti  , cui  un individuo  è  esposto  nel corso  della  vita, si può  comprendere  come  diversi fattori  di rischio  possono  essere individuati  per  un dato  tipo  di cancro  e come  solo  una  piccola  proporzione  di individui  esposti  allo  stesso  fattore  sviluppi  un cancro  clinicamente manifesto.
Il periodo di latenza   è in genere  molto  lungo, anche  di alcuni  decenni.Il  processo di  iniziazione  non  porta  inevitabilmente  alla  costituzione  di una  massa  neoplastica, giacché  le cellule  trasformate  vengono  via  via  eliminate  dai  meccanismi   di  sorveglianza  immunitaria  e  dall'intervento  di vari agenti inibitori. Nei  casi in cui  la  malattia  è clinicamente manifesta, l'evoluzione  naturale  è generalmente  rapida  e porta alla morte  del paziente.
L'evoluzione  naturale  dei tumori  può  essere  influenzata  ,in senso  positivo per  il paziente  , dai trattamenti  medici, e chirurgici. La  cui efficacia  è in stretto  rapporto  con  la precocità  della  diagnosi.

PREVENZIONE :
Per  alcuni  tumori  le  possibilità  di guarigione  sono  molto aumentate  in questi  anni,  altri restano  in  larghissima  misura  inguaribili.Per  i tumori  guaribili  , le  terapie mediche  e chirurgiche  sono  altamente  traumatizzante (e spesso mutilanti) per  i pazienti  , oltre  ad essere  complesse  e  costose .Solo  l'intensificazione degli interventi di prevenzione  può  risolvere  in buona  parte  il problema cancro.
PREVENZIONE  PRIMARIA  :
I  cancri-iniziatori  agiscono  durante  un lungo  periodo  di  tempo(di alcuni decenni) ed  il loro  effetto  può  essere  reversibile  anche  dopo  un tempo  relativamente  breve  (mesi o pochi  anni) dalla  loro eliminazione.  L'azione  dei  cancro--promotori  può essere più rapida  dopo  che  il processo di produzione  di cellule  trasformate  ha  avuto  luogo.  Di conseguenza, la  rimozione  degli  agenti  cancerogeni  è  utile  in ogni  momento della  vita  anche  dopo  un lungo  periodo  di esposizione, ma  che è conveniente  che  avvenga  quanto  più  precocemente  possibile.
La  conoscenza  di numerosi  agenti  cancerogeni  e  dei  fattori  che  ne rendono  possibile  l'azione  sulla  popolazione    consente  di  affrontare  il  problema  della  prevenzione  primaria  con   interventi  mirati  e  rivolti   all'intera  popolazione o ai  gruppi  più esposti  al rischio  .
a)=  modificazione  delle abitudini  di vita:
fumo di tabacco, consumo eccessivo di  bevande  alcoliche, alimentazione  eccessiva  e non equilibrata , esposizione  eccessiva  al sole;
b)=  rimozione  o riduzione  dell'inquinamento  nell'ambiente  di vita;
c)=   rimozione  delle sostanze  cancerogene  dall'ambiente di lavoro;
=il  fumo  è il  più  diffuso  ed  il più  pericoloso  veicolo  di sostanze  cancerogene che l'umanità  abbia  mai conosciuto.
=la  riduzione  del consumo  di bevande  alcoliche deve  entrare  fra gli  obiettivi  prioritari  dei  programmi  di prevenzione  a  livello  nazionale, regionale e  delle strutture  territoriali  sanitari;
=indurre la popolazione  ad adottare  un tipo di  alimentazione  adeguata  al  dispendio  energetico  individuale  ,in cui  i grassi  di origine  animale  e la  carne  siano  più  ridotti  e gli  alimenti  vegetali  ricchi  di fibre  e di  antiossidanti  siano  più  abbondante  rispetto  alla dieta  attuale.
=   la  lotta  agli inquinamenti  atmosferici  e  idrici  va  condotta  attivando  tutti  gli  strumenti  normativi  e  tecnici  che  sono  oggi  disponibili.  Infatti,se  la quota  dei tumori  attribuibili  all'inquinamento  ambientale  è  relativamente  piccola  , la  protezione  dell'ambiente  è , comunque  , un  obiettivo  da  perseguire  perché  migliora  la qualità  della  vita.
PREVENZIONE    SECONDARIA  :
Si basa  sulla  diagnosi  e sulla  terapia  precoce.  La sua   efficacia   è  provata  per  il  cancro  della cervice  uterina  e per il  cancro  della  mammella.  Meno certa  è   l'efficacia  degli  screening  dei  tumori del  colon  e  della  prostata;  può essere  utile  l'autocontrollo  dei  nei  per  la  diagnosi  precoce  dei melanomi.
=Vaccinoprofilassi :
fra  i pochi agenti  virali  sospettati  di essere  cancro-iniziatori, e quindi  suscettibile  di prevenzione  vaccinale :
virus  dell'epatite  B, per il carcinoma  epatocellulare;
Helicobacter  pylori
PAPILLOMA VIRUS  di tipo  16,  e  18   e  virus  HERPES  SIMPLEX  di  tipo    2   per il carcinoma della  cervice  uterina

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