11--1--2020
La mistica ebraica, in quanto conoscenza ed esperienza delle cose divine , ha radici molto antiche , anche se legata alla tensione spirituale dei singoli. La tradizione rabbinica la fa risalire a Ezechiele con la sua visione del "carro--trono"(Ez 1). Il misticismo ebraico , come fenomeno collettivo , parte invece dalle forme assunte durante il Medioevo , dal secolo 12° col nome di "Qabbalà"(misticismo sefardita). Tra la metà dei secoli 12° e 13° fiorisce in alcune città della Renania un movimento mistico detto" chassidismo" che si diffonderà nei secoli successivi (dal 13° al 14°) in Polonia e Ucraina.
Il chassidismo renano (chassidismo ashkenazita) diventerà pertanto la risposta mistica alle persecuzioni e agli eccidi eseguiti dai crociati nelle comunità tedesche da un lato e, dall'altro , risposta al razionalismo infiltratosi nell'esegesi religiosa tradizionale.
I quattro momenti mistici che caratterizzano nel chassidismo la ricerca e l'esperienza del divino si possono così sintetizzare:
a) HITLAHABUT, ossia l'estasi, in cui passato e futuro si fondano col presente;
b)'ABODAH, il servizio a D-o' nel tempo e nello spazio;
c)KAWANNAH, l'intenzione , il mistero dell'anima tesa verso un meta di redenzione del mondo;
d) SHIFLUT, l'umiltà come sentimento e testimonianza , senza alcuna costrizione o sottomissione. Si aiuta gli altri per amore e comunione di vita.
Condividendo il pensiero di Lea Sestieri, il Chassidismo supera la Qabbalà , in quanto fa del misticismo ashkenazita il movimento ebraico più diffuso e restituisce , inoltre all'ebraismo la freschezza e la semplicità della "teologia della terra", rispetto a secoli di intellettualismo rabbinico, isolamento e persecuzione.
Il Chassidismo , pienamente inserito nel quotidiano (si potrebbe definirlo un "ora et labora" ebraico), da movimento mistico si trasforma in fenomeno sociale , in un'esplosione vitale di amore , umiltà e fiducia . Purtroppo l'entusiasmo eccessivo del "servire D-o' con allegria" , fu anche la causa del ripiegamento del Chassidismo dell'Europa orientale ,causando il ritorno del razionalismo e le dispute rabbiniche . Il Chassidismo si diffuse anche nell' America del nord, dove però la natura semplice e mistica della spiritualità chassidica venne gradualmente sostituita dall'ortodossia rabbinica.
I centri Chassidici europei con la Sho'ah vengono completamente distrutti ; si intravede tuttavia oggi un tentativo di restaurazione del movimento in Israele e negli Stati Uniti. Ce ne dà testimonianza diretta lo scrittore Elie Wiesel (Premio Nobel per la pace, 1986) in visita ai "Chassidim" di Brooklin:
" I Chassidim , in estasi , cantano , gridano,urlando , battendo le mani , ringraziando il Signore di aver dato loro la passione della vita e della preghiera; il canto , potente e lancinante , diviene per loro memoria e rifugio. Un chassid che non canta e non danza , non è un chassid."
L ' essenza della mistica chassidica consiste nel provocare la "Shekinah", cioè la presenza e l'ispirazione divina mediante la gioia che si manifesta attraverso il canto e la danza . Una metafora può esserci d'aiuto per visualizzare il giubilo che D-o' esige da noi:" solo con la gioia si trasmette la santità come il fuoco che attraversa la notte" . La persona , impegnata in un cammino di santificazione, nell'ambito della spiritualità chassidica , non si lamenta, ma crea la gioia cantando e danzando.
Dai primi passi d'Israele fino ai giovani nostri , la danza è strettamente legata a due cicli fondamentali:
a) ciclo della vita;
b)ciclo dell'anno e delle feste.
Durante l'era biblica le danze accompagnavano eventi solenni. Esse facevano parte integrante del culto e della vita quotidiana e si suddividevano in danze per la festa della natura , per le celebrazioni di vittorie belliche , per il culto e la preghiera , per il divertimento nei giorni non festivi , per circostanze legate al ciclo dell'esistenza (nascita , circoncisione , maturità religiosa \Barmithwar, fidanzamento , nozze, morte).
Nel Medioevo le comunità ebraiche della diaspora , per evitare contaminazioni, codificarono una serie di proibizioni, come per esempio le danze femminili in presenza di uomini e le danze miste tra ebrei e gentili. In questo periodo tuttavia compaiono le prime scuole di danza ebraica e spettacoli coreici per i matrimoni.
Il Rinascimento è un periodo fecondo ed espansivo della danza , tanto nelle comunità sefardite che ashkenazite,ma è soprattutto il Chassidismo che provoca una svolta nella danza , introducendo il tipico"odulamento" cadenzato durante la preghiera . E come"religione--del--cuore" dà alla danza circolare ebraica il significato mistico di "gioia del cuore", espressione della propria adesione a D-o' nell'amore per la vita e per i propri simili. Nella Bibbia , un Salmo che esprime bene lo spirito della "danza dei Chassidim" è il 30(29), in particolare il versetto 12:
"Hai mutato il mio lamento in danza , la mia veste di sacco in abito di gioia , perché io possa cantare senza posa."
C'è un sentimento di grande gioia in tutto il Salmo: sullo sfondo il ricordo del dolore passato e in primo piano l'esultanza del presente , espresso con una danza sacra , progetto di una nuova preghiera di lode, sintesi corporea, mentale , emotiva e spirituale (Ger 31,4; 31,13).
Il verbo "Mahu^l" del versetto 12,significa "muoversi in tondo, ruotare "(Salmo 87,7). Armonia e ritmo , dunque , esprimono l'esuberanza dello spirito e manifestano la salute del corpo. La fatica della danza ,con dei movimenti non legati all'"utile", esprime la riconoscenza a D-o', per cui la gestualità non risulterà mai rappresentazione, bensì vita, cioè "cammino dell'Esodo" cammino del Cantico.
=D--o',sta a indicare l'impronunciabilità del nome divino in qualunque lingua esso venga scritto.
=Israele , liberato dall'Egitto presso il Mar Rosso celebra la vittoria con la danza , col canto e con l'uso di strumenti La danza è parte legittima del culto. Sentimenti di gioia e di trionfo includono passi di danza e movimenti ritmici. Quando D--o riveste l'essere umano di gioia , gli dona un abito nuovo. La danza sacra esprime la "simchat"(Torah), cioè la "letizia" e si accompagna al canto e agli strumenti (Sal 100,2 , 137,3 ; 68,4 ; Ger 31,7).
La danza ebraica , secondo i riferimenti biblici e talmudici è estremamente ricca di "giri", "salti", "marce", "cortei", "vortici" secondo i quattro punti cardinali ".
Una tipica danza allelujatica è descritta nel salmo cosmico 150, in cui si celebra la gloria del Signore con grande entusiasmo coreico . La danza ebraica antica ha subito l'influenza delle grandi culture limitrofe araba, egizia, assiro--babilonese, medio--orientale ,mentre con la diaspora , la danza ebraica assimila elementi iberici(danza seferdita) e mitteleuropei (danza ashkenazita)
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