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martedì 26 novembre 2019

LETTERATURA ITALIANA DEL NOVECENTO GIUSEPPE UNGARETTI

26--11---2019

Sono  una  creatura:

Come  questa  pietra
del  San  Michele
così  fredda
così  dura
così prosciugata
così  refrattaria
così totalmente
disanimata

Come  questa  pietra
è  il mio pianto
che non  si  vede

La  morte
si sconta
vivendo

S.  Martino  del  Carso

Di  queste case
non è rimasto
che qualche
brandello  di muro.

Di  tanti
che  mi  corrispondevano
non  è  rimasto
neppure  tanto.

Ma  nel cuore
nessuna  croce  manca.

è il mio cuore
il paese  più  straziato.

Girovago

In   nessuna
parte
di  terra
mi  posso
accasare

A  ogni
nuovo
clima
che  incontro
mi  trovo
languente
che
una  volta
già  gli ero stato
assuefatto

E me  ne  stacco  sempre
straniero

Nascendo
tornato  da  epoche troppo
vissute

Godere  un  solo
minuto  di vita
iniziale

Cerco  un  paese
innocente

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