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mercoledì 6 marzo 2024

Elisaveta Bagrjana

 6--3--2024

            L0occhiazzurra
Ahimè ;  sorte mia, sorte a me  dura!
Quanto  amara  , madre  mia, quanta  ingrata
Come  dire;  come  farmi udire;
se scritto  era così......
Non  ò forse ,  pezze di tela già  pronte
e  non  son io  giovane , di  bianco  incarnato?
Non sono io  come faggio slanciata ;
non  ho  fini  camicia -con  ricchi  ricami?
Non  spazzo  io  forse  al  mattino  ampi cortili
nei  capelli  tenendo  un fiore infilato?
Non canto io  agili  melodie , non  gorgheggio.
tra  le  compagne e nei raduni?
A  che   mi  son quest' occhi color  del mare;
questi capelli e queste  mie ciglia di nera seta?
Egli  , o madre , nemmeno  l'à guardati.
Oggi  l'ò visto presso  i vicini:
portava  al pascolo  la  belante  greggia.
Era il suo  volto  bianco  di cera.
Non  mi parlò né   mi degnò  d'un sguardo
Mi   fu chiaro  allora  , me  doloretta:
l'occhiazzurra egli ama;
l'occhiazzurra con  un altro stanotte  è fuggita.

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