6--3--2024
L0occhiazzurra
Ahimè ; sorte mia, sorte a me dura!
Quanto amara , madre mia, quanta ingrata
Come dire; come farmi udire;
se scritto era così......
Non ò forse , pezze di tela già pronte
e non son io giovane , di bianco incarnato?
Non sono io come faggio slanciata ;
non ho fini camicia -con ricchi ricami?
Non spazzo io forse al mattino ampi cortili
nei capelli tenendo un fiore infilato?
Non canto io agili melodie , non gorgheggio.
tra le compagne e nei raduni?
A che mi son quest' occhi color del mare;
questi capelli e queste mie ciglia di nera seta?
Egli , o madre , nemmeno l'à guardati.
Oggi l'ò visto presso i vicini:
portava al pascolo la belante greggia.
Era il suo volto bianco di cera.
Non mi parlò né mi degnò d'un sguardo
Mi fu chiaro allora , me doloretta:
l'occhiazzurra egli ama;
l'occhiazzurra con un altro stanotte è fuggita.
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