19--3--2024
Il lago
Sul mio primo fiorir di giovinezza
d'abitare ebbi in sorte , in questo mondo,
un 'amena contrada . M'era dolce
d'un ermo lago la selvaggia spera,
cinta da negre rocce e d'ali pini
d'intorno torreggianti.
Quando la Notte avea gettato il manto,
come su tutto , pur su quel mio lago
ed il mistico vento e melodioso
mormorando passava , allora -oh! allora!-
sussultando improvviso , mi destavo
per il terror di quel solingo lago.
Non paura provavo ,
ma un trepido piacere , un sentimento
che non pure di gemme una miniera
insegnarmi potrebbe , o lusingarmi
a definire , e non pur esso Amore,
quand'anche fosse il tuo.
Era la Morte in quelle attossicate
onde e nel loro abisso era una tomba
disposta per colui che potea trarre
indi sollievo al suo romito errore,
il cui solingo spirito quel lago
desolato, potea in un terrestre
paradiso mutare.
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