2--3--2024
"Suonava la messa dell'alba a San Giovanni; ma il paesetto dormiva ancora della grossa , perché era piovuto da tre giorni , e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba . Tutt'a un tratto , nel silenzio , si udì un rovinio , la campanella squillante di Sant' Agata che chiamava aiuto , usci e finestre che sbattevano , la gente che scappava fuori in camicia , gridando:
--Terremoto! San Gregorio Magno!
Era ancora buio . Lontano , nell'ampia distesa nera dell' Aia, ammiccava soltanto un lume di carboni, e più a sinistra la stella del mattino , sopra un nuvolone basso che tagliava l'alba nel lungo altipiano del Paradiso. Per tutta la campagna diffondevasi un uggiolare lugubre di cani. E subito , dal quartiere basso il suono grave del campanone di S. Giovanni , che dava l'allarme anch'esso ; poi la campana fissa di S. Vito ; l'altra della chiesa madre , più lontano ; quella di Sant' Agata che parve addirittura cascar sul capo degli abitanti della piazzetta . Una dopo l'altra s'erano svegliate pure le campanelle dei monasteri , il Collegio, Santa Maria , San Sebastiano , Santa Teresa : uno scampanio generale che correva sui tetti spaventato , nelle tenebre .
--No! no! è il fuoco! ...Fuoco in casa Trao !... San Giovanni Battista!
Gli uomini accorrevano vociando , colle brache in mano . Le donne mettevano il lume alla finestra ; tutto il paese , sulla collina , che formicolava di lumi , come fosse il giovedì sera , quando suonano le due ore di notte : una cosa da far rizzare i capelli in testa , chi avesse visto da lontano.
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