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martedì 26 marzo 2024

Guido Piovene " De America"

 26--3--2024
    Il  gran  canyon  del Colorado
I  canyons  formati   dall'erosione  si  vedono  dall'alto . Le gite  alpine non  si  fanno  salendo , ma  scendendo  in profondità , o  a piedi o a  dorso  di  mulo. Le gite  sono rese  dure  dall'orrida  siccità del deserto di pietra tra  le pareti   strapiombanti ,  finché  non si  raggiunge  il fiume . Per  noi  che  restiamo  in alto , il  Gran Canyon si   spalanca  come  una visione  subacquea , quasi  che davanti  a noi  si fosse asciugato l'Oceano , e se  ne contemplasse il fondo . Labirinto di valli-grotta , coi  suoi blocchi  di roccia  squadrati  a forma  di tempio che  si affondano  sotto  di noi per  millequattrocento  metri  , rosso, arancione , viola  secondo  le ore , subito  dopo  il tramonto  di  bragia  smorzata, più  tardi  d'un  azzurro  freddo , il Gran  Canyon  è l'immagine   più simile  ch'io  conosca  alla  fantasia  infantile  del  regno  inaccessibile  della   montagna  , abitato  da forze  ostili.
Le nostre Alpi  , dove  sono più  ardue  , appaiono  ospitali in confronto  a questa   necropoli , immensa  nudità  dai colori  crudeli . Il  fiume   Colorado  vi scorre  occulto , fuorché  da certi  punti  , dai quali  lo si  vede  rilucente per brevi tratti. 

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