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giovedì 30 aprile 2020

LA VIA SEMPLICE DI CHUANG TZU di: Thomas Merton

30--4--2020
IL PERNO

Quando di una  coppia  di opposti gli  uomini  ne  comprendono uno solo o  si  concentrano su  un aspetto parziale  delle cose, il Tao viene oscurato . Allora anche l'espressione più  chiara è  resa confusa da schermaglie  verbali che valorizzano un aspetto  a scapito di tutti gli altri.
Da  ciò  deriva  il conflitto  tra  confuciani  e  moisti; ciascuno nega  quello che afferma  l'altro e  afferma ciò  che l'altro  nega. A che  serve   questa  lotta  per  far  trionfare il "no"  contro  il "si" e  il "si"   contro il "no"?  è meglio smettere  di  faticare per  niente e cercare la vera luce!
Non  c'è  nulla  che  non si possa  vedere dalla  prospettiva  del  "non-io"  e non c'è  nulla  che  non si possa  vedere dalla prospettiva  dell'"io".
Se  io  comincio a vedere qualche  cosa  dal  punto di vista  del "non-io", non  la vedo realmente , poiché  è il  "non-io" che  la vede . Se comincio da  dove sono  e la  vedo  come  io  la vedo, allora può  anche  darsi  che finisca  col  vederla come la  vede un'altra  persona. Da  ciò  deriva la teoria  del  rovesciamento, secondo  cui  gli  opposti si producono a vicenda ,  dipendono gli  uni dagli altri e sono tra loro complementari.
Comunque  sia,  alla  vita fa  seguito la  morte e  alla morte  fa seguito la vita. Il possibile diventa impossibile , l'impossibile  diventa possibile . Il giusto  si trasforma nell'ingiusto e l'ingiusto nel  giusto, il fluire della  vita altera le circostanze e così  le cose a loro volta si  alterano. Eppure i  contendenti  continuano ad  affermare e negare sempre le stesse cose , ignorando i nuovi aspetti della  realtà  scaturiti  dal  mutamento delle  condizioni . 
Il  saggio quindi  , invece di cercare di  dimostrare questo  o quello con  argomentazioni logiche,  vede le cose alla luce  dell'intuizione  diretta. Egli  non è  vincolato  dalle  limitazioni dell"io", poiché l'intuizione diretta  parte dal punto  di vista  sia  dell' "io"  sia  del  "non -io" e  perciò  vede che  c'è  del  giusto  e dell'ingiusto da  entrambe  le parti. Scopre anche  che  alla fine  essi, una volta  imperniati  sul Tao ,sono  riconducibili a un'unica  realtà.
Quando il saggio riesce ad  afferrare  il perno, si trova  al centro  del cerchio e ci rimane ,mentre il "si"  e il  "no" si  rincorrono lungo la  circonferenza.
Il perno  del Tao  passa  per il centro , dove convergono tutte  le  affermazioni e le  negazioni .  Chi  afferra il  perno  si trova nella  posizione da  cui  è possibile vedere nella  loro  giusta  relazione tutti i movimenti e le  contrapposizioni . Vede quindi anche  le  possibilità  illimitate del "si" e del "no" e,  rinunciando alla  pretesa di  imporre  dei limiti o  assumere una posizione di parte , si  affida  all'intuizione diretta. Ecco perché ho  detto:"è meglio lasciar  perdere le  discussioni e  cercare  la vera  luce!".

mercoledì 29 aprile 2020

CONSIDERAZIONI SUL CONCETTO DI PREGHIERA di: Ugo Greci, oblato

29--4--2020
In  questi  ultimi tempi , risalta  un fenomeno  che  potrebbe  presentare  aspetti preoccupanti :  ci riferiamo alla  comparsa sempre  più estesa nella nostra  società  di forme  di preghiera o meditazione piuttosto  al di fuori  del  contesto  cristiano,  presentate  sovente  come  alternativa  efficente  alla  ormai "vetusta" forma di  preghiera  tramandataci  dalla  nostra tradizione.  Tutti  i sistemi metafisici , le religioni  e  le scuole di  auto superamento  insegnano unicamente la  via  che  dalla  polarità  porta  all'unicità,  corrispondente  al  raggiungimento  della  casa  del  Padre  per noi cristiani.
Il punto comune  dovrebbe comunque  consistere nella  rinuncia  a se stessi  al fine di  poterci  uniformare  alla  volontà  divina.
Allo scopo  di ottenere questa  prerogativa  ,  vengono tenute  in  considerazione   pratiche  diverse.  Alcuni  autorevoli esponenti  soprattutto  cristiani, affermano  che  la strada  più  diretta al  superamento di se stessi consiste nella  totale  oblazione a favore  dei  più  emarginati, vedi  per  esempio Santa  Madre  Teresa di Calcutta;  altri  ritengono indispensabile  la pratica  di sofisticate   forme  di  meditazione in  relazione a  considerazioni scientifiche ben  precise  come, per  esempio : la coscienza  umana  trova la sua  espressione corporea nel  cervello , e  la capacità  tipicamente  umana  di distinzione e valutazione  viene attribuita  alla  corteccia  celebrale . Non c'è  quindi  da  stupirsi  che  la  polarità  della  coscienza  umana  si  rispecchi  nell'anatomia  del cervello . è noto  che  il cervello si divide  in due  emisferi ,  collegati  tra  di loro  dal  cosiddetto  "corpo calloso". I  "due cervelli" non sono uguali , ma  polarmente  opposti  e cioè complementari. La  specializzazione  polare  dei  due  emisferi coincide   perfettamente  con  quanto  espresso  da antichissime  dottrine  imperniate  sul   polarismo  . Nel  taoismo  i due  principi  primi furono  chiamati  yang(il  principio  maschile) e  yin  (il  principio  femminile). In  essi  si  suddivide  l'unità  del  Tao. Nella  tradizione  ermetica questa   medesima  polarità  fu  espressa attraverso  il simbolo "sole"(maschile) e  "luna"( femminile). Lo  Yang  cinese , ovvero il sole , è  simbolo del  principio attivo  , positivo  , maschile , che  espresso  in termini psicologici   corrisponderebbe  alla coscienza diurna. Lo Yin , o  principio lunare  , comprende il  principio  negativo , femminile , ricettivo e  corrispondente  all'inconscio dell'uomo. Il corpo calloso ha  la funzione di mediare le informazioni  tra  un emisfero e l'altro; certi  tipi di  meditazione avrebbero lo scopo  di  rendere il più  permeabile  possibile  il corpo  calloso del cervello , così  che  i "due"  possono alla fine  diventare "uno". Secondo  questa teoria  , la  contemporanea  disponibilità delle  capacità di entrambe le parti del cervello sarebbe il  corrispondente fisico  dell'illuminazione . Teorie  più  o  meno  bizzarre  e più  o meno  valide , se ne  potrebbero elencare parecchie ,  probabilmente alcune  valide anche  per  noi. Purtroppo  oggi  la maggior  parte  delle  informazioni sull'argomento è  di origine  orientale ,  trascurando  quelle  occidentali più  adatte a noi. Ma   il dramma  è  che  di  questo  passo si finisce fatalmente per  perdere di  vista  quello che  è  il vero concetto di preghiera tramandatoci  dai  santi  Padri .  Santi Padri  e Maestri  di vita  spirituale  , attraverso i  secoli , hanno dato  parecchie  definizioni della preghiera . Eccone alcune tra  le  più  significative che  estrapoliamo  dal  validissimo testo di  Antonio Furioli,
"La  preghiera  (ed. Marietti) .  L'orazione è: una conversazione e un  colloquio  con Dio(San  Gregorio Nisseno); è  parlare  con  Dio (San  Giovanni Crisostomo); è il  pensare a Dio con pio e umile affetto(Sant'Agostino); è  l'elevazione della  mente a  Dio per  lodarlo e  chiederGli delle  cose convenienti  alla  salvezza  eterna(San Tommaso,  sintetizzando il pensiero di San  Giovanni Damasceno)."
 Ma di fronte  alla  ricchezza  di prospettive che  i  nostri  tempi  offrono  al  ricercatore spirituale , molti  finiscono per  ritrovarsi smarriti. Si  parla  di meditazione trascendentale , di  Yoga, di spiritismo , varie forme  di Buddhismo  ecc.; e  c'è  chi ,nella  nostra società ha  ritenuto  opportuno rifiutare il cristianesimo . Alla  proliferazione di sette o gruppi a  indirizzo filosofico--spirituale,non  è  disgiunto  il fenomeno di   santoni , sedicenti maestri o guide spirituali che  promettono appetibili realizzazioni , a  condizione  che  ci si  renda  disponibili a farsi  membri  delle  relative  organizzazioni. Si  presentano  come  detentori  di poteri  , carismi divini o   capacità  magico--teurgiche. Riteniamo che  la forza  di persuasione di  questi  personaggi sia  da  attribuire  alla capacità  di far  intravedere  valide scorciatoie  nell'impervia  via  del cammino spirituale. Rammentiamo  che  il Maestro Supremo  mai si è  comportato come  una  sorta  di bacchetta  magica.  "Non  c'è  profeta  disprezzato se non nella sua patria e nella  sua famiglia". Ed  Egli  non  fece  ivi molti miracoli , a  motivo della  loro  incredulità".(Mt. 13,54--58).
" E  non poteva  operare lì alcun  miracolo . Risanò  soltanto pochi  infermi , imponendo  loro  le mani. E  si  meravigliava  della  loro incredulità" (Mc)
Cosa  aveva impedito a Gesù  di operare prodigi? Non  trovò  risonanza  . O meglio : quella gente  mancava  dell'unica  condizione richiesta :  la conversione . Amare non  è solo elargire , a  volte è  anche  sapere tirare  fuori  ,un padre che  si  rispetti non  impone al  figlio   atteggiamenti  dettati  dalle  proprie  personali convinzioni, cercherà  piuttosto  di far  si che  il bambino abbia  modo di sviluppare  e far  emergere le proprie  potenzialità,  rispettando  modi  e tempi che  una  saggia ponderazione richiede . è su questa  falsariga  che  hanno  operato  le guide  spirituali autentiche , onde dar  modo al  discepolo di potersi  riconoscere nel carisma corrispondente a  quel  particolare "organo" per  poter  entrare a far  parte del  Corpo Mistico  di Cristo.
L'uomo è  perfettibile  , ma  a condizione che  si  sforzi di farsi perfetto; solo così  potrà  contare  su  di un sicuro  aiuto  dall' ALTO.
Dalle  opere  di San  Giovanni della Croce, il Divino Dottore che  come  Padre spirituale  non abbisogna di presentazione o  convalide, leggiamo un  passo assai  significativo:"Fai  un  patto  con  la  tua  ragione  di compiere  quanto  ella ti dice nel cammino di Dio : ciò presso  di lui ti varrà  più  di tutte  le opere che  fai  senza tale  riflessione e di tutti  i gusti  spirituali che  tu  desideri. Felice  colui il quale, messi  da parte  i propri  gusti  e le  proprie  aspirazioni , prima di agire , considera  le cose al lume  della  ragione e della  giustizia (Parole  di luce e amore  1,   41,42).  Generalmente non  ci  si aspetta di potersi  imbattere  in  concetti  così  prettamente  pratici  in  mistici alla stregua  del  grande  Santo di  Fontiveros; nel  contempo , ci  pare tuttavia  automatico balzare  col  pensiero  al sovrano   equilibrio  che  regna  nella Regola  benedettina. Il nostro Santo  Padre  Benedetto,infatti, mentre  ci  esorta  a non anteporre  nulla  alla preghiera , ci presenta  un vero e proprio codice  morale:"  Ma  se  vogliamo abitare nei  padiglioni di quel  regno , persuadiamoci che  non  ci  potremo  arrivare  se  non  affrettandoci  con  le buone  opere "(R.B.Prologo).  Chi  credesse di potere accedere  a  dimensioni  superiori  cambiando nulla  o poco dei  propri  comportamenti  , continuando  a essere  vizioso , non  completamente buono,  incostante ecc.,  farà bene  a rimediare le  proprie  convinzioni. Non  a caso  il lavoro  spirituale è  detto  ASCESI  , vocabolo derivante  dal  greco ASKE'IN che significa nel  contempo "lavorare con arte" ed  "esercizio atletico".  L'ascesi  è  il costante  sforzo  metodico  per  trasformare   i vizi  in virtù, le debolezze  in  fortezze.Ed  è  un  lavoro  da giganti , altro che  scorciatoie. Si tratta  di vivere  una  continua  conversione che ci permetta il distacco  da tutto  ciò  che si frappone  tra noi  e  la Patria  Celeste, Distacco  che  dovrà  trasformarsi in  oblazione di tutto , soprattutto  di se  stessi , perché  :" è più  facile per un cammello passare attraverso  la cruna  di un ago , che per un ricco entrare  nel regno  di Dio"(Mc 10,25)

martedì 28 aprile 2020

"La persona, lo Stato e le comunità intermedie" Costantino Mortati

28---4--2020
L'AZIONE  DELLA  MINORANZA:

è un  grave  errore  ritenere  che  la  minoranza  non  possa esercitare  alcuna  azione efficace .  Anzitutto  può,  quando sia  rappresentata  da  uomini capaci ed  appassionati  e  difenda  cause  intrinsecamente  buone, influenzare la  maggioranza  inducendola a  rinunciare ai  suoi  propositi, o a  modificare le misure  proposte . Inoltre assai  importante  può  riuscire la sua funzione  presso  l'opinione  pubblica , che  in definitiva è  il  giudice di quello che  si fa  in Parlamento.
  Si  può  ricordare  il  recente caso  dell 'opposizione fatta  dalla  minoranza in occasione dell'esame  della  legge elettorale  che  si  proponeva  di dare  un  forte  premio  alla lista  di candidati  che avessero  ottenuto  nelle elezioni  la  maggioranza  .  La  lotta  combattuta  in Parlamento ed  il  ricorso all"ostruzionismo"  influirono  notevolmente  sul  risultato  delle  elezioni che  seguirono  quella legge , e  che  vollero  significare l'opposizione del  paese a quella legge.
Può  essere  importante ricordare , a  riprova  dell'importanza della  minoranza , che  nel  paese classico  delle  libertà  democratiche, cioè  l'Inghilterra, il  capo  del partito d'opposizione  riceve uno  stipendio  dello Stato , a  significare che  la funzione della  minoranza è  una  funzione  di  pubblico  interesse.

P.S.)   L 'ostruzionismo  è  un metodo ,  considerato lecito nelle  democrazie,  col  quale   la minoranza ,  valendosi di mezzi  legittimi , e spesso  anche  d'una  strettissima  osservanza della legge o  dei  regolamenti (esercizio  ad  infinitum della libertà  di parola ,  presentazione di  innumerevoli  emendamenti) riesce a  impedire una  pericolosa deliberazione  della maggioranza.

lunedì 27 aprile 2020

IL PASSERO SOLITARIO di: Giacomo Leopardi

27---4---2020

D'in  su  la vetta della  torre  antica,
Passero  solitario , alla   campagna
Cantando  vai  finché non  more  il giorno;
Ed  erra  l'armonia per  questa  valle.
Primavera  dintorno
Brilla  nell'aria , e per  li campi  esulta,
Sì ch'a  mirarla intenerisce il core.
Odi  greggi  belar , muggire  armenti;
Gli altri  augelli contenti , a gara insieme
Per lo libero ciel  fan  mille giri,
Pur  festeggiando  il lor  tempo  migliore:
Tu  pensoso  in  disparte il tutto  miri;
Non  compagni , non voli,
Non  ti  cal  d'allegria , schivi  gli  spassi;
Canti, e così  trapassi
Dell'anno e  di tua  vita il più  bel fiore.

    Oimè ,  quando somiglia
Al tuo  costume  il mio!  Sollazzo  e riso,
Della  novella  età  dolce famiglia ,
E  te  german  di  giovinezza , amore,
Sospiro  acerbo  de' provetti  giorni,
Non  curo  , io non  so  come, anzi da loro
Quasi fuggo lontano,
Quasi  romito , e  strano
Al mio loco  natio,
Passo  del  viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai  cede  alla  sera,
Festeggiar  si  costuma  al  nostro  borgo.
Odi  per  lo sereno un  suon  di squilla,
Odi spesso un  tornar di  ferree  canne,
Che rimbomba  lontan  di  villa  in   villa.
Tutta  vestita  a festa
La  gioventù  del  loco
Lascia  le case , e  per  le vie  si  spande ;
E  mira  ed  è  mirata , e  in  cor  s'allegra.
Io  solitario in  questa
Rimota  parte  alla  campagna  uscendo,
Ogni diletto  e gioco
Induco in  altro tempo e  intanto il  guardo
Steso  nell'aria  aprica
Mi  fere il Sol che  tra  lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si  dilegua , e  par  che  dica
Che la  beata gioventù  vien  meno.

     Tu  , solingo augellin  ,  venuto a sera
Del  viver  che daranno  a te  le stelle,
Certo del tuo  costume
Non  ti  dorrai  ;  che  di  natura  è  frutto
Ogni  vostra  vaghezza.
A me  , se di  vecchiezza
La  detestata  soglia
Evitar non impetro,
Quando  muti  questi  occhi  all'altrui core,
E  lor  fia  voto il mondo,  e il dì futuro
Del  dì  presente  più  noioso  e tetro ,
Che  parrà  di tal  voglia?
Che  di  quest'anni miei? che  di me stesso?
Ahi   pentirommi , e spesso ,
Ma  sconsolato, volgerommi indietro.

domenica 26 aprile 2020

domenica 26-4-2020 CHRISTIFIDELES LAICI di: San Giovanni Paolo 2°

I  fedeli  laici  (Chrisifideles   laici),  la cui  "vocazione e  missione  nella  Chiesa e nel mondo  a vent'anni dal  Concilio Vaticano 2°  "  è  stato  l'argomento del  Sinodo  dei  Vescovi  del 1987 ,  appartengono a  quel  popolo di Dio che  è  raffigurato dagli  operai  della vigna , dei  quali parla  il Vangelo di  Matteo:" Il  regno  dei  cieli è simile  a un  padrone  di casa  che uscì all'alba per  prendere a giornata lavoratori per  la sua  vigna.   Accordatosi  con loro  per  un denaro al giorno, lì mandò  nella sua vigna"(Mt.  20,1-2).
La  parabola  evangelica spalanca  davanti al nostro sguardo l'immensa vigna del Signore e  la moltitudine di persone , uomini e donne , che da Lui sono chiamate e mandate  perché  in essa abbiano a lavorare. La  vigna è il mondo intero(cf.Mt 13,38), che  dev'essere trasformato secondo il disegno di Dio in vista  dell'avvento definitivo del regno di Dio.

Buona domenica, a tutti ; a coloro che  vivono in prima linea l'emergenza  , a tutti gli italiani.
Buona domenica , a tutti i pazienti,  a tutti  coloro che  combattono ,questa emergenza nel mondo.
Buona domenica, e  un augurio di buon lavoro, agli scienziati, clinici , che stanno lavorando, per salvare l'umanità.

sabato 25 aprile 2020

LETTERA A TOGLIATTI da: "il politecnico, n. 35, gennaio --marzo 1947"

25--4---2020
Suonare   il piffero  per  la  rivoluzione?

Voglio esprimere  interamente la perplessità  in cui  ci  troviamo tanti  e tanti  intellettuali  (parlo anche  di intellettuali  non iscritti al  P.C.)  di  fronte  a qualcosa  che  oggi  inaridisce  o  comunque  impedisce di essere  più vivo  il rapporto tra  politica  e cultura  entro  e intorno  al nostro  Partito . Non  tornerò  sulla polemica sorta  a proposito  della  mia rivista . Io  non  ho mai  inteso dire  che  l'uomo politico non debba  "interferire "in   questioni  di cultura. Io  ho inteso  dire  ch'egli  deve  guardarsi  dall'interferirvi con   criterio  politico, per  finalità  di contingenza   politica, attraverso  argomenti  o mezzi  politici, e  pressione   politica, e  intimidazione  politica. Ma  in  quanto  uomo  anche  di cultura , anche  di ricerca , egli  non può  non  partecipare  alle battaglie  culturali.  Solo che   deve  farlo  sul  piano  della cultura  stessa  e con  criterio  culturale. Vedi  l'esempio della  reazione  marxista  a Croce. Si  è svolta   culturalmente , e  ha finito  per  culminare  nell'opera  di Antonio Gramsci che  ristabilisce   la piena  attualità  del marxismo,  non senza  aver  accolto  talune  delle  obbiezioni  crociane,  e non  senza  esserne giovato  , non  senza   averle  scontate, non  senza  averne  tratta  occasione  di sviluppo o  almeno  chiarimento per  il marxismo  stesso. Metti invece che  si fosse svolta  "politicamente". Non  dico  proprio  con  l'eliminazione fisica di Croce , o  con  una   imposizione di  silenzio alla  sua vecchia  bocca  , con  la pressione di uno sciopero  generale , con  la forza  di un'azione o  di un  decreto . Dico con  un  rigetto  formale e  sprezzante ; con un  "no categorico e  cieco  o con  ragioni  politiche  mascherate  da culturali; con menzogne  . Il  marxismo  italiano  sarebbe magari  rimasto  al punto  in cui  era  nel  1908, legato  mani e piedi  al positivismo  , e  la politica  stessa  del  nostro   partito  sarebbe oggi  tanto  più  povera  , non  sarebbe  la  politica  del  Partito Nuovo. Così  , per  Politecnico,  s'io   accetto  le tue   critiche , e anche  buona  parte  di  quelle  di  Alicata , non  accetto  però  il criterio  puramente  politico  con  il quale   Alicata ,  ad  un certo punto ,  ha  falsificato  la propria  voce,  falsificando  le  stesse possibilità  di discussione  , quando  , nell'esemplificare un   aspetto  dei nostri  interessi , ha  parlato  di Hemingway  come  di  uno   scrittore   impressionista  che  si  può  quasi  fare a meno   di  conoscere .  è  a  questo  ch'io  mi sono  opposto e mi  oppongo  ;    questa  inclinazione   a portare  sul  campo   culturale  ,  travestite  da    giudizi culturali  ,delle ostilità  politiche e delle  considerazioni  d'uso politico, col  lodevole  intento  , evidentemente , di  rendere  più  spiccio  il  compito  della  politica  , ma  col  risultato  di  alterare  i rapporti  tra cultura  e politica  a  danno  , in  definitiva  , di entrambe  .   Servirsi di una  menzogna  culturale equivale a servirsi  d'un  atto di forza  , e  si traduce  in  oscurantismo . Non  è  partecipare  alla  battaglia  culturale  e portare  più avanti  , con  le proprie  ragioni , la cultura, e  portarsi    più avanti  nella cultura;  trasformare  e trasformarsi.  è  voler raggiungere  dentro  la cultura  un  effetto  o un  altro  restando  al di  fuori dei  suoi  problemi. è   agire  sulla  cultura  , non  già  agire in essa.  Oscurantismo , ho  detto. è  produce quello che   l'oscurantismo  produce: insincerità, aridità,  mancanza  di  vita, abbassamento di livello, arcadia, infine  arresto  assoluto[.....]

Può  bastare  che  uno scrittore "parli male  di Garibaldi" per  essere trattato  da scrittore   controrivoluzionario?  Molti  uomini  politici    parlano  male  di scrittori   rivoluzionari, eppure  gli  scrittori  non li  trattano  da uomini politici   controrivoluzionari.  Giuseppe   Mazzini , per  citare  un esempio già  illustre  , scrisse che Leopardi era  un  poetuccio  decadente al paragone  del "grande poeta civile"(figurati!)  G.B.  Niccolini, eppure  nessun  uomo  di cultura  si è  mai  sognato  di considerare  Mazzini un reazionario.  Noi  pensiamo  , tutt'al  più  , che Mazzini non era  in grado  di  intendere il valore rinnovatore della  poesia  di Leopardi. Perché da  parte  dei  politici  non  si usa  quasi  mai  la stessa  indulgenza  nei  riguardi degli  scrittori  che  hanno  semplicemente mostrato  di non  saper  capire  una figura  di politico  o una posizione  politica?
Ma  non divaghiamo . Domandiamoci   piuttosto  quali  vizi  o difetti del nostro  atteggiamento verso  la cultura possono contribuire a rendere  così  secco  come  oggi, per  esempio ,  è in America, il  rapporto  della nostra  politica con  la cultura. Essi  ci vengono  forse  dal   fatto  che  l'alimento  spirituale di cui  il marxismo è ricco attira  nella  sua orbita  , a  nutrirsene , a viverci  sopra  di rendita,  troppi piccoli intellettuali  che,  incapaci  di vita  propria  , ne  diventano i  ringhiosi  cani  di custodia, e  l'usano come  una  specie  di codice  della  politica  e della  cultura, pronti  a  pretendere da  ogni  altro  che più  o meno  vi  si  avvicini  , una  squallida  adesione  conformista, priva  di  problematicità, come  è  la loro  .  Così  ogni  esigenza  "diversa", ogni  problema  non già  scontato  e risolto, che  uno   scrittore  con  una vitalità  sua  propria  ponga  nella  sua  opera  , può  suscitare una  levata  di accuse astratte  che  presto  o tardi  lo  spaventano,  lo  sconcertano, lo  spingono a  tenersi  discosto  da noi .  Piccolo--borghese , decadente, individualista  sono  le definizioni più  miti con le quali  poeti  o pensatori  sono stati  assillati da  questi fittavoli  di un  presunto  marxismo, per   anni e anni, in più  di un paese occidentale.[....]

Che  cosa  significa  per  uno scrittore  , essere  "rivoluzionario"?  Nella  mia  dimestichezza con  taluni  compagni politici  ho  potuto  notare  ch'essi  inclinano  a  riconoscerci la qualità  di "rivoluzionari"  nella  misura  in cui  noi  "suoniamo il  piffero"intorno  ai  problemi  rivoluzionari   posti  dalla  politica;   cioè nella misura  in  cui  prendiamo  problemi  dalla  politica  e li  traduciamo  in  "bel canto;  con  parole  , con  immagini , con  figure  . Ma questo  , a mio giudizio , è  tutt'altro che  rivoluzionario, anzi è  un  modo arcadico  d'essere  scrittore.[....]
Che il piffero sia suonato  su  temi  di politica, di  scienza  o di  ideologia  civile  anziché   su   temi  di  ideologia  amorosa  non cambia in nulla  il carattere  arcadico  d'una  simile  musica.  Buona  parte  delle   composizioni poetiche  scritte  dagli  arcadi  italiani del  settecento  sono  su temi  civili, e Vincenzo  Monti è  arcade  che scrive  sulla mongolfiera  o sui  comizi di Lione,  da  arcadi  scrivono  i poeti  civili  del nostro  risorgimento  , da arcadi e pastorelli della  politica  scrivono  i poeti patriottici  che  Giuseppe Mazzini  preferiva  a  Leopardi.  Né chi  suona  il piffero  per  una  politica   rivoluzionaria  è  meno  arcade  e  pastorello  di  chi suona  per  una  politica  rivoluzionaria  o conservatrice .  I  poeti  della  rivoluzione  americana ,  come John  Trumboll, come  Philip  Freneau,  come  Timothy  Dwight,  non  risultano  oggi  meno  arcadi  di chi  , a Londra , suonava il  piffero per  la riconquista  delle Colonie. L'argomento  della    suonata  può  essere  un  grande  problema  rivoluzionario , ma  se allo scrittore  non  viene  direttamente  dall'interno   della  vita, se gli  viene  "come argomento",  egli   suonerà  il suo  piffero per  esso, e sarà  un arcade  , sarà un  pifferaro , non sarà  uno  scrittore   rivoluzionario.[.....]

Rivoluzionario  è lo scrittore  che riesce a porre  attraverso la sua opera esigenze rivoluzionarie diverse  da  quelle che  la politica pone ;  esigenze  interne  , segrete , recondite  dell'uomo ch'egli  soltanto sa  scorgere  nell'uomo , che è proprio  di lui scrittore  scorgere , e  che è proprio  di lui  scrittore  rivoluzionario porre , e  porre accanto  alle esigenze che  pone  la politica, porre  in  più  delle esigenze   che pone la politica.     Quando  io  parlo di sforzi in  senso   rivoluzionario da parte  di noi  scrittori  , parlo  di sforzi rivolti a   porre  simili  esigenze .  E  se accuso  il  timore  che  i nostri  sforzi  in  senso  rivoluzionario  non  siano  riconosciuti come  tali dai  nostri   compagni politici , è  perché  vedo  la  tendenza dei  nostri  compagni  politici  a riconoscere come  rivoluzionaria la  letteratura   arcadica di chi  suona il  piffero  per la  rivoluzione piuttosto  che  la letteratura  in cui  simili esigenze  sono poste , la  letteratura  detta  oggi di crisi.

All' Italia  auguro un buon 25 aprile, la speranza  di uscire vittoriosa da  questa  contingenza nuova; come allora.

venerdì 24 aprile 2020

"IL SISTEMA DEMOCRATICO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA" di: Aberto Romagnoli " IL PARLAMENTO"

24--4---2020
1)  Il  bicameralismo  perfetto della  nostra  Costituzione:

La  nostra  Costituzione ha  accettato un bicameralismo  perfetto , conferendo  piena  parità  alle  due  Camere , l'una  e l'altra elettive , e  con  ciò  evitando  gli  eventuali abusi  d'una  sola  camera . Bisognava  tuttavia  porre la  decisione su  fondamenti  che  evitassero  la  creazione d'un inutile  doppione.
I nostri  costituenti partirono innanzi  tutto  dalla  considerazione che,  creando le Regioni, cioè enti territoriali forniti d'autonomia, era  logico ammetterne la voce e la presenza nel  consenso legislativo dello Stato.  Aggiungendo al Senato  un  ristretto  numero  di membri che  il  Presidente della Repubblica ha  la facoltà (non  l'obbligo)   di nominare  a vita, si  è poi voluto  lievemente attenuarne il carattere elettivo , facendovi partecipare uomini illustri, sperimentati  e  altamente   benemeriti della  Patria (art.  55,  56,  57,   59).
Altri  caratteri  distintivi fra  le due  Camere:
-----la  diversa  composizione del corpo  elettorale ; possono  votare  per il Senato  soltanto gli  elettori  che hanno  compiuto  il  venticinquesimo  anno  (art. 58);
------l'età minima per  i senatori è  di  quaranta anni , per i deputati   di venticinque(art.  58);
------il  diverso  rapporto  rappresentativo , poiché  ,  mentre  i deputati  sono  eletti  in  ragione  di uno ogni  80.000 abitanti; i senatori sono eletti  in ragione di uno ogni 200.000 abitanti;  di conseguenza il Senato  è assai  meno numeroso  della Camera.
------inoltre , la durata  ordinaria  della Camera è di cinque  anni;  del senato è di sei anni(art. 60).
Quando  alle  funzioni , le  due Camere sono effettivamente su  un  piede di parità;  l'iniziativa  delle leggi appartiene  ad  ambedue , e  può  indifferentemente  partire dall'una  o dall'altra ;  ambedue partecipano  all'elezione del Presidente  della Repubblica; e  se  la Costituzione stabilisce che  le funzioni  del  Presidente della Repubblica , in ogni caso che questi  non  possa  adempierle , vengono esercitate  dal Presidente  del Senato, è però  il Presidente  della  Camera  dei deputati  che  indice  l'elezione  del  nuovo  Presidente e  presiede  l'Assemblea  della  due  Camere  riunite  a tale scopo . Così  avvengono  in seduta  comune  le nomine d'un terzo  dei giudici  della  Corte  Costituzionale e di  un  terzo  dei membri  del  Consiglio  superiore  della  magistratura.

2)  Le  funzioni  del Parlamento  (artt.   70   e  82)   :

Il  Parlamento  esercita  il potere  legislativo . Fare le  leggi  è  la  più  importante  manifestazione  della  volontà  dello Stato , e  l'organo  legislativo   è dunque  il  supremo  regolatore  della  vita  del paese,  l'organo  che  indica  a tutti  gli altri l'indirizzo  da seguire nella  loro  attività  concreta.  Questa  è la  concezione  che  del Parlamento  si  ha  nella Costituzione  italiana, la  quale  lo pone  , anche  nell'ordine , al primo  posto fra  gli  organi costituzionali , ed  esige  che  il  governo svolga  sempre  la sua  azione in  accordo col  Parlamento  ed  ammette  una  crisi, vale  a dire  un  impossibile  funzionamento  del governo , ogni  volta  che  l'accordo venga  meno.
In   un regime  Costituzionale  parlamentare come il  nostro , il Parlamento  non si  limita ad  approvare le leggi, ma ne  dipendono le scelte più  importanti e  decisive nei  riguardi  della  politica  generale  dello Stato.
Già  abbiamo  accennato  ai  pericoli  insiti  in un eccessivo  potere  del Parlamento e  al  modo con  cui la nostra Costituzione  ha  cercato di  attenuarli , ma rimane il fatto , confermato  da  esempi recenti , che  senza  un'unità d'indirizzo  fondamentale dei  due rami  del  Parlamento e  del governo è  impossibile  una  proficua  attività  statale. Se il  conflitto dovesse diventare  insormontabile, se  il Presidente della Repubblica venisse nella  convinzione  che  la  posizione  dei  gruppi  nel Parlamento è tale  da  non consentire  la formazione  d'un governo , non  resterebbe  che  l'appello all'organo  da cui  in un  regime  democratico  ha origine  ogni  potere,  l'appello al  corpo elettorale.

3)   Le  immunità   parlamentari(art.68)  :

L'esercizio  della    sovranità  inerente  al  mandato  parlamentare  comporta   che   questo  venga  assolto  in  assoluta  indipendenza di fronte agli  organi dello Stato  e agli  stessi  elettori  . Tali  indipendenza si  compendia in  quelle che  chiamasi  immunità parlamentari, le quali sono di due  specie:
------la  prima  riguarda  l'insindacabilità  delle  opinioni e dei  voti  emessi  dai  parlamentari  nell'esercizio delle  loro funzioni;
-------la  seconda riguarda  l'arresto  e la  responsabilità  penale.  Per  l'art.  68  della  Costituzione è  vietato  che  il  parlamentare  , senza   autorizzazione della Camera  a cui  appartiene , venga sottoposto  a  procedimento penale, o sottoposto  a  perquisizione personale o  domiciliare, salvo che sia  colto  nell'atto  di commettere un delitto per  il quale è obbligatorio  il  mandato di cattura.
Se dunque  un  parlamentare commette un furto  o un  omicidio , non può  essere  né arrestato  né  processato  senza  quella  autorizzazione  . Tale  privilegio  , che  può  sembrare esorbitante , ha  lo scopo  d'impedire  che  il governo  , facendo  arrestare un  parlamentare  a scopo  preventivo , possa  impedirgli  la presenza  in Parlamento.
L'indipendenza  dei  membri del Parlamento  risulta  anche  dal fatto  che  non sono  mai  vincolati a un  mandato  preciso  dei loro  elettori e nemmeno  del  loro  partito , sicché  restano  sempre  liberi di parlare  e di votare  secondo  la loro  coscienza.
I membri  dell'una  e dell'altra  Camera si  dividono in tanti  gruppi  secondo i partiti  a cui  dichiarano  d'appartenere . Gli  appartenenti  a  quei  partiti  che  non  raggiungessero  un numero  sufficiente  (normalmente  almeno  dieci)  per  costituire  un gruppo  e i così detti  indipendenti  vanno  a far  parte  del gruppo  misto.
Rientra  nello  scopo  d'assicurare  l'indipendenza  del  mandato  parlamentare anche l'attribuzione d'un'indennità  ai senatori  e ai deputati. Per l'art.  19   dello  Statuto albertino il mandato  era  gratuito , ma  ciò  dipendeva  dalla  considerazione , in verità già  a  quei  tempi  non equa , che  soltanto  la classe abbiente  avesse il tempo e  l'agio di trattare i pubblici  affari  e  d'assumere pubbliche  cariche.

LETTERATURA DEL 900 BERTOLT BRECHT

24--5  2020

A  COLORO  CHE VERRANNO

                 1
Davvero , vivo in tempi bui!
La  parola  innocente  è  stolta. Una fronte distesa
vuol  dire  insensibilità.  Chi ride,
la  notizia  atroce
non l'ha  saputa  ancora.
Quali tempi sono questi, quando
discorrere  d'alberi è  quasi  un  delitto ,
perché  su  troppe  stragi  comporta silenzio!
E  l'uomo che  ora  traversa  tranquillo la via
mai  più  potranno raggiungerlo dunque gli amici
che  sono  nell'affanno?
è vero : ancora  mi guadagno da vivere .
Ma,  credetemi , è  appena  un  caso . Nulla
di quel  che  fò  m'autorizza a  sfamarmi.
Per  caso  mi  risparmiano .(Basta che il  vento  giri,
sono perduto).
"Mangia  e bevi!",  mi dicono:" E sii contento  di averne".
Ma come posso io  mangiare e bere , quando
quel  che  mangio , a  chi  ha fame lo strappo, e
manca a chi ha  sete il mio bicchiere  d'acqua?
Eppure  mangio e bevo.
Vorrei   anche  essere un  saggio.
Nei  libri antichi è  scritta  la saggezza;
lasciar  le contese del mondo e il  tempo breve
senza tèma trascorrere.
Spogliarsi  di violenza,
render bene  per male,
non  soddisfare  i desideri , anzi
dimenticarli,dicono , è  saggezza.
Tutto questo  io  non  posso ;
davvero,vivo in tempi bui!

                 2
Nelle  città  venni al  tempo del  disordine,
quando la fame  regnava.
Tra  gli uomini  venni al tempo  delle  rivolte
e mi ribellai  insieme  a loro .
Così il  tempo  passò
che  sulla  terra  m'era  stato  dato .
Il  mio  pane  , lo mangiai  tra  le  battaglie.
Per  dormire  mi  stesi in  mezzo  agli  assassini.
Feci all'amore  senza badarci
e  la natura la guardai  con  impazienza .
Così  il tempo  passò
che  sulla  terra  m'era stato  dato.
Al  mio  tempo  , le  strade  si  perdevano nella  palude.
La  parola  mi tradiva  al carnefice.
Poco era  in  mio  potere . Ma i potenti
posavano  più  sicuri  senza  di  me;  o  lo  speravo.
Così  il tempo  passò
che  sulla  terra  m'era  stato  dato.
Le  forze  erano  misere . La  meta 
era  molto  remota.
La  si  poteva  scorgere  chiaramente , seppure  anche  per me
quasi  inattingibile.
Così  il tempo  passò
che  sulla  terra  m'era  stato  dato.

                3
Voi che  sarete emersi  dai  gorghi
dove  fummo travolti
pensate
quando  parlate delle  nostre  debolezze
anche  ai  tempi  bui
cui  voi  siete  scampati.
Andammo   noi, più  spesso cambiando  paese  che scarpe,
attraverso  le guerre di classe , disperati
quando  solo ingiustizia  c'era , e nessuna  rivolta.
Eppure  lo sappiamo :
anche  l'odio  contro  la bassezza
stravolge  il  viso.
Anche  l'ira per  l'ingiustizia
fa  roca  la voce. Oh, noi
che  abbiamo  voluto  apprestare il terreno alla  gentilezza,
noi  non  si  potè essere gentili.
Ma  voi,  quando  sarà  venuta l'ora
che  all'uomo un  aiuto  sia  l'uomo,
pensate  , a noi
con indulgenza.


mercoledì 22 aprile 2020

FINALMENTE : CONFESSO I MIEI AMANTI, LA MIA VITA DA PECCATRICE Pina Maria Speranza Raciti

22--4--2020

Nella   realtà  d' incubo  , dove  ho vissuto e vivo da trentanni, non è importante, la più o meno presenza   di amanti nella mia vita;  quando la volontà , di  una realtà sociale ,  fatta di marmaglia,  di uccidermi!  Un esempio di violenza di gruppo.
Quando  , si  vuole  fare  male  ad  una  donna , si ricorre agli :"insulti, calunnie , con un linguaggio ben preciso.
Come un "brutto anatroccolo", vivo in un pollaio , abitato da brutte  galline, le mie colpe sono:
=La mia educazione; in una realtà, dove questo termine è sconosciuto;
=La mia cultura,  in una  realtà  analfabeta, ed ignorante;
=La mia classe.
Sono  stata completamente spogliata  , dei miei vestiti, della mia  identità. Più  lotto per  la verità e  la  giustizia,più  sono  aggredita. Il mondo in cui  vivo, è  selvaggio , e   mafioso, e     preti    di campagna  sono stati  compiacenti, complici, e regista.
Ho  iniziato a leggere e scrivere all'età  di 5 anni; se  da una  parte  . la biblioteca  del nonno , era per  me  , bambina , un mondo, sconosciuto e pieno  di mistero; i miei  libri di fiabe , sono stati ,i miei   amici  e compagni d'avventura.
Con  ,  il mio  libro da leggere, da bambina, cercavo  in casa, un rifugio , dove indisturbata  ,   mi immergevo, nel  fantastico mondo  , e vivevo con  il  protagonista,le sue emozioni.
Con la scuola, con  lo studio  della letteratura,  della filosofia, ho imparato a conoscere e ad  amare , molti uomini e donne, che  sono  i protagonisti del cammino  culturale  della   nostra  civiltà.
Leggere le loro opere , è  per me  una grande gioia, e per ogni libro letto , è  un cammino  con l'autore, è  un'avventura  dello spirito, un dialogo  a due.
Entrare  in una  libreria  , per me , vuole dire  provare una  sensazione di: leggerezza, gioia, curiosità; non posso immaginare ,  la mia vita  , senza  i miei libri. Libri di studio, libri di lettura,  libri, come conoscenza,  libertà.
Ogni  qualvolta,  compro  un'opera  dei miei  scrittori  preferiti,"i miei AMANTI",    è     come  conquistare   la vetta dell'Everest.
Amo  la città di Catania, e  scendere  in città,  è  per me  una gioia, passeggiare , per  le sue vie, guardare  le vetrine, ma soprattutto  andare in libreria. Ma  siamo  in tempo d ' emergenza, l'ultima   mia  passeggiata  catanese , risale  ai primi di febbraio, ricordo , una  bella  e tiepida  giornata , Catania  era  stupenda, ed io  avevo  un cuore  pieno  di gioia, e  guardavo  con distrazione le vetrine, perché  finalmente  avevo  comprato un libro che  desideravo  da  quando  frequentavo   il 5° anno superiore.  L '  "ULISSE"   di  James   Joyce, uno dei  miei amanti preferiti!
L'elenco dei miei amanti è lungo, si  inizia  dalla letteratura  latina, poi  quella  italiana , poi quella  europea.
Oggi, in  quarantena, sono in dolce compagnia, con :
Miguel  De  Cervantes ed il suo "Don  Chisciotte della Mancia"  è uno scrittore strabiliante!
Questi  sono i miei     veri    amanti,  per quanto  riguarda la cultura; per la mia fede, ho un amante  di 100 carati  , il mio grande segreto, amore , LUI,   mi  è amico, compagno di vita  sin dall ' infanzia.
Ma  è anche la vergogna dei preti che mi hanno aggredito.
L' assurdo è che nella mia vita non ci sono uomini,    come amanti!

martedì 21 aprile 2020

LA VIA SEMPLICE DI CHUANG TZU di: Thomas Merton

21--4--2020

IL   VENDITORE   DI  CAPPELLI  E IL  GOVERNATORE  SAGGIO

Uno che  veniva  da Sung
commerciava  in  cappelli da cerimonia.
Viaggiava  con  il suo  carico  di cappelli
verso  i selvaggi  del sud.
I  selvaggi  avevano  la testa  rasata
e il corpo  tatuato.
Che  cosa  se  ne facevano
dei  cappelli  da cerimonia in  seta?

Yao  aveva  governato  saggiamente
sull'intera  Cina.
Aveva riportato  la pace
in tutto  il mondo.
Poi  si era  recato
dai  quattro  Perfetti
sulle  lontane  montagne
di  Ku  Shih.
Quando  riattraversò  la frontiera
per  ritornare nella sua  città,
il suo   sguardo  smarrito
vide  che  il trono non c'era  più.

domenica 19 aprile 2020

Domenica 19--4--2020

2°  domenica   di  Pasqua     anno A
Cristo  risorto , tu hai     reso saldi  i tuoi apostoli  concedendo  la  saggezza  di compiere  la volontà  di  tuo Padre. Signore ,  concedimi la grazia  di essere degno di  diffondere la luce del  Vangelo e di  realizzare  il tuo  amore attraverso  i miei  atti e con  una  vita  pura , là  dove  vivo  e lavoro. Creatore  del mondo, accendi nel mio  cuore  il fuoco  d'amore  che  permetterà di  riunire  tutti  i tuoi  fedeli  in  una famiglia cristiana unita .
Riempi il mio  cuore  , e  quello  di tutti   i credenti , di  gioia , di pace  e di  calma.  Amatissimo Gesù  , i  canti  di lode e di  adorazione della  tua  gloria  risuonano  all'unisono per  la terra, nei  secoli dei secoli.
Traduzione  dal  lituano  da  Ugne    Karvelis

Buona  domenica, a  tutti  uomini e donne  , che  lavorano in prima linea  in questa emergenza;
Buona domenica,ai pazienti  di  COVID-19,  e  non solo;
Buona  domenica,   ai pazienti guariti  di COVID-19, un  augurio di rinascita;
Buona domenica, a tutti;
Buona  domenica, ai politici, in particolare  agli italiani,che possano  saggiamente  prendere le decisioni giuste;
Ai politici delle grande potenze, dico che , la caccia alle streghe,  è politica di bassa lega; in un momento  tragico  è opportuno prendersi le proprie responsabilità.
Il  fulcro di una vera democrazia è la promozione umana, il culto al dio denaro, può solo portare all'autocrazia.

giovedì 16 aprile 2020

ESSAYS MORAL , POLITICAL AND LITERARY David Hume

16---4---2020
Sui  diritti   politici  delle donne:
Considero  la  differenza  di sesso  completamente  irrilevante nei  riguardi  dei  diritti  politici,  allo stesso  modo  che  la  differenza  di  statura  o di  colore  dei capelli.   Tutti  gli esseri umani hanno  il medesimo interesse  al  buon governo. La  proprietà  è  garantita  per  chiunque  da  un buon  governo  , ed  ognuno ha  un  eguale  diritto  d'opinione  e  di  voto e  d'assicurarsi  la sua  parte  di benessere ,  e,  se  qualche  differenza deve  esservi fra  i due sessi , le  donne  hanno  maggiormente  diritto  d'intervenire  nella  vita  pubblica, poiché  , essendo  fisicamente  più deboli degli  uomini, la loro  sicurezza  e  protezione  dipendono  in  grado  maggiore  dalle  leggi e  dalla  società.
Nessuno ormai pensa  che le donne  debbano  vivere  in  una  condizione  di soggezione  personale , che  non possono avere un  proprio  pensiero , una  propria  volontà  o  un'occupazione  , ma  che siano invece  solamente le schiave  domestiche dei  mariti, dei padri, dei  fratelli.  è concesso alle donne  d'avere  proprietà e interesse  finanziari  o d'affari , è  considerata  cosa  giusta e naturale  che  la donna  possa  scrivere  e insegnare; per  la stessa  ragione  per  cui  sono  ammesse tutte  queste  cose, l'incapacità politica  non  ha  più  motivo d'esistere. Esse  ,  allo stesso  modo  degli uomini , non  hanno  bisogno  dei  diritti  per poter  governare , ma  per  non  essere  malgovernate.

martedì 14 aprile 2020

LETTERATURA DEL 900 PAUL ELUARD

14---4---2020
Libertà
Su  i  quaderni di  scolaro
Su  i miei  banchi e gli  alberi
Su  la  sabbia su  la neve
Scrivo  il tuo nome

Su  ogni pagina  che  ho  letto
Su  ogni  pagina  che  è bianca
Sasso  sangue  carta  o cenere
Scrivo  il tuo nome

Su  le  immagini dorate
Su  le armi dei  guerrieri
Su  la corona  dei  re
Scrivo  il tuo nome

Su  la giungla  ed  il deserto
Su  i nidi su  le  ginestre
Su  la  eco  dell'infanzia
Scrivo il tuo nome

Su  i  miracoli notturni
Sul  pan  bianco  dei  miei giorni
Le  stagioni  fidanzate
Scrivo  il tuo  nome

Su  tutti  i miei  lembi  d'azzurro
Su  lo stagno  sole  sfatto 
E  sul  lago luna  viva
Scrivo  il tuo  nome

Su  le  piane  e  l'orizzonte
Su  le  ali  degli  uccelli
E  il  mulino delle  ombre
Scrivo  il  tuo  nome

Su  ogni alito  di  aurora
Su  le onde  su  le  barche
Su  la montagna  demente
Scrivo  il tuo  nome.

Su  la schiuma  delle  nuvole
Su  i sudori  d'uragano
Su  la pioggia  spessa  e  smorta
Scrivo il tuo  nome

Su le forme  scintillanti
Le  campane  dei  colori
Su  la  verità  fisica
Scrivo  il tuo  nome

Su  i sentimenti risvegliati
Su  le strade  dispiegate
Su  le piazze  che  dilagano
Scrivo  il tuo nome

Sopra  il lume  che  s'accende
Sopra  il lume  che  si spegne
Su  le mie  case  raccolte
Scrivo  il tuo  nome

Sopra il  frutto  schiuso in  due
Dello specchio  e  della  stanza
Sul  mio letto  guscio  vuoto
Scrivo  il tuo nome

Sul  mio  cane  ghiotto  e tenero
Su  le sue  orecchie  dritte
Su  la sua  zampa  maldestra
Scrivo  il tuo nome

Sul  decollo della  soglia
Su  gli  oggetti  familiari
Su  la  santa  onda  del  fuoco
Scrivo il tuo  nome

Su  ogni  carne  consentita
Su  la fronte  dei  miei amici
Su  ogni  mano  che  si  tende
Scrivo  il tuo nome

Sopra  i vetri  di  stupore
Su  le labbra  attente
Tanto  più  su  del silenzio
Scrivo  il  tuo nome

Sopra  i miei  rifugi  infranti
Sopra  i miei fari  crollati
Su  le mura  del mio tedio
Scrivo  il tuo  nome.

Su  l'assenza che  non  chiede
Su  la nuda  solitudine
Su  i  gradini della  morte
Scrivo  il tuo  nome.

Sul  vigore  ritornato
Sul  pericolo svanito
Su  l'immemore  speranza
Scrivo  il tuo nome

E  in  virtù  d'una parola
Ricomincio  la mia  vita
Sono nato  per  conoscerti
Per  chiamarti

Libertà

Un caro saluto  a coloro che stanno combattendo in prima  linea, un caro saluto ai pazienti, in ospedale, a tutti i pazienti; che il Signore faccia splendere il suo volto su tutti voi.

domenica 12 aprile 2020

SANTA PASQUA 2020

12---4---2020
Signore  Gesù,
sei  voluto  restare  con noi ogni  giorno,
nel  sacramento  dell'amore.
Gesù , tu chiami ed  inviti,
tu  accogli  tutti coloro  che  soffrono,
tutti  gli  afflitti e  gli  umili di cuore.....
Animato  da  un  ardente desiderio,
con  tutto  il mio essere , io aspiro  ad  unirmi  a te
nel  sacramento  dell'amore.
Gesù  , vieni a me, consolami, rendimi forte.

Giovani Lituani deportati  in Siberia,1953

Auguri  di una Santa Pasqua, nella gioia di Cristo  Risorto, a tutti  gli Italiani, a tutta l'Europa, la nostra comune patria. In particolare un caro augurio a tutti coloro che in prima linea, stanno combattendo  la  pandemia, in Italia e nel mondo.
Un augurio ai malati e non solo di  CVID-19.
La speranza di uscire da questo momento, così particolare,al più presto.

sabato 11 aprile 2020

PRETE DI CAMPAGNA di: Pina Maria Speranza Raciti

11---4--2020
Molti  anni fa, dei  religiosi, miei  conoscenti, coniarono  questo  termine:"  PRETI   DI CAMPAGNA"  per  definire , un Sacerdote  secolare, con  le seguenti caratteristiche:
" Ignoranza, Arroganza,  Bigottismo".
Purtroppo  , nella  realtà,  questa figura  è presente, ed  è  un male  , per  la chiesa cristiana, per il suo popolo.
Lo scopo del mio Blogger, è  quello di  stimolare un  dibattito , su  vari argomenti; e nello stesso  tempo mettere in  rilievo , determinate  circostanze, che  meritano un'attenzione  particolare.
La  mia è un'educazione perfetta, anche  da un punto di vista  religioso. Sin  da  bambina , ho  avuto la fortuna di avere dei  bravi educatori; e nel caso  specifico della  fede  cristiana, i miei educatori sono  stati : Sacerdoti, e  religiosi, ai quali sono legata, da:  affetto , stima e riconoscenza.
Rispetto , ubbidienza sono  parti integrante del mio modo di essere.  La mia  educazione , mi  ha  dato la possibilità , di  essere sempre accolta, con gioia , dovunque sia  stata ospite.
Non mi  permetto di giudicare , l'operato  di un Parroco, perché lui è il Pastore, la guida. Ma  , io sono  libera di fare le mie scelte. E  con il mio Blogger , esprimo le mie  personali idee, il mio punto di vista , nella speranza , di  stimolare , un dibattito democratico,in chi lo legge. Ma  non trovo  giusto , essere fraintesa.
Il Sacerdote, è  il ministro  della Chiesa, chiamato , come Pastore, a curare , il popolo di Dio:
=Fasciare  le pecore ferite;
= Ricondurre  le  pecore disperse;
= Curare  le pecore  malate;
=Portare  l'acqua  che disseta, evangelizzare

giovedì 9 aprile 2020

GEREMIA: oggi più che mai attuale ! di: Pina Maria Speranza Raciti

9--4--2020
Nel cammino di questa  quaresima, ho  ripreso  una  prassi , che  seguivo  molto tempo fà; la  lettura  di un libro , del Vecchio Testamento. Ho  scelto  Geremia, il periodo  storico in cui  visse  questo profeta, si può  benissimo paragonare , al  nostro presente.[ al di là, della pandemia].
Spesso definiamo , questo  periodo storico   come:  post-moderno;   post-cristiano,ed  è proprio quest'ultima definizione , che  mi porta a paragonare , questo  momento storico , a  quello vissuto dal popolo ebraico, al  tempo  , del  profeta Geremia.
Una  profonda critica  storica , sui primi duemila anni , di storia del  cristianesimo , non spetta me  farla..  Le  mie sono riflessioni  personali , che  hanno lo scopo , di stimolare un  dibattito  , o delle riflessioni personali, di chi legge il mio post.
Il  peccato di Adamo ed  Eva ,  esprime la  modalità  di essere dell'uomo; il suo  bisogno  di essere pari  a Dio , o peggio di essere Dio. è il peccato  di superbia per antonomasia!
L'uomo , pretende di conoscere , il pensiero  divino , e di  possedere la verità assoluta. Ma la verità umana è  parziale e relativa , non assoluta. Questo , è il peccato, che stà alla base , delle  divisioni  del popolo cristiano, nei  molti rivoli , che  spiegano , gli scismi, e le feroci guerre e persecuzioni, che  nel nome di Gesù,  caratterizzano , i periodi  più bui , della  realtà  cristiana.
Nel percorso culturale , storico , dell'occidente, prende strada , anche il pensiero agnostico, con  il rifiuto totale del  divino. Nella  società  occidentale post--cristiana, il gap, fra società , e chiesa , è  ampio ;  come  se la chiesa non riesca , ad entrare in dialogo con la società.
La  nostra  è una società, che  ha  rinunciato , alla propria identità cristiana;  costruendosi  , degli idoli,  delle  nuove identità,  a misura d'uomo, capaci  di  infondere  sicurezza.  E   il    risultato è, la  disperazione,  il vuoto, la  disumanizzazione.  La  famiglia, il nucleo  cementante, della società, è stata disintegrata,  e sostituita  con  surrogati  ,   famiglia allargata, ed altro.  Nella mente ipocrita della società moderna, colma di falsi pudori atavici, l'amante ,diventa  il  compagno, il convivente, ed ha sostituito il matrimonio, con  la convivenza.  E nel  paradosso, gli omosessuali,lottano per il  diritto al matrimonio; mentre gli eterosessuali, lo hanno disintegrato.
L' Amicizia, distrutta, il dialogo disintegrato, sostituiti  da un surrogato: social.
Mentre . il sentimento dell'Amore, è stato  sostituito, da sentimenti perversi : Egoismo, Narcisismo.
La  nostra società, perfetta, funzionante, complessa, colma di benessere  consumistico, è  una babele!
Siamo   prigionieri in Babilonia!
La speranza è nei giovani, nei loro sogni, e  nel loro desiderio, di realizzare ,una vita , veramente a dimensione d'uomo, costruendo , la pace, e la giustizia, il dialogo , il rispetto fra i popoli, amando la vita nel loro  divenire, comprendendo  che il pianeta terra  e la nostra casa comune.
Un novo cammino del cristianesimo, una nuova e vera evangelizzazione, un  cammino insieme di tutte le realtà delle chiese cristiane, per la costruzione di quella Gerusalemme terreste che , fino ad oggi è una chimera.
La pandemia,  che stiamo vivendo, ha disintegrato , tutte  le nostre  sicurezze , come  la  polverizzazione della brocca d'argilla di Geremia. 
Che  possa, questo momento storico farci comprendere,la necessità di una vera conversione, nell'economia, nella politica. L'unica  vera ricchezza è l'umanità, e la vita!

DOMINICAE CAENAE, 5 DI SAN GIOVANNI PAOLO 2° "GIOVEDì SANTO 2020

9--4--2020
Prima  di passare  ad  osservazioni più  particolareggiate  sul  tema  della  celebrazione  del  santissimo  Sacrificio  , desidero riaffermare brevemente  che  il culto  eucaristico  costituisce l'anima  di tutta  la vita  cristiana . Se  infatti  la vita  cristiana si  esprime  nell'adempimento  del  più  grande  comandamento ,e  cioè  nell'amore di Dio e   del  prossimo  , questo  amore trova  la  sua  sorgente  proprio  nel  santissimo Sacramento, che  comunemente  è  chiamato  : Sacramento  dell'amore.
L'Eucarestia significa questa  carità  , e  perciò la ricorda , la rende presente e  insieme la realizza . Tutte  le volte che  partecipiamo  ad  essa in  modo  cosciente , si  apre nella  nostra anima una  dimensione reale  di  quell'amore imperscrutabile  che  racchiude in sé  tutto  ciò  che Dio ha  fatto per  noi uomini e che  fa  continuamente , secondo  le parole di Cristo :" Il  Padre mio opera sempre e anch'io opero  "(Gv 5,17).  Insieme a  questo  dono  insondabile e gratuito , che  è  la carità rivelata,sino  in fondo , nel  sacrificio salvifico  del  Figlio di Dio , di cui l'Eucarestia  è segno indelebile , nasce anche in noi una  viva risposta d'amore.
Non  soltanto  conosciamo l'amore , ma  noi stessi  cominciamo ad  amare.  Entriamo  , per  così dire , nella  via  dell'amore e  su  questa  via  compiamo progressi . L'amore , che  nasce  in  noi  dall'Eucarestia , grazie  ad  essa  si  sviluppa in noi , si  approfondisce e si  rafforza.
Il culto eucaristico è quindi  proprio espressione di quest'amore , che  è  l'autentica e più  profonda  caratteristica  della  vocazione  cristiana. Questo  culto scaturisce  dall'amore  e  serve  all'amore , al quale tutti  siamo  chiamati  in Gesù  Cristo . Frutto  vivo  di questo  culto  è la  perfezione dell'immagine   di Dio che  portiamo in noi , immagine  che  corrisponde a  quella  che  Cristo  ci  ha  rivelato . Diventando  così adoratori del Padre "in spirito  e verità"(Gv 4,23), noi maturiamo in una   sempre più  piena  unione con  Cristo , siamo sempre più uniti a lui e--se  è lecito  usare  questa  espressione ---siamo sempre  più  solidali con Lui.
La  dottrina  dell'Eucarestia  , segno  dell'unità e  vincolo  della  carità , insegnata  da  san Paolo , è  stata  in seguito approfondita    dagli  scritti  di  tanti santi,che  sono  per  noi  un  esempio vivente di culto eucaristico . Dobbiamo  avere  sempre  questa  realtà  davanti  agli  occhi e,  nello stesso  tempo , sforzarci continuamente  di far  si  che  anche  la nostra  generazione  aggiunga  a quei  meravigliosi  esempi del  passato , esempi nuovi, non meno  vivi  ed eloquenti, che  rispecchiano  l'epoca  a cui  appartengono.

Un augurio  di un cammino verso la Pasqua del Signore, so bene  che  questi giorni sono particolari. Ma  il dialogo con LUI, non si ferma.
Un saluto a tutti gli ammalati, non solo coloro che son affetti dalla polmonite  da  COVID-19, ma stasera desidero dare un particolare saluto, a tutti i pazienti, con malattie  croniche più o meno gravi, che certo vivono con molta ansia, difficoltà questi momenti particolari.

martedì 7 aprile 2020

LETTERATURA DEL 900 THOMAS STEARNS ELIOT

7--4--2020


Canto  di  Simeone
Signore, i  giacinti  romani  fioriscono  nei vasi
e  il sole d'inverno  rade i colli  nevicati;
l'ostinata  stagione  si  diffonde.....
La  mia  vita  leggera  attende  il vento  di  morte
come  piuma  nel  dorso  della mano.
La  polvere  nel sole  e il ricordo  negli  angoli
attendono  il vento che  corre freddo alla  terra  deserta.


Accordaci  la pace.
Molti  anni camminai  tra  queste  mura,
serbai  fede e digiuno ,  provvedetti
ai poveri, ebbi  e resi  onori ed  agi.
Nessuno  fu  respinto  alla  mia porta.
Chi  penserà  al mio tetto ,  dove  vivranno i figli  dei   miei  figli
quando  arriverà  il giorno  del  dolore?

Prenderanno  il sentiero  delle   capre, la tana  delle volpi
fuggendo  i volti ignoti e le  spade  straniere.


Prima  che  tempo sia  di  corde   verghe  e lamenti
dacci la pace  tua.
Prima  che  sia  la  sosta  nei  monti  desolati,
prima  che  giunga  l'ora  di  un  materno  dolore,
in  quest'età  di  nascita  e di morte
possa  il Figliuolo , il  Verbo  non  pronunciante  ancora  e  impronunciato
dar  la  consolazione d'Israele
a  un  uomo che  ha  ottant'anni e  che  non  ha  domani.

Secondo  la promessa
soffrirà  chi  Ti  loda, a  ogni  generazione,
tra  gloria  e  scherno  , luce  sopra  luce,
e  la scala  dei  santi  ascenderà.
Non  martirio per me  ---estasi  di pensiero  e di  preghiera---
né  la visione   estrema .
Concedimi la pace,
(Ed  una  spada  passerà  il Tuo cuore,
anche  il Tuo cuore).
Sono stanco  della  mia  vita e di  quella   di chi  verrà.
Muoio della  mia  morte e di  quella  di  chi poi  morrà.
Fa  che  il Tuo  servo  partendo
veda  la Tua salvezza.

buona   settimana   santa

lunedì 6 aprile 2020

IL SISTEMA DEMOCRATICO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA di: Alberto Romagnoli " IL SISTEMA RAPPRESENTATIVO: IL CORPO ELETTORALE"

6--4--2020
I  diritti  dei  componenti  del corpo  elettorale  si  riassumono in  quello d'entrare  a  farne  parte , d'essere cioè  iscritto  nelle liste  elettorali,  quando  esistono le  condizioni di  legge  , e  nei  diritti  derivanti  dalla  qualità  d'elettore , quali ad  esempio , la  sottomissione  dell'atto di  presentazione  delle liste dei candidati, e  infine  nell'espressione  del voto.
Nell'art.  48 della Costituzione  sono fissati  tre  punti fondamentali riguardo  a tali  diritti: "Sono elettori tutti i cittadini , uomini e donne  , che  hanno raggiunto la  maggiore età. Il  voto  è  personale , libero e segreto. Il  suo  esercizio è dovere  civico".
Prima  d'arrivare  all'estrema  estensione  del  diritto di voto, si  considerò  universale  anche  il voto attribuito ai soli uomini. Quasi  tutti  gli Stati  costituzionali  sono passati per  vari  gradi  di suffragio ristretto. La  legge  elettorale , con  cui  fu  eletta  nel  1861  la prima  Camera  dei  deputati  del regno  d'Italia, dava  il diritto  di  voto  a  418.696 cittadini,  pari  all' 1,9%  degli  abitanti ; nel  1953  gli  aventi  diritto al voto  furono per la Camera  30.280.342, pari  al  64,2%.
In  sostanza  , nel  vecchio  Stato  liberale il diritto di  voto  apparteneva  a  una  classe  di cittadini , alla  più  ricca e alla più  colta,  che  veniva  ad  essere  una classe  politicamente  privilegiata; la grande massa del popolo restava esclusa. Era  questo  un  sistema  che,  se  poteva  considerarsi  ammissibile dal punto  di vista  liberale, non era  di  certo democratico. Ed  infatti  occorreva un  grande  sforzo  dei partiti  popolari (e  l'aiuto  d'una  parte del ceto  borghese)  perché  essi  potessero  portare  alla  Camera un  nucleo  di  deputati  , in genere  attivo e vivace,  com'è  proprio  delle  opposizioni , ma  mai  numerosissimo.
Il  passo  più importante fu  compiuto in Italia nel  1911 con  attribuzione del  voto a tutti i maschi  che  avessero compiuto  la  maggiore  età.
Ogni  sistema  elettorale suppone  la  suddivisione del corpo  elettorale  in gruppi  , detti collegi, ciascuno dei quali elegge uno o più  senatori o  deputati . I  collegi sono circoscrizioni territoriali che  comprendono un  numero all'incirca  uguale  d'elettori. Sono uninominali , quando gli elettori sono  chiamati  ad eleggere un  solo rappresentante , ed è  evidente che  con  ciò  i collegi sono tanti quanti gli eligendi;sono plurinominali , quando ciascun collegio vota  per  un certo numero di rappresentanti. Non  è  detto  che  i collegi   plurinominali debbano eleggere tutti lo stesso numero di rappresentanti, l'importante è  che  venga  osservata  la proporzione fra  il numero  degli  elettori( o meglio  fra  gli abitanti della  circoscrizione)  e il  numero degli eligendi. In   Italia , ad  esempio , per  l'elezione dei  deputati  si ha  il rapporto di uno  ogni  ottantamila  abitanti, ma  si  hanno  collegi  che  eleggono quale  quattro , quale  dieci , o venti deputati.
Il collegio uninominale  fu usato  quasi  costantemente in Italia fino  al 1922, oggi invece  si è  instaurato  , ed è da  credere definitivamente , il sistema  del collegio plurinominale.
A favore  e a  sfavore  dei  due  sistemi si  portano queste  ragioni:
Si  dice  dai suoi  avversari che  il  collegio uninominale non  rispecchia  le  proporzioni reali delle  correnti politiche del paese: infatti, supponendo  , per  ipotesi estrema , che  il  paese sia  diviso  in 500 collegi  uninominali  e che  in  ciascuno  di essi  il candidato del partito A riporti dovunque anche  un  sol  voto di maggioranza , sarebbero eletti tutti i candidati  di quel partito e  gli  altri resterebbero privi di  rappresentanti. Un  esempio più  concreto dimostra che  il  partito  liberale inglese nel  1950, con  due  milioni di voti , mandò  alla Camera  nove  deputati, il  terzo  di quelli che gli  sarebbero  toccati con un sistema  proporzionale.
Si  risponde dall'altra  parte  che  soltanto col  collegio uninominale si ottiene  un  rapporto  di  fiducia  fra  eletto ed  elettore, i quali , prescindendo  dalla  disciplina  di partito , eleggono colui che  ritengono il migliore. Il fatto si è  , però , che  anche  là  dove si è  rimasti  fedeli , come  nei  paesi anglosassoni , al  collegio uninominale , si  vota  ormai per  un partito o, per  meglio dire, per  gli uomini scelti dal partito.
Si  ribatte  ancora  che l'ipotesi fatta  sopra  è  puramente teorica , poiché  nella  realtà esistono collegi  a diversa coloritura , collegi dove  prevale il ceto medio e altri dove prevale il ceto operaio, collegi  in  cui  si  considerano preminenti  certi  interessi che  non sono  considerati  in  altri, e che  perciò  la  rappresentanza  sarà  sufficientemente varia e sempre  tale  da  dare un quadro  pressoché  esatto delle opinioni del paese e  soprattutto  delle  loro  oscillazioni. Si  aggiunge  poi  che,  se è  vero  che  con il  collegio uninominale i partiti più  forti facilmente ottengono una  rappresentanza più  numerosa di  quella  ad  essi realmente spettante, ciò  comporta  tuttavia  il vantaggio  d'una più  sicura  e  stabile  maggioranza governativa, mentre ai  partiti di  minoranza  resterà  sempre  l'indispensabile e  preziosa  funzione  di  critica  e di  controllo , senza  che  siano invogliati, a meno d'essere  in grado  di  formare una  coalizione, di mettere  ad  ogni istante  in crisi  il governo.

domenica 5 aprile 2020

UN CARO SALUTO PER LA DOMENICA DELLE PALME A COLORO CHE COMBATTONO IN PRIMA LINEA

Domenica delle  palme  2020
Dal   libro del profeta Isaia

Il  Signore Dio  mi  ha  dato
una lingua  da iniziati,
perché  io  sappia  indirizzare  allo  sfiduciato
una parola.
Ogni  mattina  fa  attento il mio orecchio
perché  io  ascolti  come  gli  iniziati.
Il Signore Dio mi ha  aperto  l'orecchio
e io  non  ho  opposto  resistenza,
non mi sono  tirato indietro.

Ho  presentato  il  dorso  ai  flagellatori,
la guancia  a coloro  che mi  strappavano   la barba;
non ho  sottratto  la faccia 
agli  insulti e agli  sputi.

Il Signore  Dio mi assiste,
per  questo  non  resto  confuso,
per  questo  rendo  la mia  faccia  dura  come  pietra,
sapendo  di non  restare  deluso.

Un caro augurio per la domenica delle palme, a coloro che in prima linea, combattono , la difficile battaglia, per la vita  di tutti noi, i medici , il personale paramedico, le forze dell'ordine, i volontari, la protezione civile;  che il Signore vi benedica e vi dia  il coraggio e la forza necessaria.
Un pensiero a  tutti coloro che combattono la stessa  battaglia nel mondo;
Una buona domenica delle palme a tutti i malati

DOMENICA DELLE PALME 2020 "DIVES IN MISERICORDIA, 8" di: San Giovanni Paolo 2°

5---4---2020
La  croce  di Cristo  sul  Calvario  è anche  testimonianza  della  forza  del male verso  lo stesso  Figlio  di Dio,  verso  colui  che, unico  fra  tutti  i figli  degli uomini , era  per   sua  natura assolutamente innocente  e libero  dal peccato, e la cui  venuta nel  mondo  fu  esente  dalla  disobbedienza  di Adamo e  dall' eredità del peccato  originale. Ed ecco  , proprio  in lui , in  Cristo , viene  fatta  giustizia del peccato  a prezzo  del suo  sacrificio, della  sua  obbedienza  "fino alla morte"(Fil. 2,8).  Colui  , che   era  senza peccato, "Dio lo  trattò  da  peccato in  nostro  favore "
(2 Cor. 5,21).   Viene  anche  fatta giustizia  della morte che, dagli  inizi  della  storia  dell'uomo, si  era  alleata  col  peccato. Questo  far  giustizia  della  morte avviene  a prezzo  della morte  di colui , che  era  senza  peccato e che  unico poteva---mediante la propria  morte ---infliggere  morte alla morte(cf  I Cor 15,54 ss).  In  tal modo la croce di Cristo, sulla  quale  il  Figlio  , consostanziale  al Padre , rende piena  giustizia a Dio, è  anche  una  rivelazione  radicale  della  misericordia , ossia  dell' amore che  va  contro  a ciò  che costituisce la radice stessa del male nella  storia dell'uomo; contro  al peccato e alla  morte.
La  croce  è  il  più  profondo  chinarsi  della  Divinità  sull'uomo e su  ciò  che  l'uomo ---specialmente  nei momenti difficili e  dolorosi---chiama  il suo  infelice destino.  La croce è  come un  tocco  dell'eterno amore  sulle  ferite  più  dolorose dell'esistenza terrena  dell'uomo, è  il  compimento  sino  alla  fine  del programma  messianico , che  Cristo  formulò  una  volta  nella  sinagoga  di Nazaret (cf  Lc 4,18-21) e  ripeté poi dinanzi  agli inviati  di Giovanni  Battista(cf Lc 7,20-23). Secondo  le parole scritte  già  nella  profezia  di Isaia(cf Is 35,5; 6,1-3), tale  programma consisteva  nella  rivelazione  dell'amore  misericordioso verso  i poveri, i sofferenti e  i prigionieri, verso i non vedenti  gli oppressori e i peccatori. Nel  mistero  pasquale viene oltrepassato  il limite del  molteplice  male , di cui l'uomo  diventa partecipe  nell'esistenza terrena : la  croce di Cristo , infatti  , ci  fa comprendere  le  più  profonde radici  del male, che  affondano  nel peccato e  nella  morte , e  così diventa un segno  escatologico. Soltanto nel  compimento  escatologico e  nel  definitivo  rinnovamento  del mondo  , l'amore in tutti gli eletti  vincerà  le sorgenti  più  profonde del male ,  portando  quale  frutto  pienamente  maturo  il Regno della  vita  e della  santità  e  dell'immortalità  gloriosa . Il  fondamento  di  tale  compimento  escatologico  è già  racchiuso  nella  croce  di Cristo e nella  sua  morte. Il fatto  che  Cristo  "è risuscitato  il  terzo  giorno"(I Cor 15,4)  costituisce il segno  finale  della   missione  messianica  , segno  che  corona  l'intera  rivelazione  dell'amore  misericordioso  nel  mondo  soggetto  al male . Ciò  costituisce al tempo stesso il segno  , che  preannuncia  "un   nuovo  cielo e una  nuova terra"(Ap 21,1), quando  Dio  "tergerà ogni  lacrima  dai  loro occhi; non ci sarà  più  la morte, né lutto , né  lamento, né  affanno, perché  le cose  di prima sono  passate"(Ap 21,4)

buona domenica delle palme

sabato 4 aprile 2020

IL MANIFESTO DEGLI INTELLETTUALI ANTIFASCISTI BENEDETTO CROCE LETTERATURA DEL 900

4---4---2020
Da:   A. R. Papa , Storia  di due  manifesti,  Feltrinelli
--Gli  intellettuali  fascisti , riuniti  in convegno a Bologna, hanno indirizzato un manifesto  agli intellettuali di tutte le nazioni per  spiegare e difendere innanzi  ad  essi la  politica del partito fascista.
Nell'accingersi a tanta impresa quei volenterosi signori non  debbono essersi  rammentati di un consimile e famoso manifesto, che,  agli inizi  della  guerra europea, fu bandito al mondo dagli  intellettuali tedeschi : un manifesto che  raccolse, allora, la riprovazione universale, e  più  tardi dai tedeschi stessi fu considerato un  errore.
E,  veramente gli intellettuali,ossia i cultori  della scienza e  dell'arte, se, come  cittadini, esercitano il loro diritto e adempiono il loro  dovere con  l'ascriversi a un partito e fedelmente servirlo, come intellettuali hanno solo il dovere di attendere, con  l'opera dell'indagine e della critica, e con  le  creazioni  dell'arte, a  innalzare parimenti tutti  gli uomini e  tutti  i partiti a  più  alta  sfera spirituale, affinché  ,  con  effetti  sempre  più  benefici ,  combattono le  lotte  necessarie .  Varcare questi  limiti dell'ufficio  a loro  assegnato , contaminare   politica e letteratura , politica  e scienza, è  un errore ,che,  quando  poi  si faccia  , come  in  questo  caso , per  patrocinare deplorevoli  violenze  e prepotenze  e la  soppressione della  libertà di stampa , non  può  dirsi  neppure  un  errore  generoso.
E  non è  nemmeno  , quello  degl' intellettuali fascisti ,un atto che risplenda  di molto  delicato  sentire  verso la Patria,i cui travagli non  è lecito  sottoporre  al  giudizio degli stranieri, incuranti(come  , del resto , è  naturale) di  guardarli fuori  dei  diversi e  particolari interessi politici delle  proprie nazioni.
Nella  sostanza , quella  scrittura, è  un  imparaticcio  scolaresco, nel  quale  in ogni punto si  notano confusioni  dottrinali  e  mal filati raziocini: come   dove  si  prende  in  iscambio l'atomismo di certe  costruzioni della   scienza politica del secolo decimottavo  col  liberalismo democratico  con  la concezione  sommamente  storica della libera gara  e  dell' avvicendarsi dei partiti al potere , anche, mercé l'opposizione, si attua, quasi  graduandolo, il  progresso;--o come  dove, con  facile  riscaldamento retorico , si  celebra la   doverosa  sottomissione degli individui al Tutto, quasi che  sia  in  questione ciò , e  non  invece la capacità delle  forme autoritarie  a garantire il  più  efficace elevamento morale.[....]

Ma il  maltrattamento della  dottrina e della storia è  cosa  di poco conto, in quella  scrittura  , a  paragone  dell'abuso  che  vi si  fa della parola"religione"; poiché, a  senso  dei  signori intellettuali fascisti, noi  ora in Italia  saremmo allietati da una  guerra  di religione,  dalle  gesta  di un nuovo  evangelo e di  un nuovo  apostolato contro una  vecchia  superstizione , che  rilutta  alla morte , la  quale le sta  sopra e alla  quale  dovrà  pur  acconciarsi;---e  ne  recano a  prova l'odio e il  rancore che  ardono, ora  come  non mai, tra  italiani e italiani. Chiamare  contrasto di religione  l'odio e il rancore che si accendono da  un partito  che  nega  ai  componenti degli  altri  partiti  il carattere d'italiani e li ingiuria   stranieri , e  in  quest'atto stesso  si  pone  esso  agli occhi  di quelli come  straniero e oppressore,  e  introduce  così nella vita  della Patria i sentimenti e gli abiti che  sono  propri di altri conflitti;  nobilitare col nome  di religione il sospetto  e  l'animosità  sparsi dappertutto, che  hanno tolto  perfino ai giovani  dell'Università l'antica  e  fidente  fratellanza  nei   comuni e giovanili ideali , e  li  tengono gli uni contro  gli altri in sembianti  ostili; è cosa che suona , a dir vero,come  un'assai lugubre  facezia.
In  che  mai  consisterebbe il  nuovo evangelo, la  nuova religione, la  nuova fede , non si  riesce ad intendere  dalle  parole del verboso manifesto; e ,d ' altra  parte , il  fatto  pratico, nella  sua  muta  eloquenza , mostra  allo spregiudicato osservatore un  incoerente e   bizzarro miscuglio di appelli  all'autorità e di demagogismo, di professata  riverenza alle  leggi  e di violazione delle leggi , di concetti ultramoderni e  di vecchiumi  muffiti, di  atteggiamenti assolutistici e di tendenze  bolsceviche, di miscredenza e di corteggiamento  alla Chiesa cattolica, di aborrimento   della  cultura e di conati  sterili verso una  cultura  priva  delle  sue  premesse , di sdilinquimenti  mistici e di cinismo.  E,  se  anche  taluni  plausibili provvedimenti  sono  stati attuati o avviati  dal governo presente, non è  in essi nulla  che  possa  vantare un 'originale impronta, tale da  dare  indizio di un nuovo sistema politico, che  si  denomini  dal fascismo.
Per questa   caotica  e inafferrabile "religione" noi  non  ci  sentiamo, dunque  , di  abbandonare  la nostra vecchia  fede; la fede che  da due  secoli  e mezzo è stata  l'anima  dell'Italia che  risorgeva ,  dell'Italia  moderna ; quella fede che  si  compone di amore  alla verità, di aspirazione  alla giustizia, di  generoso senso  umano e civile , di zelo per  l'educazione intellettuale e morale, di  sollecitudine per la libertà , forza  e garanzia  di ogni avanzamento. Noi  rivolgiamo gli  occhi  alle  immagini degli uomini del Risorgimento, di  coloro che  per  l'Italia,  partirono e morirono, e  ci  sembra  di vederli  offesi e turbati  in volto  alle parole che  si  pronunziarono e gli  atti  che  si  compiono dai nostri  italiani avversari,e  gravi  e  ammonitori a noi perché  teniamo  salda in pugno la loro bandiera. La  nostra  fede non è  un'escogitazione    artificiosa e  astratta  o un invasamento di cervello, cagionato  da  mal  certe  o mal  comprese  teorie ; ma è il  possesso  di una  tradizione ,diventata disposizione del sentimento,conformazione  mentale e morale.

Ripetono  gli  intellettuali fascisti, nel loro manifesto, la trista frase che il Risorgimento  d'Italia fu  l'opera di una  minoranza ;ma  non  avvertono che  in ciò  appunto fu  la debolezza della  nostra costituzione  politica e sociale e anzi  par quasi  che  si compiacciono della odierna per lo meno apparente  indifferenza di gran  parte dei cittadini d'Italia  di fronte ai  contrasti tra il fascismo e i  suoi  oppositori. I    liberali   di tal  cosa  non  si  compiacquero  mai, e si  studiarono a tutto  potere di  venire  chiamando  sempre  maggior  numero  d'italiani  alla vita  pubblica; e  in questo  fu  la  precipua  origine  anche  di qualcuno  dei  più  disputati  loro atti, come  la  largizione del suffragio universale. Perfino il favore  ,col   quale  venne  accolto  da molti liberali , nei  primi  tempi  , il movimento fascista, ebbe  tra  i suoi sottintesi la speranza  che, mercé di esso ,nuove  e fresche  forze  sarebbero entrate nella  vita  politica, forze di rinnovamento e (perché  no?) anche  forze  conservatrici.  Ma  non  fu mai  nei  loro  pensieri  di mantenere nell'inerzia  e nell'indifferenza il grosso  della nazione,  appagandone  taluni bisogni materiali  , perché  sapevano che,  a questo  modo, avrebbero tradito le ragioni del Risorgimento italiano e  ripigliato  le  male  arti  dei  governi assolutistici e  quietistici.
Anche  oggi,  né  quell'asserita  indifferenza e  inerzia  , né  gli  impedimenti  che  si  frappongono alla libertà , c'inducono a disperare  o a rassegnarci. Quel  che  importa  , è  che  si sappia  ciò  che  si  vuole e che  si voglia  cosa  d'intrinseca  bontà. La  presente lotta politica  in Italia   varrà  , per  ragioni  di  contrasto  , a  ravvivare e a  fare  intendere  in modo  più  profondo  e  più  concreto  al nostro  popolo il pregio  degli  ordinamenti  e dei  metodi  liberali, e  a farli  amare con  più  consapevole  affetto.  E  forse  un giorno , guardando serenamente  al passato, si  giudicherà  che  la prova  che ora  sosteniamo, aspra  e dolorosa  a noi , era  uno  stadio che  l'Italia  doveva percorrere  per  rinvigorire  la sua  vita  nazionale, per  compiere la sua  educazione politica, per  sentire in modo  più  severo i suoi doveri  di popolo civile.