Cerca nel blog

martedì 1 novembre 2022

Daniel Ange

 1--11--2022
La   Chiesa  sceglie  oggi  come  Vangelo  l'inno  alla gioia  composto  , suonato , cantato  su una collina di  Galilea  sulla riva   del   lago  .  Carta  della santità  , questo  canto  di otto strofe .  Un   solo ritornello: Beati !  Beati!  Beati!  E  chi  canta?  Colui  che è  la gioia  stessa  del Padre, la gioia  dei poveri .
Un  autoritratto  egli  vi ha  disegnato il proprio volto. Chi  dunque come  lui  è stato  povero , ha pianto , è stato  perseguitato?   Ma  anche  : chi  più  di lui ha consolato, seminato , la   pace, guarito  mille  ferite?  Otto strofe ; i colori  dell'arcobaleno in cui  si riflette  l'unica luce  della gloria  . Impossibile  viverne  una  senza  che tutte  le altre  seguano  . A  volte  una più  di  un'altra, ma  sempre  tutte  là, inscindibili. Altrettanti  doni dello  Spirito Santo . Tutto il cielo (il regno , le lacrime asciugate, il banchetto finale) è già qui, ma  con  tutto  ciò che  dobbiamo  vivere sulla  terra (la povertà  , le lacrime, la  persecuzione). Cielo  e terra si intrecciano uno  nell'altra. Un  santo  colui il  cui  cuore  si apre  al cielo;  diventa  cielo  , diventa  regno presso  di lui abita  il re.
Inno  che  ha attraversato  i continenti e  le generazioni. Che   ha  affascinato  i poveri e i  piccoli di  tutti i tempi.  Che  taglia   in due  la storia  del mondo. Che  rovescia  tutti  i valori umani .  Formidabile  rivoluzione  copernicana , che  non  ha  ancora   finito de  metterci sottosopra.

Nessun commento:

Posta un commento