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sabato 7 settembre 2024

Giovanni Titta Rosa= Sole di Lombardia

 7--9--2024
Non è  andata  lontana  , s'è  fermata  al margine  della strada  , a fianco  di una   bica  di covoni  ;  grano mietuto  tra  un filare  e l'altro  d'un  vigneto  . Era  poca cosa ; il macchinista  ha fatto ben presto   ad avviare  il motore , la  cinghia  è stata   subito   innestata ;  sotto  alla trebbiatrice  che  già  palpitava  han  disteso  un ruvido  panno   a   raccoglier  quel  poco  che  la macchina   avrebbe  lasciato perdere  dagli  ingranaggi ; e  l'uomo è  subito  montato  su. Il contadino  porgeva  un  covone  dopo  l'altro ,  accanto  alla  tramoggia , con  un falcetto un altro  tagliava  il legaccio , e il  primo  infilava   il covone  per  il capo,  nella  bocca  della  tramoggia . Sussultando , la macchina  divorava , benevolo  mostro , quei  covoni  ; i  quali  sparendo  nelle  sue  viscere , in meno   d'un  minuto  le  riuscivano  dal  di dietro in  paglia  e in  pula  polverosa , e  da un   fianco  in un  getto  fluente di grano . S'empiva  lo  staio  , un  giovanetto  lo  rasava  con   la mano , e  due  uomini  vi imboccavano  il sacco  e versavano .  Un vecchio  fiero  e   membruto  sforconava  nel  polverone  la paglia  maciullata , la  maglietta  gli era  uscita   dalla cintola  , e scopriva  il filo  della  schiena  . La  fatica  procedeva  spedita, dominata  con sicurezza da quelle  braccia  , ognuno  intento  al suo  ufficio  . Solo  il  macchinista   se ne  stava  inoperoso  , una  gamba  appoggiata  al  suo  sussultante  motore. 

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