10--9--2024
Seconda parte
28
Danzatrice , tu che ogni cosa effimera
traducevi nel passo: come sapesti offrirla.
E il vortice finale , questo albero nato dal movimento,
non chiuse intero in sé il ciclo dell'anno?
Non fiorì all'improvviso la sua immobile cima perché intorno
le sciamasse il vibrare tuo di prima?
E non c'era su quella cima il sole,
l'estate , il tuo calore inesauribile?
Ma produsse anche, il tuo albero dell'estasi.
Non sono questi i suoi tranquilli frutti la brocca che matura
nei giri lievi, e la più tonda maturità del vaso?
E le figure poi: non serbano il disegno
che il tratto oscuro del tuo sopracciglio scrisse
rapido sulla pagina del suo stesso volteggio?
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