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giovedì 20 luglio 2023

Il Profeta = Kahlil Gibran

 20--7--2023
Chiese    allora  un oratore: Parlaci del lavoro.
Ed  egli  rispose  dicendo:
Voi  lavorate   per  poter  andar  di pari passo con  la terra  e la sua anima.  Poiché  oziate  significa   diventare  estranei alle  stagioni , e uscire  dalla  processione della  vita, che  in  fiera  sottomissione avanza  maestosamente verso  l'infinito.

Quando  voi  lavorate  siete  un flauto  che  nel  suo  cuore  volge  in musica  il  mormorio delle ore.   Chi  di voi  vorrebbe  essere  una  canna  muta  e  silenziosa  quando  tutte  le altre  cantano  insieme  all'unisono?

Vi  è sempre  stato  detto  che  il lavoro  è  una  maledizione e la fatica una sventura .  Ma io  vi dico  che quando  lavorate  realizzate  una parte  del sogno  più remoto della terra , a  voi  assegnata quando   quel sogno  nacque .    Ed  è nel  mantenervi con  fatica  che  voi  in verità amate  la vita.  E  amare  la vita  attraverso  la fatica  significa  essere  molto  prossimi  al  suo  segreto più profondo.

Ma  se voi  nella  vostra  pena  chiamate  la  nascita  una calamità e il  sostentamento  del corpo  una  maledizione  scritta  sulla vostra fronte , allora io rispondo che  solo  il sudore  della vostra fronte cancellerà ciò  che è  scritto.

Vi  è stato pure  detto  che  la vita  è  oscurità, e  nel  vostro  tedio  ripetete a eco  a ciò  che è  stato  detto dallo svogliato.
E  io dico  che la vita  è davvero  oscurità se  non  c'è  slancio,
e  ogni  slancio  è  cieco  se  non  c'è  conoscenza ,
e  ogni  conoscenza  è  vana  se non  c'è  attività,
e ogni  attività  è vuota  se  non c'è  amore,
e quando  voi  lavorate  con amore  instaurate  un  legame  con  voi stessi , con  gli altri  , e con Dio.

=il diritto al lavoro, giustamente retribuito,  con assenza assoluta di sfruttamento, è diritto  di ciascun uomo, e donna. Questa si chiama : civiltà!

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