9--7--2023
Allora uno dei giudici della città si fece avanti e disse:
Parlaci della Colpa e della Pena.
Ed egli rispose:
è quando il vostro spirito vaga controvento ,che , soli e senza protezione , fate dei torti agli altri, e quindi a voi stessi.
è per quell'errore commesso dovrete bussare e aspettare a lungo , trascurati, alla porta dei beati.
Il vostro io divino è come l'oceano , resta sempre incontaminato . E come l'etere solleva soltanto ciò che è alato. Il vostro io divino è puro come il sole , non conosce le vie della talpa , né cerca le tane del serpente.
Ma nel vostro essere non abita solo l'io divino . Molto in voi è ancora uomo, e molto in voi non è ancora uomo, ma solo un pigmento informe che cammina addormentato nella nebbia in cerca del suo stesso risveglio.
Ma è dell'uomo in voi di cui ora vorrei parlare . Giacché è lui , e non il vostro io divino , o il pigmeo nella nebbia , che conosce la colpa e la punizione della colpa.
Spesso vi ho sentito parlare di qualcuno che commette un errore come se non fosse uno di voi, ma una persona estranea a voi e un intruso nel vostro mondo.
Ma io dico che proprio come il santo e il giusto non possono elevarsi oltre ciò che vi è di più elevato in ognuno di voi , così il malvagio e il debole non possono cadere al di sotto di ciò che vi è pure di più infimo in ciascuno di voi. E come una singola foglia non ingiallisce se non con la silenziosa consapevolezza di tutta la pianta , così il malfattore non può compiere il male senza la volontà nascosta di voi tutti.
Voi camminate insieme , come in processione , verso il vostro io divino.
Siete la via e i viandanti . E quando qualcuno di voi cade, cade a favore di chi sta dietro di lui; un ammonimento della presenza della pietra che è all'origine dell'inciampo . Si, e cade per chi gli sta davanti che, sebbene abbia piedi più veloci e sicuri , non ha tuttavia rimosso quella pietra.
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