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martedì 30 marzo 2021

L' AMORE HA VINTO, LE BARRIERE SONO CADUTE di: Raoul Follereau dal libro "Uomini come gli altri" (1958)

 30--3--2021

Il  portiere  dell'albergo  mi telefonò: "Cercano  di lei".   Discesi.
    C'era  nella  sala  una ragazza seduta ,  con  la schiena diritta   come  un  palo  e le  mani  sulle  ginocchia. Una  ragazza dagli occhi  dolci e  gravi .
"Mi  perdoni -cominciò a dire - so che  la  mia  domanda  le sembrerà  strana". E  dopo  un silenzio  ... "Vorrei  vedere  le sue mani ".  Un po' interdetto gliele  mostrai  . Essa  prima  le guardò  , come  se non osasse toccarle , poi   si fece  coraggio , le  prese  e continuò : "Io   amo  i lebbrosi . Sinceramente .  E  vorrei  aiutarli di tutto cuore . Ma  non  ho  il coraggio di  toccarli ....." E  con  voce  più  bassa  :"  Ho  un  po'  paura ....Per  questo  volevo  vedere  le sue  mani,  che  hanno  stretto  tante mani , hanno  accarezzato  tanti  volti  di lebbrosi.
Io  non  la lasciai  respirare .  "Lei  ama  i  lebbrosi , le dissi , ma  a  che  pro se  non  va  a dirlo a loro?
E a che  pro  dirlo  se  non  è capace  di  mostrarlo? Lei  vada  a vederli . Subito . E  che  prenda  le loro  mani . Come  adesso stringe  le  mie. Subito ..."
    Questo accadeva ad Atene nel  1952.
Qualche settimana  dopo  la giovane mi  scriveva :"  Essi "  mi chiamano  sua  nipote , qualche  volta  addirittura   Signorina  Follereau. Ed  io  tanto  felice  con loro, in  mezzo  a loro.  Cantiamo insieme , preghiamo insieme e  insieme  parliamo di lei  che  è  il loro  padre ...".   A  Santa   Barbara  , Amalia, -la mia  "nipote" - andò  a cercare  altri  cuori  generosi .(...).
E   insieme  hanno tanto  scritto,  tanto  parlato , tanto testimoniato , tanto  brigato  che  un  giorno ......Il  16  settembre  1955 , il  Parlamento  greco votò  una legge  che aboliva la segregazione  e  rendeva  i lebbrosi  "uomini  come gli altri".
è  questa  liberazione  che noi abbiamo  festeggiato il 29  gennaio  1956, in  occasione  della  3°  Giornata  mondiale  dei lebbrosi .    Ciò  che fu  quel  giorno  non  riuscirò  mai  a   descriverlo. Però  neppure  a  dimenticarlo.  (...).  E  questo  durò  tre  ore.  E  riprese  l'indomani  e il giorno  successivo ,  fino  alla  mia  partenza  . Perché  fu  necessario  partire  . Partire per altre  lotte  , verso  altri  mali che  ancora  non  sono  stati  vinti.(....)
Ancora  una volta mi voltai per  rispondere ai loro  addii.
Ancora  una volta  guardai  l'entrata  di quello che era stato  un  lebbrosario . Le   bandiere  greche  e  francesi sventolavano  gioiosamente   nell'aria  della sera. E  in  mezzo  sul frontone , questa  iscrizione:" L'amore  ha vinto:  le  barriere  sono cadute".
Nella  recita  che  hanno  composto  per  l'occasione  in  scena  il Tempo , al  quale  un  bambino  chiede:" Ma  il nostro  amico  quando  si  fermerà?".  E il  Tempo  risponde:"  Raoul  non  si fermerà mai . Fino  a  quando  ci sarà  sulla terra  una  creatura  innocente che  soffre , Raoul   camminerà . Raoul   andrà  errando  sulle   montagne  e sui mari  ,  nelle  foreste  e  sui  fiumi , nelle  città  e  nei  deserti ....".
Come  potrei io,  per un  solo  secondo  , essere  tentato di riposare?
Né  l'età  che  avanza  , né  la fatica  --incapace  di  afferrarmi --avranno  ragione di me.  Niente e nessuno mi  farà  rinunciare .  La mia  piccola "nipote" della Grecia  e  tutti  i miei amici  sparsi  nel mondo , e  tutti  coloro  che  rendiamo  e  renderemo  felici  , coloro che  sono  stati  liberati ,  coloro  che  attendono  la loro  liberazione  , tutti  e specialmente  i più  disgraziati, i  più miserabili sanno  che io  non  li  abbandonerò  mai , che  continuerò  a  combattere  tutti  i giorni  fino  al giorno  in cui  tutti  i lebbrosi  saranno" uomini  come  gli altri", fino  al giorno  in cui  si potrà  leggere  su  tutti  i lebbrosari  del mondo: "L' amore   ha vinto  :  le  barriere  sono  cadute".    Tra   due mesi  ripartirò. 
                    Maggio  1956

= La  Settimana Santa  è iniziata, stiamo  avvicinandoci   alla Santa  Pasqua; la Pasqua  è la gioia e la speranza dell'uomo , nel Cristo Risorto , questo deve farci comprendere ,che  come credenti dobbiamo vivere e portare questa  gioia e questa speranza , agli uomini. La speranza  in un futuro  di pace e di giustizia, per tutti, soprattutto là dove  questa è negata.
                                                                                                                                                                                            

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