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mercoledì 3 marzo 2021

UN CUORE DI PACE di: Andrea Arvalli

 3--3---2021
Il  bisogno di    novità  dell'uomo è collegato  al  bisogno  di sperare  ;  speriamo  qualcosa di più  bello , di più  buono e  così  desideriamo qualcosa di nuovo ,  e  partiamo a cercarlo , quando  abbiamo  pochi  mesi,   gattonando verso  gli  angoli più  impervi di casa,  da giovani lanciandoci  , nel  mondo  ,  da adulti affrontando nuove  sfide a  viso aperto .-------------------
Esplorazione  e  rinnovamento  da  una parte ,  continuità  e  permanenza  dall'altra , sono le due dimensioni  che  l'uomo  saggio  sa  intrecciare in  una  vita stabile  ed  insieme  sempre  rinnovata, raccolta  oppure   piena di  attività.    San  Gregorio di  Nissa  diceva:
    " la  vita  dell'uomo va  di  inizio , in inizio ,  passando  sempre  attraverso nuovi  inizi che  non                  hanno          mai fine."
Il  nuovo  inizio  a  cui  penso , per  avere  un cuore  di pace , è  la capacità  di  dimenticare  le offese patite---Chi  di  noi  ha  una  memoria  di ferro potesse dimenticare ! Ricordiamo  piuttosto  i tanti  debiti di  riconoscenza verso  Dio e  verso il prossimo , anziché  ricordare sempre  il male  sofferto,e  la nostra  vita  cambierebbe .  L'ammonizione  14  del Poverello di  Assisi :
        " una  per una  sola  parola  che  sembri  ingiurio  verso  la loro  persona , o  per qualcosa che                      venga              loro  tolta , tosto  si irritano . Questi  non sono  poveri  in spirito".
L'oblio  delle  offese  ricevute  è  una  grande  medicina  , ed  un gran  bell'inizio d'anno ! Se  l'ira è il  ricordo  di offese  subite  , la  pace è  l'oblio che  scende  , su  quanto  abbiamo  patito  . Il  ricordo   invece alimenta l'odio , il desiderio di  restituire pan per focaccia.-----------------
Se  sapremo  accorgerci  di  quante  sono  le persone  , amici , parenti , conoscenti colleghi  di lavoro , a cui  dobbiamo , se  non  delle sonore scuse , almeno  dei buoni  rendimenti di  grazie, chissà ,  forse  inizieremo  a dimenticare le  offese  ricevute.

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