31--1--2020
1) DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI:
Le costituzioni odierne comprendono un complesso sistema di libertà fondamentali, che si è andato elaborando a cominciare dal secolo 18° con una lunga lotta per la diretta difesa del cittadino contro gli abusi del sovrano nell'esercizio della sua attività concreta , costringendola a indirizzarsi in un certo senso , ad astenersi dal volgersi ad altri e comunque ponendo dei limiti.
Dato che la tendenza dei governanti a tener in poco conto i diritti degli individui può persistere anche in un regime costituzionale , un modo di garantirli è stato quello di farne solenne dichiarazione nella stessa carta costituzionale, elevandoli per tal modo a diritti politici, di cui si proclama l'intangibilità. Che questi diritti siano intangibili significa che le particolari norme e le azioni con cui lo Stato esercita la sua continua , concreta attività , legiferando, amministrando , giudicando, non possono mai ignorarli o contraddirli. Se lo Stato intendesse abolire o modificare quelle libertà, con ciò modificando i principi sui quali oggi è costruito , potrebbe farlo solamente attraverso il particolare e cauteloso procedimento della revisione costituzionale.
Nella nostra Costituzione sono riconosciuti e garantiti tanto i diritti di libertà individuale , già considerati tradizionali , quanto i più recenti diritti d'ordine economico e sociale.
La prima parte della Costituzione , intitolata "Diritti e doveri dei cittadini", li distingue in quattro titoli:
----rapporti civili( art. 13-28) ;
----rapporti etico sociali (art. 29-34);
-----rapporti economici ( art. 35-47) ;
-----rapporti politici (art. 48-54 );
Chiamandoli rapporti si è voluto esprimere quel carattere di bilateralità che è proprio d'ogni norma giuridica , per cui , essendo obbligata ciascuna delle due parti , lo Stato e il cittadino , al diritto dell'una corrisponde il dovere dell'altra.
I rapporti civili, che riguardano soprattutto la libertà della persona, avevano già un posto cospicuo nello Statuto Albertino , come quelli che immediatamente interessavano la borghesia del tempo. Nella nostra Costituzione odierna la serie è così ampia da potersi dire completa. Essi si possono raggruppare nei seguenti punti:
---libertà della persona, del domicilio, della corrispondenza;
----libertà religiosa, di pensiero , di parola , di stampa , dell'arte , della scienza , di scelta della professione o dell'industria;
----difesa contro le imposizioni personale o pecuniarie non basate sulle leggi;
-----garanzie di giustizia , sia di fronte ai privati, sia di fronte allo Stato e agli altri enti pubblici.
Dopo aver esposto il contenuto assoluto di ciascuno degli articoli relativi a queste libertà, occorre vedere quali sono le disposizioni che nella Costituzione stessa ( e nelle altre leggi, quando la Costituzione lo ammetta), vi fanno eccezione. La libertà è un supremo valore morale, l'uomo accetta la società con tutte le sue limitazioni ma, proprio nell'interesse di questa , egli deve essere posto in grado di svolgere nei miglior modo le sue attitudini. La libertà è impulso al progresso , educa alla partecipazione fattiva alla vita dello Stato, e nel campo politico si esplica con il diritto di critica e d'opposizione ai governanti i quali, quando non diano più buona prova , potranno essere sostituiti da quelle forze che, restando all'opposizione , non hanno mancato tuttavia di temprarsi e d'educarsi al governo. Con tutto ciò , le eccezioni possono essere necessarie: non bisogna dimenticare infatti che su quelle difese delle libertà del singolo indubitabilmente prevale in certi casi l'interesse pubblico. Si pensi al caso di guerra o di gravi tumulti o calamità che obblighino lo Stato a limitare e sorvegliare l'attività dei cittadini.
Ora , la mostra Costituzione non prevede queste eccezionali limitazioni, ma il fatto che non le preveda, non le esclude. Si dice: come l' art. 78 prevede il conferimento di poteri eccezionali al governo per lo stato di guerra, dichiarato dal Parlamento, così può pensarsi che anche in altri casi d'estrema necessità lo Stato possa sospendere le garanzie costituzionali , sempre però che si abbia una deliberazione e una convalida delle Camere.
All' infuori di questi casi non potranno esservi eccezioni altrimenti che con le leggi conformi alla Costituzione , esplicitamente contemplate in essa.
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venerdì 31 gennaio 2020
giovedì 30 gennaio 2020
LETTERATURA ITALIANA 900 GUIDO GOZZANO
30--1--2020
La signorina Felicita
Signorina Felicita, a quest'ora
scende la sera nel giardino antico
della tua casa . Nel mio cuore amico
scende il ricordo. E ti rivedo ancora,
e Ivrea rivedo e la cerulea Dora
e quel dolce paese che non dico.
Signorina Felicita, è il tuo giorno!
A quest'ora che fai? Tosti il caffè
e il buon aroma si diffonde intorno?
O cuci i lini e canti e pensi a me ,
all'avvocato che non fa ritorno?
E l'avvocato è qui. che pensa a te.
Pensa i bei giorni d' un autunno addietro,
Vill' Amarena a sommo dell'ascesa
coi suoi ciliegi e con la sua Marchesa
dannata, e l 'orto dal profumo tetro
di busso e cocci innumeri di vetro
sulla cinta vetusta, alla difesa...
Vill 'Amarena! Dolce la tua casa
in quella grande pace settembrina!
La tua casa che veste una cortina
di granoturco fino alla cimasa :
come una dama secentista, invasa
dal Tempo , che vestì da contadina.
Bell'edificio triste inabitato!
Grate panciute , logore , contorte!
Silenzio! Fuga delle stanze morte!
Odore d'ombra ! Odore di passato!
Odore d'abbandono desolato!
Fiabe defunte delle sovrapporte!
Ercole furibondo ed il Centauro,
le gesta dell'eroe navigatore ,
Fetonte e il Po, lo sventurato amore
d' Arianna, Minosse , il Minotauro,
Dafne rincorsa , tramutata in lauro
tra le braccia del Nume ghermitore....
Penso l'arredo ---che malinconia!--
penso l' arredo squallido e severo,
antico e nuovo : la pirografia
sui divani corinzi dell' Impero,
la cartolina della Bella Otero
alle specchiere..... Che malinconia!
Antica suppellettile forbita!
Armadi immensi pieni di lenzuola
che tu rammendi paziente...Avita
semplicità che l' anima consola,
semplicità dove tu vivi sola
con tuo padre la tua semplice vita![....]
______
Sei quasi brutta, priva di lusinga
nelle tue vesti quasi campagnole,
ma la tua faccia buona e casalinga ,
ma i bei capelli di color di sole ,
attorti in minutissime trecciuole,
ti fanno un tipo di beltà fiamminga....
E rivedo la tua bocca vermiglia
così larga nel ridere e nel bere,
e il volto quadro, senza sopracciglia,
tutto sparso d' efelidi leggiere
e gli occhi fermi , l'iridi sincere
azzurre d'un azzurro di stoviglia.....
Tu m 'hai amato . Nei begli occhi fermi
rideva una blandizie femminina.
Tu civettavi con sottili schermi,
tu volevi piacermi , Signorina:
e più d'ogni conquista cittadina
mi lusingò quel tuo voler piacermi!
Ogni giorno salivo alla tua volta
pel soleggiato ripido sentiero.
Il farmacista non pensò davvero
un'amicizia così bene accolta,
quando ti presentò la prima volta
l'ignoto villeggiante forestiero.
Talora----già la mensa era imbandita---
mi trattenevi a cena . Era una cena
d'altri tempi, col gatto e la falena
e la stoviglia semplice e fiorita
e il commento dei cibi a Maddalena
decrepita, e la siesta e la partita....
Per la partita , verso ventun'ore
giungeva tutto l'inclito collegio
politico locale: il molto Regio
Notaio, il signor Sindaco, il Dottore;
quei signori m'avevano in dispregio.....
M'era più dolce starmene in cucina
tra le stoviglie a vividi colori:
tu tacevi , tacevo , Signorina:
godevo quel silenzio e quegli odori
tanto per me consolatori,
di basilico d'aglio di cedrina.....
Maddalena con sordo brontolio
disponeva gli arredi ben detersi,
già smarrito nei sogni più diversi,
rigovernava lentamente ed io,
accordavo le sillabe dei versi
sul ritmo eguale dell'acciotolio.
Sotto l'immensa cappa del camino
(in me rivive l'anima d'un cuoco
forse..) godevo il sibilo del fuoco;
la canzone d'un grillo canterino
mi diceva parole , a poco a poco,
e vedevo Pinocchio e il mio destino...
Vedevo questa vita che m'avanza :
chiudevo gli occhi nei presagi grevi;
aprivo gli occhi: tu mi sorridevi,
ed ecco rifioriva la speranza!
Giungevano le risa ,i motti brevi
dei giocatori, da quell'altra stanza.
______________
Bellezza riposata dei solai
dove il rifiuto secolare dorme!
In quella tomba , tra le vaste forme
di ciò ch'è stato e non sarà più mai,
bianca bella così che sussultai,
la Dama apparve nella tela enorme:
"è quella che lasciò , per infortuni,
la casa al nonno di mio nonno....E noi
la confinammo nel solaio, poi
che porta pena ...L 'han veduta alcuni
lasciare il quadro ; in certi noviluni
s'ode il suo passo lungo i corridoi...".
Il nostro passo diffondeva l'eco
tra quei rottami del passato vano,
e la Marchesa dal profilo greco,
altocinta , l'un piede ignudo in mano,
si riposava all'ombra d'uno speco
arcade, sotto un bel cielo pagano.
Intorno a quella che rideva illusa
nel ricco peplo , e che morì di fame,
v'era una stirpe logora e confusa:
topaie, materassi, vasellame,
lucerne, ceste,mobili: ciarpame
reietto, così caro alla mia Musa!
Tra i materassi logori e le ceste
v'erano stampe di persone egregie;
incoronato delle frondi regie
v'era Torquato nei giardini d'Este.
"Avvocato , perché su quelle teste
buffe si vede un ramo di ciliegio?"
Io risi, tanto che fermammo il passo,
e ridendo pensai questo pensiero:
Ohimè La Gloria ! un corridoio basso,
tre ceste, un canterano dell' Impero,
la brutta effige incorniciata in nero
e sotto il nome di Torquato Tasso!
Allora , quasi a voce che richiama,
esplorai la pianura autunnale
dall'abbaino secentista ,ovale,
a telaietti fitti , ove la trama
del vetro deformava il panorama
come un antico smalto innaturale.
Non vero (e bello) come in uno smalto
a zone quadre . appare il Canavese:
Ivrea turrita, i colli di Montalto,
la Serra dritta , gli alberi, le chiese;
e il mio sogno di pace si protese
da quel rifugio luminoso ed alto.
Ecco---pensavo---questa è l'Amarena,
ma laggiù , oltre i colli dilettosi,
c'è il Mondo: quella cosa tutta piena
di lotte e di commerci turbinosi,
la cosa tutta piena di quei "cosi
con due gambe " che fanno tanta pena.....
L' Eguagliatrice numera le fosse,
ma quelli vanno, spinti da chimere
vane, divisi e suddivisi a schiere
opposte , intesi all'odio e alle percosse:
così come ci son formiche rosse,
così come ci son formiche nere....
Schierati al sole o all'ombra della Croce,
tutti travolge il turbine dell'oro;
o Musa ---oimè ! ---che può giovare loro
il ritmo della mia piccola voce?
Meglio fuggire dalla guerra atroce
del piacere , dell'oro, dell'alloro......
L'alloro...Oh! Bimbo semplice che fui,
dal cuore in mano e dalla fronte alta!
Oggi l'alloro è premio di colui
che tra clangor di buccine s'esalta,
che sale cerretano alla ribalta
per far di sé favoreggiar altrui....
"Avvocato , non parla: che cos'ha?",
"Oh! Signorina! Penso ai casi miei,
a piccole miserie, alla città....
Sarebbe dolce restar qui, con Lei!...",----
"Qui , nel solaio?..."."Per l'eternità!".---
"Per sempre? Accetterebbe?...".----"Accetterei!".
Tacqui. Scorgevo un atropo soletto
e prigioniero. Stavasi in riposo
alla parete: il segno spaventoso
chiuso tra l'ali ripiegate a tetto.
Come lo vellicai sul corsaletto
si librò con un ronzo lamentoso.
"Che ronzo triste!".----"è la Marchesa in pianto....
La Dannata sarà che porta pena...".
Nulla s'udiva che la sfinge in pena
e dalle vigne , ad ora ora , un canto:
O mio carino tu mi piaci tanto,
siccome piace al mar una sirena....
Un richiamo s'alzò , querulo e roco:
"è Maddalena inqueta che si tardi;
scendiamo; è l'ora della cena!".---"Guardi,
guardi il tramonto, là....Com'è di fuoco!...
Restiamo ancora un poco!".---Andiamo , è tardi!".
"Signorina, restiamo ancora un poco!....".
Le fronti al vetro, chini sulla piana,
seguimmo i neri pipistrelli , a frotte;
giunse col vento un ritmo di campana,
disparve il sole fra le nubi rotte ;
a poco a poco s'annunciò la notte
sulla serenità canavesana .......
"Una stella!....".----"tre stelle!....",----"Quattro stelle!...".
"Cinque stelle !"----"Non sembra di sognare?....".
Ma ti levasti su quasi ribelle
alla perplessità crepuscolare:
"Scendiamo! è tardi: possono pensare
che noi si faccia cose poco belle...".[...]
_________________
Tu m 'hai amato. Nei begli occhi fermi
luceva una blandizie femminina;
tu civettavi con sottili schermi,
tu volevi piacermi, Signorina;
e più d'ogni conquista cittadina
mi lusingò quel tuo voler piacermi!
Unire la mia sorte alla tua sorte
per sempre , nella casa centenaria!
Ah! Con te, forse, piccola consorte
vivace , trasparente come l'aria,
rinnegherei la fede letteraria
che fa la vita simile alla morte....
Oh! questa vita sterile , di sogno !
Meglio la vita ruvida concreta
del buon mercante inteso alla moneta,
meglio andare sferzati dal bisogno,
ma vivere di vita! Io mi vergogno,
si, mi vergogno d'essere un poeta!
Tu non fai versi! Tagli le camicie
per tuo padre. Hai fatta la seconda
classe , t'han detto che la Terra è tonda,
ma tu non credi ....E non mediti Nietzsche....
Mi piaci. Mi faresti più felice
d'un intellettuale gemebonda....
Tu ignori questo male che s'apprende
in noi. Tu vivi i tuoi giorni modesti,
tutta beata nelle tue faccende.
Mi piaci. Penso che leggendo questi
miei versi tuoi, non mi comprenderesti,
ed a me piace chi non mi comprende.
Ed io non voglio essere io!
Non più l'esteta gelido, il sofista,
ma vivere nel tuo borgo natio,
ma vivere alla piccola conquista
mercanteggiando placido , in oblio
come tuo padre , come il farmacista......
Ed io non voglio più essere io![...]
__________________
Nel mestissimo giorno degli addii
mi piacque rivedere la tua villa.
La morte dell'estate era tranquilla
in quel mattino chiaro che salii
tra i vigneti già spogli, tra i pendii
già trapunti di bei colchici lilla.
Forse vedendo il bel fiore malvagio
che i fiori uccide e semina le brume,
le rondini addestravano le piume
al primo volo, timido, randagio;
e a me randagio parve buon presagio
accompagnarmi loro nel costume.
"Viaggio con le rondini stamane...".
"Dove andrà ?".---"Dove andrò? non so ....Viaggio,
viaggio per fuggire altro viaggio...
Oltre Marocco, ad isolette strane,
ricche in essenze , in datteri , in banane,
perdute nell' Atlantico selvaggio...
Signorina, s'io torni d'oltremare,
non sarà d'altri già? Sono sicuro
di ritrovarla ancora? Questo puro
amore nostro salirà l'altare?".
E vidi la tua bocca sillabare
a poco a poco le sillabe:giuro .
Giurasti e disegnasti una ghirlanda
sul muro , di viole e di saette,
coi nomi e con la data memoranda:
trenta settembre novecentosette...
Io non sorrisi . L'animo godette
quel romantico gesto d'educanda.
Le rondini garrivano assordanti,
garrivano garrivano parole
d'addio , guizzando ratte come spole,
incitando le piccole migranti...
Tu seguivi gli stormi lontananti
ad uno ad uno per le vie del sole....
"Un altro stormo s'alza!..." .---"Ecco s'avvia!".---
"Sono partite..".--"E non le salutò!...".--
"Lei devo salutare , quelle no:
quelle terranno la mia stessa via:
in un palmeto della Barberia
tra pochi giorni le ritroverò...".
Giunse il distacco , amaro senza fine,
e fu il distacco d'altri tempi, quando
le amate in bande lisce e in crinoline,
protese da un giardino venerando,
singhiozzavano forte, salutando
diligenze che andavano al confine....
M'apparisti così come in un cantico
del Prati, lacrimante l'abbandono
per l'isole perdute nell'Atlantico;
ed io fui l'uomo d'altri tempi , un buono
sentimentale giovine romantico...
Quello che fingo d'essere e non sono!
La signorina Felicita
Signorina Felicita, a quest'ora
scende la sera nel giardino antico
della tua casa . Nel mio cuore amico
scende il ricordo. E ti rivedo ancora,
e Ivrea rivedo e la cerulea Dora
e quel dolce paese che non dico.
Signorina Felicita, è il tuo giorno!
A quest'ora che fai? Tosti il caffè
e il buon aroma si diffonde intorno?
O cuci i lini e canti e pensi a me ,
all'avvocato che non fa ritorno?
E l'avvocato è qui. che pensa a te.
Pensa i bei giorni d' un autunno addietro,
Vill' Amarena a sommo dell'ascesa
coi suoi ciliegi e con la sua Marchesa
dannata, e l 'orto dal profumo tetro
di busso e cocci innumeri di vetro
sulla cinta vetusta, alla difesa...
Vill 'Amarena! Dolce la tua casa
in quella grande pace settembrina!
La tua casa che veste una cortina
di granoturco fino alla cimasa :
come una dama secentista, invasa
dal Tempo , che vestì da contadina.
Bell'edificio triste inabitato!
Grate panciute , logore , contorte!
Silenzio! Fuga delle stanze morte!
Odore d'ombra ! Odore di passato!
Odore d'abbandono desolato!
Fiabe defunte delle sovrapporte!
Ercole furibondo ed il Centauro,
le gesta dell'eroe navigatore ,
Fetonte e il Po, lo sventurato amore
d' Arianna, Minosse , il Minotauro,
Dafne rincorsa , tramutata in lauro
tra le braccia del Nume ghermitore....
Penso l'arredo ---che malinconia!--
penso l' arredo squallido e severo,
antico e nuovo : la pirografia
sui divani corinzi dell' Impero,
la cartolina della Bella Otero
alle specchiere..... Che malinconia!
Antica suppellettile forbita!
Armadi immensi pieni di lenzuola
che tu rammendi paziente...Avita
semplicità che l' anima consola,
semplicità dove tu vivi sola
con tuo padre la tua semplice vita![....]
______
Sei quasi brutta, priva di lusinga
nelle tue vesti quasi campagnole,
ma la tua faccia buona e casalinga ,
ma i bei capelli di color di sole ,
attorti in minutissime trecciuole,
ti fanno un tipo di beltà fiamminga....
E rivedo la tua bocca vermiglia
così larga nel ridere e nel bere,
e il volto quadro, senza sopracciglia,
tutto sparso d' efelidi leggiere
e gli occhi fermi , l'iridi sincere
azzurre d'un azzurro di stoviglia.....
Tu m 'hai amato . Nei begli occhi fermi
rideva una blandizie femminina.
Tu civettavi con sottili schermi,
tu volevi piacermi , Signorina:
e più d'ogni conquista cittadina
mi lusingò quel tuo voler piacermi!
Ogni giorno salivo alla tua volta
pel soleggiato ripido sentiero.
Il farmacista non pensò davvero
un'amicizia così bene accolta,
quando ti presentò la prima volta
l'ignoto villeggiante forestiero.
Talora----già la mensa era imbandita---
mi trattenevi a cena . Era una cena
d'altri tempi, col gatto e la falena
e la stoviglia semplice e fiorita
e il commento dei cibi a Maddalena
decrepita, e la siesta e la partita....
Per la partita , verso ventun'ore
giungeva tutto l'inclito collegio
politico locale: il molto Regio
Notaio, il signor Sindaco, il Dottore;
quei signori m'avevano in dispregio.....
M'era più dolce starmene in cucina
tra le stoviglie a vividi colori:
tu tacevi , tacevo , Signorina:
godevo quel silenzio e quegli odori
tanto per me consolatori,
di basilico d'aglio di cedrina.....
Maddalena con sordo brontolio
disponeva gli arredi ben detersi,
già smarrito nei sogni più diversi,
rigovernava lentamente ed io,
accordavo le sillabe dei versi
sul ritmo eguale dell'acciotolio.
Sotto l'immensa cappa del camino
(in me rivive l'anima d'un cuoco
forse..) godevo il sibilo del fuoco;
la canzone d'un grillo canterino
mi diceva parole , a poco a poco,
e vedevo Pinocchio e il mio destino...
Vedevo questa vita che m'avanza :
chiudevo gli occhi nei presagi grevi;
aprivo gli occhi: tu mi sorridevi,
ed ecco rifioriva la speranza!
Giungevano le risa ,i motti brevi
dei giocatori, da quell'altra stanza.
______________
Bellezza riposata dei solai
dove il rifiuto secolare dorme!
In quella tomba , tra le vaste forme
di ciò ch'è stato e non sarà più mai,
bianca bella così che sussultai,
la Dama apparve nella tela enorme:
"è quella che lasciò , per infortuni,
la casa al nonno di mio nonno....E noi
la confinammo nel solaio, poi
che porta pena ...L 'han veduta alcuni
lasciare il quadro ; in certi noviluni
s'ode il suo passo lungo i corridoi...".
Il nostro passo diffondeva l'eco
tra quei rottami del passato vano,
e la Marchesa dal profilo greco,
altocinta , l'un piede ignudo in mano,
si riposava all'ombra d'uno speco
arcade, sotto un bel cielo pagano.
Intorno a quella che rideva illusa
nel ricco peplo , e che morì di fame,
v'era una stirpe logora e confusa:
topaie, materassi, vasellame,
lucerne, ceste,mobili: ciarpame
reietto, così caro alla mia Musa!
Tra i materassi logori e le ceste
v'erano stampe di persone egregie;
incoronato delle frondi regie
v'era Torquato nei giardini d'Este.
"Avvocato , perché su quelle teste
buffe si vede un ramo di ciliegio?"
Io risi, tanto che fermammo il passo,
e ridendo pensai questo pensiero:
Ohimè La Gloria ! un corridoio basso,
tre ceste, un canterano dell' Impero,
la brutta effige incorniciata in nero
e sotto il nome di Torquato Tasso!
Allora , quasi a voce che richiama,
esplorai la pianura autunnale
dall'abbaino secentista ,ovale,
a telaietti fitti , ove la trama
del vetro deformava il panorama
come un antico smalto innaturale.
Non vero (e bello) come in uno smalto
a zone quadre . appare il Canavese:
Ivrea turrita, i colli di Montalto,
la Serra dritta , gli alberi, le chiese;
e il mio sogno di pace si protese
da quel rifugio luminoso ed alto.
Ecco---pensavo---questa è l'Amarena,
ma laggiù , oltre i colli dilettosi,
c'è il Mondo: quella cosa tutta piena
di lotte e di commerci turbinosi,
la cosa tutta piena di quei "cosi
con due gambe " che fanno tanta pena.....
L' Eguagliatrice numera le fosse,
ma quelli vanno, spinti da chimere
vane, divisi e suddivisi a schiere
opposte , intesi all'odio e alle percosse:
così come ci son formiche rosse,
così come ci son formiche nere....
Schierati al sole o all'ombra della Croce,
tutti travolge il turbine dell'oro;
o Musa ---oimè ! ---che può giovare loro
il ritmo della mia piccola voce?
Meglio fuggire dalla guerra atroce
del piacere , dell'oro, dell'alloro......
L'alloro...Oh! Bimbo semplice che fui,
dal cuore in mano e dalla fronte alta!
Oggi l'alloro è premio di colui
che tra clangor di buccine s'esalta,
che sale cerretano alla ribalta
per far di sé favoreggiar altrui....
"Avvocato , non parla: che cos'ha?",
"Oh! Signorina! Penso ai casi miei,
a piccole miserie, alla città....
Sarebbe dolce restar qui, con Lei!...",----
"Qui , nel solaio?..."."Per l'eternità!".---
"Per sempre? Accetterebbe?...".----"Accetterei!".
Tacqui. Scorgevo un atropo soletto
e prigioniero. Stavasi in riposo
alla parete: il segno spaventoso
chiuso tra l'ali ripiegate a tetto.
Come lo vellicai sul corsaletto
si librò con un ronzo lamentoso.
"Che ronzo triste!".----"è la Marchesa in pianto....
La Dannata sarà che porta pena...".
Nulla s'udiva che la sfinge in pena
e dalle vigne , ad ora ora , un canto:
O mio carino tu mi piaci tanto,
siccome piace al mar una sirena....
Un richiamo s'alzò , querulo e roco:
"è Maddalena inqueta che si tardi;
scendiamo; è l'ora della cena!".---"Guardi,
guardi il tramonto, là....Com'è di fuoco!...
Restiamo ancora un poco!".---Andiamo , è tardi!".
"Signorina, restiamo ancora un poco!....".
Le fronti al vetro, chini sulla piana,
seguimmo i neri pipistrelli , a frotte;
giunse col vento un ritmo di campana,
disparve il sole fra le nubi rotte ;
a poco a poco s'annunciò la notte
sulla serenità canavesana .......
"Una stella!....".----"tre stelle!....",----"Quattro stelle!...".
"Cinque stelle !"----"Non sembra di sognare?....".
Ma ti levasti su quasi ribelle
alla perplessità crepuscolare:
"Scendiamo! è tardi: possono pensare
che noi si faccia cose poco belle...".[...]
_________________
Tu m 'hai amato. Nei begli occhi fermi
luceva una blandizie femminina;
tu civettavi con sottili schermi,
tu volevi piacermi, Signorina;
e più d'ogni conquista cittadina
mi lusingò quel tuo voler piacermi!
Unire la mia sorte alla tua sorte
per sempre , nella casa centenaria!
Ah! Con te, forse, piccola consorte
vivace , trasparente come l'aria,
rinnegherei la fede letteraria
che fa la vita simile alla morte....
Oh! questa vita sterile , di sogno !
Meglio la vita ruvida concreta
del buon mercante inteso alla moneta,
meglio andare sferzati dal bisogno,
ma vivere di vita! Io mi vergogno,
si, mi vergogno d'essere un poeta!
Tu non fai versi! Tagli le camicie
per tuo padre. Hai fatta la seconda
classe , t'han detto che la Terra è tonda,
ma tu non credi ....E non mediti Nietzsche....
Mi piaci. Mi faresti più felice
d'un intellettuale gemebonda....
Tu ignori questo male che s'apprende
in noi. Tu vivi i tuoi giorni modesti,
tutta beata nelle tue faccende.
Mi piaci. Penso che leggendo questi
miei versi tuoi, non mi comprenderesti,
ed a me piace chi non mi comprende.
Ed io non voglio essere io!
Non più l'esteta gelido, il sofista,
ma vivere nel tuo borgo natio,
ma vivere alla piccola conquista
mercanteggiando placido , in oblio
come tuo padre , come il farmacista......
Ed io non voglio più essere io![...]
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Nel mestissimo giorno degli addii
mi piacque rivedere la tua villa.
La morte dell'estate era tranquilla
in quel mattino chiaro che salii
tra i vigneti già spogli, tra i pendii
già trapunti di bei colchici lilla.
Forse vedendo il bel fiore malvagio
che i fiori uccide e semina le brume,
le rondini addestravano le piume
al primo volo, timido, randagio;
e a me randagio parve buon presagio
accompagnarmi loro nel costume.
"Viaggio con le rondini stamane...".
"Dove andrà ?".---"Dove andrò? non so ....Viaggio,
viaggio per fuggire altro viaggio...
Oltre Marocco, ad isolette strane,
ricche in essenze , in datteri , in banane,
perdute nell' Atlantico selvaggio...
Signorina, s'io torni d'oltremare,
non sarà d'altri già? Sono sicuro
di ritrovarla ancora? Questo puro
amore nostro salirà l'altare?".
E vidi la tua bocca sillabare
a poco a poco le sillabe:giuro .
Giurasti e disegnasti una ghirlanda
sul muro , di viole e di saette,
coi nomi e con la data memoranda:
trenta settembre novecentosette...
Io non sorrisi . L'animo godette
quel romantico gesto d'educanda.
Le rondini garrivano assordanti,
garrivano garrivano parole
d'addio , guizzando ratte come spole,
incitando le piccole migranti...
Tu seguivi gli stormi lontananti
ad uno ad uno per le vie del sole....
"Un altro stormo s'alza!..." .---"Ecco s'avvia!".---
"Sono partite..".--"E non le salutò!...".--
"Lei devo salutare , quelle no:
quelle terranno la mia stessa via:
in un palmeto della Barberia
tra pochi giorni le ritroverò...".
Giunse il distacco , amaro senza fine,
e fu il distacco d'altri tempi, quando
le amate in bande lisce e in crinoline,
protese da un giardino venerando,
singhiozzavano forte, salutando
diligenze che andavano al confine....
M'apparisti così come in un cantico
del Prati, lacrimante l'abbandono
per l'isole perdute nell'Atlantico;
ed io fui l'uomo d'altri tempi , un buono
sentimentale giovine romantico...
Quello che fingo d'essere e non sono!
martedì 28 gennaio 2020
La sessualità, è peccato? di: Pina Maria Speranza Raciti
28--1--2020
La mia seconda fede, è la medicina, e la mia cultura umanistica, insieme , sono l'ossigeno , che mi permette di volare libera, nel cosmo. Libera da: tabù, pregiudizi,ma soprattutto dall'ignoranza, condizione umana , che odio.
L'uomo è una unità psicosomatica , è importante che questa , entità viva in modo armonico; cioè , l' [in se] in armonia con la propria corporeità. Scindere queste due entità : psiche e corpo , peggio farle entrare in conflitto , vuol dire trasformare , l'uomo in un mostro, in un disperato.
Purtroppo, tabù, pregiudizi, , hanno accompagnato l'uomo, attraverso i secoli, e la sessualità è stata quella più mortificata.
La sessualità , nell'uomo non è un coito, ai fini della riproduzione. Freud , è stato il primo a parlare di sessualità , come parte integrante della personalità dell'uomo, a mettere in relazione comportamenti patologici , e disturbi della sessualità, ad affrontare , il concetto di sessualità nel bambino, e di parlare di ambivalenza.
Oggi, la medicina, la psicanalisi, hanno fatto molto , la conoscenza umana , è ampia ,sebbene sono molte le incognite, sia nella conoscenza , dello sviluppo della sessualità, da un punto di vista biologico, che da un punto di vista di comportamento , di acquisizione dell'espressione della propria sessualità.
Da un punto di vista strettamente biologico , la sessualità , definisce la presenza di due gameti : uno maschile, ed uno femminile. Salendo la scala biologica , man a mano , che l'individuo , pluricellulare diventa , più complesso ; si ritrovano , le condizioni di sessualità:
Ermafrodita, cioè un individuo che possiede gli organi riproduttive , maschile e femminile. Per poi giungere agli animali superiori , complessi dove la sessualità si esprime , a sessi separati: un individuo maschile ed un individuo femminile.
Purtroppo, la chiesa cristiana , si trascina dietro da molti secoli , tabù, pregiudizi , ignoranza , spaventose, nel campo della sessualità; non prestando attenzione a quelli che sono le conoscenze, odierne , in questo campo.
(L'uomo è peccato; il corpo umano è peccato; la sessualità è il peccato più grave; le pulsioni, sono le tentazioni del diavolo]. Tutto questo, oggi è semplicemente , demenziale!
Il corpo umano , è l'essenza della perfezione, e non è ,né può essere peccato!
Il Verbo si fa carne , Dio si fa uomo, assumendo la corporeità umana.Gesù afferma che il peccato e quindi il male , nasce dal pensiero dell'uomo. Inoltre , lo vediamo spesso piegato sulle infermità, del corpo umano, guarendo l'uomo da malattie tremende. Non esiste purità o impurità per il corpo umano, la purezza evangelica , si riferisce alla purezza del cuore e della mente.
Non è mio compito , interferire sul celibato dei sacerdoti , è un problema di pertinenza della chiesa. Gesù , parla di eunuchi per il regno dei cieli.
La pedofilia, è un 'aberrazione della sessualità, è un comportamento patologico. Nella chiesa cristiana di Roma , è stata da sempre presente, e tutto in apparenza era mascherato da un falso perbenismo, fino a quando non è stato scoperchiato il vaso di pandora. La pedofilia , nasce in questo caso , dai tabù, pregiudizi, ignoranza , mostruosi che la chiesa ha nei confronti della sessualità. Infatti, partendo da un presupposto demenziale:( il corpo umano è peccato, le pulsioni sono tentazioni,, e continuando con un obiettivo , il sacerdote deve essere , puro e casto) . I ragazzi che entrano in un seminario vengono fortemente violentati, disumanizzati, poi gli si impone una sessuali aberrante. Perché è certo , che i sacerdoti pedofili sono stati a loro volta vittime di pedofilia. In questo modo, si sono creati dei mostri che sono stati introdotti nella società.
Il danno che la chiesa cattolica ha provocato a tutta la società umana , è devastante! Non basta chiedere perdono. I sacerdoti pedofili, che si sono macchiati de questo reato, debbono pagare alla società. Un recupero di questi soggetti può solo avvenire , attraverso un cammino clinico; ma la chiesa deve fare la sua parte, pulizia profonda senza se, e senza ma. Ma soprattutto, faccia lo sforzo , di prendere coscienza , con grande umiltà , della propria ignoranza, e chieda aiuto alla medicina , alla psicanalisi, alla conoscenza scientifica, al fine di liberarsi , di tutte le incrostazioni d'ignoranza , che l'hanno accompagnata , nei millenni trascorsi.
La mia seconda fede, è la medicina, e la mia cultura umanistica, insieme , sono l'ossigeno , che mi permette di volare libera, nel cosmo. Libera da: tabù, pregiudizi,ma soprattutto dall'ignoranza, condizione umana , che odio.
L'uomo è una unità psicosomatica , è importante che questa , entità viva in modo armonico; cioè , l' [in se] in armonia con la propria corporeità. Scindere queste due entità : psiche e corpo , peggio farle entrare in conflitto , vuol dire trasformare , l'uomo in un mostro, in un disperato.
Purtroppo, tabù, pregiudizi, , hanno accompagnato l'uomo, attraverso i secoli, e la sessualità è stata quella più mortificata.
La sessualità , nell'uomo non è un coito, ai fini della riproduzione. Freud , è stato il primo a parlare di sessualità , come parte integrante della personalità dell'uomo, a mettere in relazione comportamenti patologici , e disturbi della sessualità, ad affrontare , il concetto di sessualità nel bambino, e di parlare di ambivalenza.
Oggi, la medicina, la psicanalisi, hanno fatto molto , la conoscenza umana , è ampia ,sebbene sono molte le incognite, sia nella conoscenza , dello sviluppo della sessualità, da un punto di vista biologico, che da un punto di vista di comportamento , di acquisizione dell'espressione della propria sessualità.
Da un punto di vista strettamente biologico , la sessualità , definisce la presenza di due gameti : uno maschile, ed uno femminile. Salendo la scala biologica , man a mano , che l'individuo , pluricellulare diventa , più complesso ; si ritrovano , le condizioni di sessualità:
Ermafrodita, cioè un individuo che possiede gli organi riproduttive , maschile e femminile. Per poi giungere agli animali superiori , complessi dove la sessualità si esprime , a sessi separati: un individuo maschile ed un individuo femminile.
Purtroppo, la chiesa cristiana , si trascina dietro da molti secoli , tabù, pregiudizi , ignoranza , spaventose, nel campo della sessualità; non prestando attenzione a quelli che sono le conoscenze, odierne , in questo campo.
(L'uomo è peccato; il corpo umano è peccato; la sessualità è il peccato più grave; le pulsioni, sono le tentazioni del diavolo]. Tutto questo, oggi è semplicemente , demenziale!
Il corpo umano , è l'essenza della perfezione, e non è ,né può essere peccato!
Il Verbo si fa carne , Dio si fa uomo, assumendo la corporeità umana.Gesù afferma che il peccato e quindi il male , nasce dal pensiero dell'uomo. Inoltre , lo vediamo spesso piegato sulle infermità, del corpo umano, guarendo l'uomo da malattie tremende. Non esiste purità o impurità per il corpo umano, la purezza evangelica , si riferisce alla purezza del cuore e della mente.
Non è mio compito , interferire sul celibato dei sacerdoti , è un problema di pertinenza della chiesa. Gesù , parla di eunuchi per il regno dei cieli.
La pedofilia, è un 'aberrazione della sessualità, è un comportamento patologico. Nella chiesa cristiana di Roma , è stata da sempre presente, e tutto in apparenza era mascherato da un falso perbenismo, fino a quando non è stato scoperchiato il vaso di pandora. La pedofilia , nasce in questo caso , dai tabù, pregiudizi, ignoranza , mostruosi che la chiesa ha nei confronti della sessualità. Infatti, partendo da un presupposto demenziale:( il corpo umano è peccato, le pulsioni sono tentazioni,, e continuando con un obiettivo , il sacerdote deve essere , puro e casto) . I ragazzi che entrano in un seminario vengono fortemente violentati, disumanizzati, poi gli si impone una sessuali aberrante. Perché è certo , che i sacerdoti pedofili sono stati a loro volta vittime di pedofilia. In questo modo, si sono creati dei mostri che sono stati introdotti nella società.
Il danno che la chiesa cattolica ha provocato a tutta la società umana , è devastante! Non basta chiedere perdono. I sacerdoti pedofili, che si sono macchiati de questo reato, debbono pagare alla società. Un recupero di questi soggetti può solo avvenire , attraverso un cammino clinico; ma la chiesa deve fare la sua parte, pulizia profonda senza se, e senza ma. Ma soprattutto, faccia lo sforzo , di prendere coscienza , con grande umiltà , della propria ignoranza, e chieda aiuto alla medicina , alla psicanalisi, alla conoscenza scientifica, al fine di liberarsi , di tutte le incrostazioni d'ignoranza , che l'hanno accompagnata , nei millenni trascorsi.
lunedì 27 gennaio 2020
"Il concetto di sessualità e lo sviluppo della sessualità " di Pina Maria Speranza Raciti
27--1--2020
Il sesso non costituisce un elemento costantemente essenziale per il fenomeno riproduttivo; il processo riproduttivo di organismi più complessi , come ad esempio i mammiferi, vediamo che la riproduzione giunge necessariamente a coinvolgere le differenze morfologiche e funzionali propri della suddivisione sessuale degli individui di una determinata specie . Man mano che si sale lungo la scala biologica verso organismi più complessi e specializzati , è possibile osservare specifici comportamenti legati ad un'attività sessuale e va quindi costituendosi quella che viene definita "sessualità". Proprio per questo"distinzione e qualificazione in senso maschile o femminile" notevole importanza hanno acquistato i concetti di " identità di genere" e di "ruolo di genere".
Identità di genere, per Money. è il senso di se stesso , l'unità e la persistenza della propria individualità, maschile , o femminile( o ambivalente, di grado più o meno marcato) intesa come esperienza di percezione sessuata di se stessi e del proprio comportamento . è quindi una nozione psicologica individuale , che dà alla persona la convinzione di appartenere ad un determinato sesso, ma evidentemente può anche mantenerla, in determinate situazioni, in condizione di ambivalenza e\o di conflittualità.
Ruolo di genere si riferisce a tutto quello che una persona fa o dice per indicare agli altri ed a se stesso il grado della sua mascolinità , femminilità od ambivalenza, inclusa anche l'eccitazione e la risposta sessuale. Il ruolo di genere è quindi l'espressione esteriore dell'identità di genere , mentre l'identità di genere è l'espressione personale del ruolo di genere.
L'identità di genere nell'adulto è pertanto la risultante di una serie di fattori biologici, psicologici, culturali ed ambientali che, sommandosi l'un l'altro , via via riconfermano la primitiva determinazione cromosomica del sesso.
Se questi fattori , così vari ed incontrollabili , non si succedono armonicamente consolidando via via la sensazione profonda di una precisa "identità di genere", possono crearsi situazioni conflittuali , ambigue o contraddittorie , che sono all'origine di tutta una serie di problemi , nell'ambito della sessualità , conseguenti alla difficoltà di accettare il ruolo di genere assegnato.
Si può così giungere a diversi gradi di trasposizione della femminilità nella virilità , della mascolinità nella femminilità e questo può verificarsi , in relazione al fattore tempo, in forma cronica od episodica. Una trasposizione totale e completa dà origine alla forma più marcata di queste condizioni e cioè ad una transessualità cronica. Una trasposizione completa , ma episodica , dà origine al travestimento . Gradi parziali di trasposizione si manifestano o come omosessualità permanente o come bisessualità. All'origine di queste situazioni possono essere disturbi durante le varie fasi di crescita psicosessuale, ma anche condizioni legate a situazioni puramente biologiche , come ad esempio disordini morfologici nello sviluppo dei genitali esterni, o ad una iperplasia surrenalica congenita , capace di androgenizzare una ragazza.
Lo sviluppo a cui ogni individuo va incontro nell'ambito della sessualità si collega , quindi , sia alle variazioni : fisiche del suo organismo, sia all'evoluzione di quelle stesse motivazioni acquisite già ricordate: evoluzione possibile , quindi , anche grazie a fattori di origine culturali , a mutamenti ambientali , a esperienze personali , ecc. A tale sviluppo si collega la multiforme capacità di esprimersi sessualmente da parte , dell'individuo umano , che rende sostanzialmente irripetibile ogni singola esperienza. Pur nell'ambito di questa variabilità è, tuttavia , possibile riconoscere una serie di caratteristiche particolari , che orientano abitualmente il comportamento degli appartenenti ad un sesso nei confronti dell'altro sesso e viceversa , se il complesso processo , che porta al raggiungimento di una definitiva e profonda "identità di genere" nell'adulto , ha seguito la sua dinamica fisiologica ed il "ruolo di genere" può essere vissuto senza conflittualità.
La comprensione dello sviluppo della sessualità richiede naturalmente la conoscenza delle tappe attraverso le quali essa si estrinseca : queste sono state ampiamente analizzate ed approfondite nel loro significato da Freud in poi.
Per molti secoli il concetto de sessualità ha trovato infatti , soprattutto nell'opinione corrente della nostra società , la possibilità di accettazione solo se posto in esclusiva correlazione con il fenomeno riproduttivo.
Sia sul piano biologico che su quello psicologico è derivata da questa impostazione la convinzione che i problemi sessuali assumono un significato per l'individuo umano solo dall'epoca della pubertà ,parallelamente cioè allo sviluppo della capacità de essere fertile.
Gli istinti , infatti sono stati considerati incompatibili con ogni duratura associazione civile e con la conservazione degli istituti e delle strutture che la società umana , almeno nella sua impostazione occidentale , era riuscita a darsi.
La rivoluzione provocata da Freud sta proprio nel ritenere la sessualità una potente forza , di per sé motivante del comportamento umano , capace di affrontare , con la sua energia primitiva , anche dietro le vicende della più complessa ed elaborata manifestazione di vita civile. Ad essa si devono, nell'interpretazione freudiana, tensioni e rotture psichiche a livello di singoli individui , di coppie e di interi gruppi sociali. Questo stato di cose è capace di esprimersi nell'individuo in modo significativo anche attraverso manifestazioni innocenti, quali i sogni.
Freud intende come "fenomeni sessuali" una vasta serie di eventi , identificandoli, in sostanza , col piacere sensoriale . Egli afferma che nel corpo umano , oltre alla zona genitale , esistono anche altre aree erotiche , in particolare la bocca e l'ano, ed al limite , tutta la superficie corporea può essere ritenuta erotogena. La sensibilità sessuale , definita in termini psicologici "energia libidica", si sviluppa gradualmente fin dalla nascita , per poi completarsi nell'età sessualmente matura:
1) Nel primo anno di vita l'energia libidica predomina nella regione della bocca(stadio orale della sessualità);
2) Per i due anni successivi si accentua intorno all'ano(stadio anale);
3) Dai tre anni ai sei anni circa, si focalizza nei genitali (stadio fallico);
4) Segue quindi lo stadio cosiddetto di " latenza" in cui , attraverso un complesso travaglio interiore , la maturazione psicosessuale sembra arrestarsi. Si nota una relativa desessualizzazione dei rapporti con gli altri ed una prevalenza della tenerezza sui desideri sessuali;
5) Si giunge infine alla sessualità matura conseguita con il completarsi dei processi adolescenziali(stadio genitale).
L'atteggiamento sessuale dell'adulto contiene , secondo Freud , elementi di tutti i precedenti stadi di sviluppo ed è modellato dalle esperienze compiute in ognuno di questi stadi.
Erikson modificherà la definizione di stadio orale, in stadio sensoriale--orale, intendendo così riferirsi ad un periodo in cui molti stimoli sensoriali danno al bambino un patrimonio indispensabile di capacità reattiva . Lo stadio orale diverrà per Erikson stadio anale--muscolare , poiché in tale periodo il bambino raggiunge la sua autonomia controllando molti altri gruppi muscolari, oltre a quelli sfinterici. Lo stadio fallico sarà chiamato stadio genitale e locomotorio la fase di latenza sarà considerata un periodo importante , invece , per la socializzazione.
Gli psicoanalisti moderni se da una parte hanno confermato le intuizioni di Freud sul simbolismo sessuale , il complesso edipico, ecc, dimostrando come questi fenomeni siano collocabili in un periodo anche anteriore a quello ipotizzato da Freud stesso, dall'altra (sempre secondo indicazioni riscontrabili nell'epoca freudiana più matura) hanno posto l'attenzione sui problemi legati all' introduzione del bambino alla vita di relazione psicofamiliare , durante la quale deve svilupparsi in lui l'apprendimento della possibilità di fidarsi o di non fidarsi , di un altro essere umano.
Il periodo orale appare soprattutto centrato sull'importanza di un buon rapporto con la madre . Analoghi il problema e le obiezioni relative allo stadio anale . Gli psicologi dello sviluppo , sono d'accordo sul fatto che le abitudini relative alla evacuazione sono anch'esse semplicemente un aspetto della socializzazione generale di un bambino di quell'età, che utilizza , naturalmente , anche tutta una vasta serie di altri fattori di socializzazione primaria.
Il più noto dei concetti psicosessuali di Freud è quello del "complesso di Edipo" che suppone una corrente sotterranea di attrazione sessuale e di gelosia in seno alla famiglia. Secondo questa visione il bambino sviluppa un certo sentimento sessuale per la persona che ha avuto cura di lui , cioè la madre, e questo lo pone in antagonismo con il padre.
Nel caso delle bambine Freud ammette una possibilità analoga a quella dei bambini, complicata però dal fatto che la bambina deve ,in questa luce , spostare i suoi sentimenti positivi trasferendo verso il padre la sua predilezione , che, anche in questo caso , era stata, in un primo tempo , rivolta verso la madre.
Nella bambina il problema è reso ancora più complesso dallo svilupparsi della "angoscia di castrazione" determinata nelle femmine dalla scoperta delle differenze anatomiche tra i sessi.
Tali problemi acquistano importanza attraverso i valori culturali che vi si connettono ; così , ad esempio, la bambina non avrebbe gelosia dell'anatomia maschile ma del ruolo socialmente vantaggioso accordato al maschio nella nostra civiltà da molti gruppi sociali, fin dall'infanzia
Nella progressiva evoluzione della sessualità va notata una differenza importante tra maschio e femmina. Mentre il bambino ha fin dall'inizio , dato il tipo di nutrizione , un rapporto eterosessuale, per la bambina questo rapporto di base è omosessuale; il rivolgimento dell'interesse sessuale al maschio implica , quindi , un cambiamento di direzione della libido, energia che per la psicanalisi è la stessa in ogni stadio di sviluppo .
Influenze nervose ed endocrine , hanno certamente un ruolo importante nella sessualità sia della donna che dell'uomo.
Per quanto riguarda il controllo nervoso è stata dimostrata con la stimolazione differenziata di diverse aree cerebrali , l'importanza del sistema limbico, area del paleocervello , è connesso per un verso con molti altri centri nervosi e per l'altro con l'ipotalomo ; esso costituisce la zona in cui vengono ricevute e si integrano informazioni concernenti emozioni ed istinti di autoconservazione. Sono stati studiati i ruoli delle diverse zone limbiche: sembra dimostrata l'importanza dell'ippocampo quale area di controllo della sessualità, coinvolta contemporaneamente nel controllo della secrezione di gonadotropine. Alcuni centri nervosi possono esercitare un effetto di stimolo su specifici aspetti del comportamento sessuale ed altri una azione di inibizione : le opposte azioni dei differenti centri nervosi possono spiegare , ad esempio , come ,nel maschio ,l'eccitazione possa essere rapidamente sostituita dall'inibizione, dopo l'eiaculazione.
Un ruolo importante hanno inoltre i neurotrasmettitori . La serotonina esercita azioni controverse , sia di stimolo che di inibizione , sul comportamento sessuale . La dopamina è la norepinefrina sono anch'esse coinvolte nella regolazione di tali attività , Attraverso il coinvolgimento di questi principi attivi gli stessi ormoni ipotalamici per le gonadotropine mediano azioni che si esercitano anche al di fuori dell'area ipotalamica.
I sistemi ormonali interagiscano , così, strettamente con i meccanismi nervosi che regolano il comportamento sessuale. Variazioni del comportamento sessuale possono essere indotte da alterazioni dei livelli di steroidi presenti durante le varie fasi del ciclo riproduttivo : numerose ricerche documentano anche in campo umano una accentuazione del desiderio del coito e della facilità di raggiungere l'orgasmo in corrispondenza della fase centrale del ciclo, quando i livelli di estrogeni sono più elevati Questi non sono privi di contraddizioni, così come quelli che attribuiscono una depressione della libido e quindi una minore incidenza di rapporti sessuali nel corso della fase luteale , allorché sono alti i livelli di progesterone.
L' importanza degli androgeni nella sessualità umana , sia maschile che femminile , ha trovato ulteriore elementi di conferma dall'osservazione che l'uso di antiandrogeni , come il ciproterone acetato , è capace di ridurre nell'uomo spermatogenesi e steroidogenesi e di provocare contemporaneamente una marcata riduzione della libido.
Il sesso non costituisce un elemento costantemente essenziale per il fenomeno riproduttivo; il processo riproduttivo di organismi più complessi , come ad esempio i mammiferi, vediamo che la riproduzione giunge necessariamente a coinvolgere le differenze morfologiche e funzionali propri della suddivisione sessuale degli individui di una determinata specie . Man mano che si sale lungo la scala biologica verso organismi più complessi e specializzati , è possibile osservare specifici comportamenti legati ad un'attività sessuale e va quindi costituendosi quella che viene definita "sessualità". Proprio per questo"distinzione e qualificazione in senso maschile o femminile" notevole importanza hanno acquistato i concetti di " identità di genere" e di "ruolo di genere".
Identità di genere, per Money. è il senso di se stesso , l'unità e la persistenza della propria individualità, maschile , o femminile( o ambivalente, di grado più o meno marcato) intesa come esperienza di percezione sessuata di se stessi e del proprio comportamento . è quindi una nozione psicologica individuale , che dà alla persona la convinzione di appartenere ad un determinato sesso, ma evidentemente può anche mantenerla, in determinate situazioni, in condizione di ambivalenza e\o di conflittualità.
Ruolo di genere si riferisce a tutto quello che una persona fa o dice per indicare agli altri ed a se stesso il grado della sua mascolinità , femminilità od ambivalenza, inclusa anche l'eccitazione e la risposta sessuale. Il ruolo di genere è quindi l'espressione esteriore dell'identità di genere , mentre l'identità di genere è l'espressione personale del ruolo di genere.
L'identità di genere nell'adulto è pertanto la risultante di una serie di fattori biologici, psicologici, culturali ed ambientali che, sommandosi l'un l'altro , via via riconfermano la primitiva determinazione cromosomica del sesso.
Se questi fattori , così vari ed incontrollabili , non si succedono armonicamente consolidando via via la sensazione profonda di una precisa "identità di genere", possono crearsi situazioni conflittuali , ambigue o contraddittorie , che sono all'origine di tutta una serie di problemi , nell'ambito della sessualità , conseguenti alla difficoltà di accettare il ruolo di genere assegnato.
Si può così giungere a diversi gradi di trasposizione della femminilità nella virilità , della mascolinità nella femminilità e questo può verificarsi , in relazione al fattore tempo, in forma cronica od episodica. Una trasposizione totale e completa dà origine alla forma più marcata di queste condizioni e cioè ad una transessualità cronica. Una trasposizione completa , ma episodica , dà origine al travestimento . Gradi parziali di trasposizione si manifestano o come omosessualità permanente o come bisessualità. All'origine di queste situazioni possono essere disturbi durante le varie fasi di crescita psicosessuale, ma anche condizioni legate a situazioni puramente biologiche , come ad esempio disordini morfologici nello sviluppo dei genitali esterni, o ad una iperplasia surrenalica congenita , capace di androgenizzare una ragazza.
Lo sviluppo a cui ogni individuo va incontro nell'ambito della sessualità si collega , quindi , sia alle variazioni : fisiche del suo organismo, sia all'evoluzione di quelle stesse motivazioni acquisite già ricordate: evoluzione possibile , quindi , anche grazie a fattori di origine culturali , a mutamenti ambientali , a esperienze personali , ecc. A tale sviluppo si collega la multiforme capacità di esprimersi sessualmente da parte , dell'individuo umano , che rende sostanzialmente irripetibile ogni singola esperienza. Pur nell'ambito di questa variabilità è, tuttavia , possibile riconoscere una serie di caratteristiche particolari , che orientano abitualmente il comportamento degli appartenenti ad un sesso nei confronti dell'altro sesso e viceversa , se il complesso processo , che porta al raggiungimento di una definitiva e profonda "identità di genere" nell'adulto , ha seguito la sua dinamica fisiologica ed il "ruolo di genere" può essere vissuto senza conflittualità.
La comprensione dello sviluppo della sessualità richiede naturalmente la conoscenza delle tappe attraverso le quali essa si estrinseca : queste sono state ampiamente analizzate ed approfondite nel loro significato da Freud in poi.
Per molti secoli il concetto de sessualità ha trovato infatti , soprattutto nell'opinione corrente della nostra società , la possibilità di accettazione solo se posto in esclusiva correlazione con il fenomeno riproduttivo.
Sia sul piano biologico che su quello psicologico è derivata da questa impostazione la convinzione che i problemi sessuali assumono un significato per l'individuo umano solo dall'epoca della pubertà ,parallelamente cioè allo sviluppo della capacità de essere fertile.
Gli istinti , infatti sono stati considerati incompatibili con ogni duratura associazione civile e con la conservazione degli istituti e delle strutture che la società umana , almeno nella sua impostazione occidentale , era riuscita a darsi.
La rivoluzione provocata da Freud sta proprio nel ritenere la sessualità una potente forza , di per sé motivante del comportamento umano , capace di affrontare , con la sua energia primitiva , anche dietro le vicende della più complessa ed elaborata manifestazione di vita civile. Ad essa si devono, nell'interpretazione freudiana, tensioni e rotture psichiche a livello di singoli individui , di coppie e di interi gruppi sociali. Questo stato di cose è capace di esprimersi nell'individuo in modo significativo anche attraverso manifestazioni innocenti, quali i sogni.
Freud intende come "fenomeni sessuali" una vasta serie di eventi , identificandoli, in sostanza , col piacere sensoriale . Egli afferma che nel corpo umano , oltre alla zona genitale , esistono anche altre aree erotiche , in particolare la bocca e l'ano, ed al limite , tutta la superficie corporea può essere ritenuta erotogena. La sensibilità sessuale , definita in termini psicologici "energia libidica", si sviluppa gradualmente fin dalla nascita , per poi completarsi nell'età sessualmente matura:
1) Nel primo anno di vita l'energia libidica predomina nella regione della bocca(stadio orale della sessualità);
2) Per i due anni successivi si accentua intorno all'ano(stadio anale);
3) Dai tre anni ai sei anni circa, si focalizza nei genitali (stadio fallico);
4) Segue quindi lo stadio cosiddetto di " latenza" in cui , attraverso un complesso travaglio interiore , la maturazione psicosessuale sembra arrestarsi. Si nota una relativa desessualizzazione dei rapporti con gli altri ed una prevalenza della tenerezza sui desideri sessuali;
5) Si giunge infine alla sessualità matura conseguita con il completarsi dei processi adolescenziali(stadio genitale).
L'atteggiamento sessuale dell'adulto contiene , secondo Freud , elementi di tutti i precedenti stadi di sviluppo ed è modellato dalle esperienze compiute in ognuno di questi stadi.
Erikson modificherà la definizione di stadio orale, in stadio sensoriale--orale, intendendo così riferirsi ad un periodo in cui molti stimoli sensoriali danno al bambino un patrimonio indispensabile di capacità reattiva . Lo stadio orale diverrà per Erikson stadio anale--muscolare , poiché in tale periodo il bambino raggiunge la sua autonomia controllando molti altri gruppi muscolari, oltre a quelli sfinterici. Lo stadio fallico sarà chiamato stadio genitale e locomotorio la fase di latenza sarà considerata un periodo importante , invece , per la socializzazione.
Gli psicoanalisti moderni se da una parte hanno confermato le intuizioni di Freud sul simbolismo sessuale , il complesso edipico, ecc, dimostrando come questi fenomeni siano collocabili in un periodo anche anteriore a quello ipotizzato da Freud stesso, dall'altra (sempre secondo indicazioni riscontrabili nell'epoca freudiana più matura) hanno posto l'attenzione sui problemi legati all' introduzione del bambino alla vita di relazione psicofamiliare , durante la quale deve svilupparsi in lui l'apprendimento della possibilità di fidarsi o di non fidarsi , di un altro essere umano.
Il periodo orale appare soprattutto centrato sull'importanza di un buon rapporto con la madre . Analoghi il problema e le obiezioni relative allo stadio anale . Gli psicologi dello sviluppo , sono d'accordo sul fatto che le abitudini relative alla evacuazione sono anch'esse semplicemente un aspetto della socializzazione generale di un bambino di quell'età, che utilizza , naturalmente , anche tutta una vasta serie di altri fattori di socializzazione primaria.
Il più noto dei concetti psicosessuali di Freud è quello del "complesso di Edipo" che suppone una corrente sotterranea di attrazione sessuale e di gelosia in seno alla famiglia. Secondo questa visione il bambino sviluppa un certo sentimento sessuale per la persona che ha avuto cura di lui , cioè la madre, e questo lo pone in antagonismo con il padre.
Nel caso delle bambine Freud ammette una possibilità analoga a quella dei bambini, complicata però dal fatto che la bambina deve ,in questa luce , spostare i suoi sentimenti positivi trasferendo verso il padre la sua predilezione , che, anche in questo caso , era stata, in un primo tempo , rivolta verso la madre.
Nella bambina il problema è reso ancora più complesso dallo svilupparsi della "angoscia di castrazione" determinata nelle femmine dalla scoperta delle differenze anatomiche tra i sessi.
Tali problemi acquistano importanza attraverso i valori culturali che vi si connettono ; così , ad esempio, la bambina non avrebbe gelosia dell'anatomia maschile ma del ruolo socialmente vantaggioso accordato al maschio nella nostra civiltà da molti gruppi sociali, fin dall'infanzia
Nella progressiva evoluzione della sessualità va notata una differenza importante tra maschio e femmina. Mentre il bambino ha fin dall'inizio , dato il tipo di nutrizione , un rapporto eterosessuale, per la bambina questo rapporto di base è omosessuale; il rivolgimento dell'interesse sessuale al maschio implica , quindi , un cambiamento di direzione della libido, energia che per la psicanalisi è la stessa in ogni stadio di sviluppo .
Influenze nervose ed endocrine , hanno certamente un ruolo importante nella sessualità sia della donna che dell'uomo.
Per quanto riguarda il controllo nervoso è stata dimostrata con la stimolazione differenziata di diverse aree cerebrali , l'importanza del sistema limbico, area del paleocervello , è connesso per un verso con molti altri centri nervosi e per l'altro con l'ipotalomo ; esso costituisce la zona in cui vengono ricevute e si integrano informazioni concernenti emozioni ed istinti di autoconservazione. Sono stati studiati i ruoli delle diverse zone limbiche: sembra dimostrata l'importanza dell'ippocampo quale area di controllo della sessualità, coinvolta contemporaneamente nel controllo della secrezione di gonadotropine. Alcuni centri nervosi possono esercitare un effetto di stimolo su specifici aspetti del comportamento sessuale ed altri una azione di inibizione : le opposte azioni dei differenti centri nervosi possono spiegare , ad esempio , come ,nel maschio ,l'eccitazione possa essere rapidamente sostituita dall'inibizione, dopo l'eiaculazione.
Un ruolo importante hanno inoltre i neurotrasmettitori . La serotonina esercita azioni controverse , sia di stimolo che di inibizione , sul comportamento sessuale . La dopamina è la norepinefrina sono anch'esse coinvolte nella regolazione di tali attività , Attraverso il coinvolgimento di questi principi attivi gli stessi ormoni ipotalamici per le gonadotropine mediano azioni che si esercitano anche al di fuori dell'area ipotalamica.
I sistemi ormonali interagiscano , così, strettamente con i meccanismi nervosi che regolano il comportamento sessuale. Variazioni del comportamento sessuale possono essere indotte da alterazioni dei livelli di steroidi presenti durante le varie fasi del ciclo riproduttivo : numerose ricerche documentano anche in campo umano una accentuazione del desiderio del coito e della facilità di raggiungere l'orgasmo in corrispondenza della fase centrale del ciclo, quando i livelli di estrogeni sono più elevati Questi non sono privi di contraddizioni, così come quelli che attribuiscono una depressione della libido e quindi una minore incidenza di rapporti sessuali nel corso della fase luteale , allorché sono alti i livelli di progesterone.
L' importanza degli androgeni nella sessualità umana , sia maschile che femminile , ha trovato ulteriore elementi di conferma dall'osservazione che l'uso di antiandrogeni , come il ciproterone acetato , è capace di ridurre nell'uomo spermatogenesi e steroidogenesi e di provocare contemporaneamente una marcata riduzione della libido.
sabato 25 gennaio 2020
EBRAISMO: Beth Hakenèseth [Sinagoga] di: rav. Luciano Caro
25--1--2020
La Sinagoga ( in ebraico Beth Hakenèset =casa di riunione) è l'istituzione su cui fa perno la vita religiosa del popolo ebraico.
Le sue origini sono certamente molto lontane . Giuseppe Flavio ne attribuisce l'istituzione a Mosè! è probabile che la Sinagoga sia nata come una forma sostitutiva del Beth Hamikadash . il Santuario di Gerusalemme edificato da Salomone, al quale gli Ebrei affluivano in pellegrinaggio tre volte all'anno in occasione delle festività per portare offerte , immolare sacrifici e elevare preghiere a Dio . Distrutto il Santuario (586 prima dell'E.V.) gli Ebrei deportati in Babilonia crearono nei luoghi di residenza sedi di riunione denominate prima "case del popolo " e successivamente Sinagoghe. Si trattava di locali adibiti principalmente allo studio della Legge. In queste aule esistenti praticamente presso ogni nucleo ebraico , i convenuti presero a recitare le loro preghiere . Così il luogo di studio assunse anche la connotazione de centro di cultura in quanto , com'è noto, la preghiera andò sostituendo il culto sacrificale che poteva aver luogo solo nel Santuario.
Allorché il Tempio di Gerusalemme , dopo l'Esilio Babilonese , riprese le sue funzioni , le Sinagoghe continuarono la loro attività parallelamente a questo.
Distrutto nuovamente il Santuario a opera dei Romani (1° sec.dell'E.V.) Gli Ebrei dovettero ancora affrontare l'esilio. Le Sinagoghe esistenti e quelle di nuova istituzione rappresentarono ai loro occhi l'immagine di una forma di Santuario portatile. La Sinagoga divenne così modello per altre religioni a essa furono certo ispirate chiese e moschee.
Col tempo il Beth Hakenèseth venne assumendo una propria fisionomia sia sul piano architettonico che su quello funzionale ; centro per la preghiera pubblica e luogo di ritrovo per studiare e insegnare i sacri testi.
Le due funzioni sono sempre state esercitate in tutte le Sinagoghe , grandi o piccole, sparse per il mondo . Per questo la Sinagoga fu assimilata spesso all'accademia di studio , e in Italia fu sovente denominata "Scola".
Di fatto il Beth Hakenèseth è divenuto sede di molte altre attività di carattere culturale e sociale . Trovandosi generalmente nel centro di ogni quartiere ebraico , andò concentrando in sé tutte le attività pubbliche e familiari della popolazione ebraica , divenendo --secondo l'espressione di Ezechiele (11, 16)--una specie di "piccolo Santuario", che è stato baluardo per mantenere in vita e preservare il popolo ebraico privato della sua vita nazionale nei lunghi secoli dell'esilio.
Secondo la normativa ebraica è dovere di ogni Comunità istituire e mantenere una Sinagoga dove possa tenersi la preghiera pubblica. Molti sono gli elementi caratteristici presenti in pressoché tutte le Sinagoghe. Ognuna è costituita in modo che il lato dove è posto l'Aron sia rivolto verso Gerusalemme, sede dell'antico Santuario e centro ideale dell'Ebraismo.
L'elemento principale è dunque lAron (Arca Santa) che costituisce il punto dove si focalizza l'attenzione dei fedeli. Nell'Aron sono contenuti i Rotoli della Legge (Sifré Torà). In ogni rotolo , in pelle espressamente preparata , è trascritto a mano il testo della Torà (Pentateuco) a opera di un esperto che deve compiere il lavoro con grande attenzione e devozione tenendo conto di regole minuziose . I rotoli sono rivestiti di stoffe pregiate e ornate da elementi in argento.
Davanti all'Aron è posto il Ner Tamid (lume perennemente acceso) che ricorda la Menorà, il candelabro a sette bracci , del Santuario.
Un altro elemento della Sinagoga è la Bimà o Tevà . Si tratta del pulpito per l'ufficiante. Sulla Bimà viene collocato il Rotolo della Torà usato per la lettura pubblica, che è uno dei momenti più solenni della preghiera del Sabato e delle ricorrenze.
L'estrazione dall' Aron del rotolo sul quale avviene la lettura e la sua ricollocazione a posto , avvengono con particolare solennità. Ricordiamo che , affinché la preghiera abbia carattere pubblico, è necessario che siano presenti almeno dieci uomini adulti (Minian). La lingua della preghiera è l'ebraico. La persona che è chiamata a recitare la preghiera ad alta voce dalla Tevà, è detta Hazan(cantore). Ogni ebreo maschio , maggiore di tredici anni può esercitare tale funzione purché ne sia capace e sia noto per la sua condotta esemplare. è preferibile che sia ammogliato e che abbia una voce gradevole.
Nella Sinagoga le donne occupano un posto distinto da quello degli uomini.
Generalmente questo settore (matroneo) è situato in una galleria superiore. La costituzione della Sinagoga e la sua decorazione con arredi di culto sono state le poche espressioni d'arte prodotte dallo spirito ebraico. Per l'edificazione di un Beth Hakenèseth gli Ebrei hanno spesso fatto riferimento alle caratteristiche architettoniche dei paesi di residenza; tuttavia non hanno mai mancato di cercare di evidenziare qualche elemento che ricordasse il Santuario di Gerusalemme.
In epoca di persecuzione si è cercato poi di rendere l'edificio poco appariscente dall'esterno; di uniformarlo , per quanto possibile , alle costruzioni circostanti per evitare atti di violenza e per non urtare la suscettibilità del popolino spesso aizzato contro la collettività ebraica.
Ma , come s'è detto , il servizio liturgico è solo una componente dell'utilizzazione della Sinagoga. Il Beth Hakenèseth è spesso usato quale centro di raccolta di fondi destinati all'assistenza degli indigenti o al soccorso dei bisogni della Terra d'Israele; sede di Tribunali Rabbinici ; locale dove sono convocate pubblicamente assemblee; espressione dell'autonomia ebraica nei Paesi della Diaspora.
La Sinagoga ha avuto una straordinaria importanza nella storia degli Ebrei e ha assolto una funzione di centralizzazione e di unificazione nella vita delle Comunità.
Nella Sinagoga sono concentrati i ricordi , gli ideali e tutti gli elementi che hanno contribuito alla sopravvivenza del popolo ebraico. Il Beth Hakenèseth è la roccaforte della fede , il baluardo dello spirito e spesso , nei momenti di persecuzione è stato utilizzato quale fortezza ove cercare rifugio.è per l'ebreo la più importante istituzione dopo la famiglia. Ciò che è la casa per l'individuo , la Sinagoga è per la Comunità.
Nella Sinagoga si svolge gran parte dell'attività assistenziale, culturale , sociale e religiosa di ogni nucleo ebraico organizzato, sicché il termine Sinagoga è stato usato talvolta per designare la Comunità stessa. C'era nel passato chi usava edificare la Sinagoga nel punto più alto della città . Il Beth Hakenèseth e quanto in esso contenuto sono considerati proprietà della Comunità : quindi, si deve provvedere sia a una scrupolosa pulizia del locale che a dotarlo di un 'abbondante illuminazione.
Nella Sinagoga non è permesso dormire , consumare pasti, entrare armati. Non si può utilizzare per ripararsi dalla pioggia o dal sole. Nel sacro luogo non si può scherzare o conversare su argomenti futili; non vi si discute di affari ,non vi si effettuano conteggi se non quelli inerenti a raccolte per gli indigenti o per il riscatto dei prigionieri. Nella Sinagoga ci si muove con rispetto ; si deve tenere un comportamento improntato a grande serietà. Recandosi alla Sinagoga si cammina a passo svelto; uscendone si deve procedere lentamente "come un servitore che si accomiata dal suo padrone".
La polemica antiebraica ha spesso rappresentato la Sinagoga come una donna dagli occhi bandati per significare la sua cecità. In realtà il Beth Hakenèseth è espressione di autentici sentimenti di profonda umanità, di rispetto per l' Assoluto e degli ideali da sempre coltivati dal popolo ebraico.
La Sinagoga ( in ebraico Beth Hakenèset =casa di riunione) è l'istituzione su cui fa perno la vita religiosa del popolo ebraico.
Le sue origini sono certamente molto lontane . Giuseppe Flavio ne attribuisce l'istituzione a Mosè! è probabile che la Sinagoga sia nata come una forma sostitutiva del Beth Hamikadash . il Santuario di Gerusalemme edificato da Salomone, al quale gli Ebrei affluivano in pellegrinaggio tre volte all'anno in occasione delle festività per portare offerte , immolare sacrifici e elevare preghiere a Dio . Distrutto il Santuario (586 prima dell'E.V.) gli Ebrei deportati in Babilonia crearono nei luoghi di residenza sedi di riunione denominate prima "case del popolo " e successivamente Sinagoghe. Si trattava di locali adibiti principalmente allo studio della Legge. In queste aule esistenti praticamente presso ogni nucleo ebraico , i convenuti presero a recitare le loro preghiere . Così il luogo di studio assunse anche la connotazione de centro di cultura in quanto , com'è noto, la preghiera andò sostituendo il culto sacrificale che poteva aver luogo solo nel Santuario.
Allorché il Tempio di Gerusalemme , dopo l'Esilio Babilonese , riprese le sue funzioni , le Sinagoghe continuarono la loro attività parallelamente a questo.
Distrutto nuovamente il Santuario a opera dei Romani (1° sec.dell'E.V.) Gli Ebrei dovettero ancora affrontare l'esilio. Le Sinagoghe esistenti e quelle di nuova istituzione rappresentarono ai loro occhi l'immagine di una forma di Santuario portatile. La Sinagoga divenne così modello per altre religioni a essa furono certo ispirate chiese e moschee.
Col tempo il Beth Hakenèseth venne assumendo una propria fisionomia sia sul piano architettonico che su quello funzionale ; centro per la preghiera pubblica e luogo di ritrovo per studiare e insegnare i sacri testi.
Le due funzioni sono sempre state esercitate in tutte le Sinagoghe , grandi o piccole, sparse per il mondo . Per questo la Sinagoga fu assimilata spesso all'accademia di studio , e in Italia fu sovente denominata "Scola".
Di fatto il Beth Hakenèseth è divenuto sede di molte altre attività di carattere culturale e sociale . Trovandosi generalmente nel centro di ogni quartiere ebraico , andò concentrando in sé tutte le attività pubbliche e familiari della popolazione ebraica , divenendo --secondo l'espressione di Ezechiele (11, 16)--una specie di "piccolo Santuario", che è stato baluardo per mantenere in vita e preservare il popolo ebraico privato della sua vita nazionale nei lunghi secoli dell'esilio.
Secondo la normativa ebraica è dovere di ogni Comunità istituire e mantenere una Sinagoga dove possa tenersi la preghiera pubblica. Molti sono gli elementi caratteristici presenti in pressoché tutte le Sinagoghe. Ognuna è costituita in modo che il lato dove è posto l'Aron sia rivolto verso Gerusalemme, sede dell'antico Santuario e centro ideale dell'Ebraismo.
L'elemento principale è dunque lAron (Arca Santa) che costituisce il punto dove si focalizza l'attenzione dei fedeli. Nell'Aron sono contenuti i Rotoli della Legge (Sifré Torà). In ogni rotolo , in pelle espressamente preparata , è trascritto a mano il testo della Torà (Pentateuco) a opera di un esperto che deve compiere il lavoro con grande attenzione e devozione tenendo conto di regole minuziose . I rotoli sono rivestiti di stoffe pregiate e ornate da elementi in argento.
Davanti all'Aron è posto il Ner Tamid (lume perennemente acceso) che ricorda la Menorà, il candelabro a sette bracci , del Santuario.
Un altro elemento della Sinagoga è la Bimà o Tevà . Si tratta del pulpito per l'ufficiante. Sulla Bimà viene collocato il Rotolo della Torà usato per la lettura pubblica, che è uno dei momenti più solenni della preghiera del Sabato e delle ricorrenze.
L'estrazione dall' Aron del rotolo sul quale avviene la lettura e la sua ricollocazione a posto , avvengono con particolare solennità. Ricordiamo che , affinché la preghiera abbia carattere pubblico, è necessario che siano presenti almeno dieci uomini adulti (Minian). La lingua della preghiera è l'ebraico. La persona che è chiamata a recitare la preghiera ad alta voce dalla Tevà, è detta Hazan(cantore). Ogni ebreo maschio , maggiore di tredici anni può esercitare tale funzione purché ne sia capace e sia noto per la sua condotta esemplare. è preferibile che sia ammogliato e che abbia una voce gradevole.
Nella Sinagoga le donne occupano un posto distinto da quello degli uomini.
Generalmente questo settore (matroneo) è situato in una galleria superiore. La costituzione della Sinagoga e la sua decorazione con arredi di culto sono state le poche espressioni d'arte prodotte dallo spirito ebraico. Per l'edificazione di un Beth Hakenèseth gli Ebrei hanno spesso fatto riferimento alle caratteristiche architettoniche dei paesi di residenza; tuttavia non hanno mai mancato di cercare di evidenziare qualche elemento che ricordasse il Santuario di Gerusalemme.
In epoca di persecuzione si è cercato poi di rendere l'edificio poco appariscente dall'esterno; di uniformarlo , per quanto possibile , alle costruzioni circostanti per evitare atti di violenza e per non urtare la suscettibilità del popolino spesso aizzato contro la collettività ebraica.
Ma , come s'è detto , il servizio liturgico è solo una componente dell'utilizzazione della Sinagoga. Il Beth Hakenèseth è spesso usato quale centro di raccolta di fondi destinati all'assistenza degli indigenti o al soccorso dei bisogni della Terra d'Israele; sede di Tribunali Rabbinici ; locale dove sono convocate pubblicamente assemblee; espressione dell'autonomia ebraica nei Paesi della Diaspora.
La Sinagoga ha avuto una straordinaria importanza nella storia degli Ebrei e ha assolto una funzione di centralizzazione e di unificazione nella vita delle Comunità.
Nella Sinagoga sono concentrati i ricordi , gli ideali e tutti gli elementi che hanno contribuito alla sopravvivenza del popolo ebraico. Il Beth Hakenèseth è la roccaforte della fede , il baluardo dello spirito e spesso , nei momenti di persecuzione è stato utilizzato quale fortezza ove cercare rifugio.è per l'ebreo la più importante istituzione dopo la famiglia. Ciò che è la casa per l'individuo , la Sinagoga è per la Comunità.
Nella Sinagoga si svolge gran parte dell'attività assistenziale, culturale , sociale e religiosa di ogni nucleo ebraico organizzato, sicché il termine Sinagoga è stato usato talvolta per designare la Comunità stessa. C'era nel passato chi usava edificare la Sinagoga nel punto più alto della città . Il Beth Hakenèseth e quanto in esso contenuto sono considerati proprietà della Comunità : quindi, si deve provvedere sia a una scrupolosa pulizia del locale che a dotarlo di un 'abbondante illuminazione.
Nella Sinagoga non è permesso dormire , consumare pasti, entrare armati. Non si può utilizzare per ripararsi dalla pioggia o dal sole. Nel sacro luogo non si può scherzare o conversare su argomenti futili; non vi si discute di affari ,non vi si effettuano conteggi se non quelli inerenti a raccolte per gli indigenti o per il riscatto dei prigionieri. Nella Sinagoga ci si muove con rispetto ; si deve tenere un comportamento improntato a grande serietà. Recandosi alla Sinagoga si cammina a passo svelto; uscendone si deve procedere lentamente "come un servitore che si accomiata dal suo padrone".
La polemica antiebraica ha spesso rappresentato la Sinagoga come una donna dagli occhi bandati per significare la sua cecità. In realtà il Beth Hakenèseth è espressione di autentici sentimenti di profonda umanità, di rispetto per l' Assoluto e degli ideali da sempre coltivati dal popolo ebraico.
giovedì 23 gennaio 2020
LE FIABE DI: LA FONTAINE
23--1--2019
La gallina e la perla
Razzolando , una Gallina
una Perla ritrovò,
una perla vera e fina
che all'orefice portò,
giudicando con ragione
che una perla alla fin fine
non è poi quel tal boccone
che conviene alle galline.
Tal e qual quell'ignorante,
che uno scritto ereditò,
di buon cuor con un sonante
ducatone barattò,
giudicando con ragione,
anche lui , che all'occorrenza
un sonante ducatone
vale tutta la sapienza.
I Calabroni e la Api
Era sorta fra l'Api e i Calabroni
per un favo di miel una gran lite,
di cui volevano essere padroni
d'ambo le parti e con furore tale,
che infine il grande affare
d' una Vespa fu tratto al tribunale.
La Vespa non sapeva che giudicare.
Intorno al miel alcuni testimoni
dicean d'aver veduto bestie alate
giallo-nere, ronzanti e fusolate,
ma in queste condizioni
potevan esser api e calabroni.
Torna la Vespa allora a investigare,
interroga un intero formicaio,
ma le cose non restano più chiare.
Allor disse una Pecchia;-O non vi pare
che duri già da un pezzo questo guaio?
Il miele va in malora e a danno nostro;
ché mentre noi spendiamo in bollo e in tassa,
in carta , in procedura ed in inchiostro,
del nostro miel è il giudice che ingrassa.
Andiam invece ed api e calabroni
a lavorar nell' orto,
e le case ed i favi più ben fatti
indicheranno la ragione e il torto--.
Naturalmente dissero di no
i Calabroni e il miele
alle Pecchie la Vespa giudicò.
Magari si facesse ogni processo,
come dicon che facciano in Turchia,
senza tutta la lunga litania
di spese e cicale inutili d'adesso!
Il buon senso val più di tutti quanti
i codici , o, sofferto strazi e croci,
il giudice di solito ha le noci,
e non restan che i gusci ai litiganti.
La gallina e la perla
Razzolando , una Gallina
una Perla ritrovò,
una perla vera e fina
che all'orefice portò,
giudicando con ragione
che una perla alla fin fine
non è poi quel tal boccone
che conviene alle galline.
Tal e qual quell'ignorante,
che uno scritto ereditò,
di buon cuor con un sonante
ducatone barattò,
giudicando con ragione,
anche lui , che all'occorrenza
un sonante ducatone
vale tutta la sapienza.
I Calabroni e la Api
Era sorta fra l'Api e i Calabroni
per un favo di miel una gran lite,
di cui volevano essere padroni
d'ambo le parti e con furore tale,
che infine il grande affare
d' una Vespa fu tratto al tribunale.
La Vespa non sapeva che giudicare.
Intorno al miel alcuni testimoni
dicean d'aver veduto bestie alate
giallo-nere, ronzanti e fusolate,
ma in queste condizioni
potevan esser api e calabroni.
Torna la Vespa allora a investigare,
interroga un intero formicaio,
ma le cose non restano più chiare.
Allor disse una Pecchia;-O non vi pare
che duri già da un pezzo questo guaio?
Il miele va in malora e a danno nostro;
ché mentre noi spendiamo in bollo e in tassa,
in carta , in procedura ed in inchiostro,
del nostro miel è il giudice che ingrassa.
Andiam invece ed api e calabroni
a lavorar nell' orto,
e le case ed i favi più ben fatti
indicheranno la ragione e il torto--.
Naturalmente dissero di no
i Calabroni e il miele
alle Pecchie la Vespa giudicò.
Magari si facesse ogni processo,
come dicon che facciano in Turchia,
senza tutta la lunga litania
di spese e cicale inutili d'adesso!
Il buon senso val più di tutti quanti
i codici , o, sofferto strazi e croci,
il giudice di solito ha le noci,
e non restan che i gusci ai litiganti.
DISCORSI EXTRAPARLAMENTARI DI GIOLITTI: " Benefici della partecipazione del popolo alla vita democratica dello Stato"
23--1--2019
L'elevazione del quarto stato a più alto grado di civiltà è ora per noi il problema più urgente, non solamente per ragioni di giustizia e di difesa sociale, ma anche dal punto di vista economico; purché soltanto la partecipazione attiva ad ogni forma di progresso da parte di tutto il popolo , può produrre la ricchezza del paese. Soltanto le nazioni al cui progresso concorrono attivamente le masse popolari , come l'Inghilterra , la Francia, la Germania, gli Stati Uniti d'America , sono economicamente potenti ; gli Stati, anche grandi , anche militarmente fortissimi , ma nei quali le classi popolari hanno un grado di civiltà inferiore , sono economicamente deboli. [....] Il dovere morale della solidarietà umana non è stato forse mai così pieno accordo con l'interesse bene inteso delle classi dirigenti. Se esse si oppongono al movimento d'associazione delle classi più numerose della società saranno inesorabilmente travolte ; se, invece, adempiendo al dovere della solidarietà umana , assumono la tutela dei diritti del proletariato ; se con sapienti leggi sociali provvedono alla sua elevazione materiale e morale, se lo chiamano spontaneamente a prendere il suo posto nell'esercizio della sovranità nazionale , esse sostituiranno alla lotta di classe la collaborazione delle varie classi, ed assicureranno un progresso regolare, beneficio all'intera umanità.
L'elevazione del quarto stato a più alto grado di civiltà è ora per noi il problema più urgente, non solamente per ragioni di giustizia e di difesa sociale, ma anche dal punto di vista economico; purché soltanto la partecipazione attiva ad ogni forma di progresso da parte di tutto il popolo , può produrre la ricchezza del paese. Soltanto le nazioni al cui progresso concorrono attivamente le masse popolari , come l'Inghilterra , la Francia, la Germania, gli Stati Uniti d'America , sono economicamente potenti ; gli Stati, anche grandi , anche militarmente fortissimi , ma nei quali le classi popolari hanno un grado di civiltà inferiore , sono economicamente deboli. [....] Il dovere morale della solidarietà umana non è stato forse mai così pieno accordo con l'interesse bene inteso delle classi dirigenti. Se esse si oppongono al movimento d'associazione delle classi più numerose della società saranno inesorabilmente travolte ; se, invece, adempiendo al dovere della solidarietà umana , assumono la tutela dei diritti del proletariato ; se con sapienti leggi sociali provvedono alla sua elevazione materiale e morale, se lo chiamano spontaneamente a prendere il suo posto nell'esercizio della sovranità nazionale , esse sostituiranno alla lotta di classe la collaborazione delle varie classi, ed assicureranno un progresso regolare, beneficio all'intera umanità.
martedì 21 gennaio 2020
LETTERATURA ITALIANA DEL 900 GUIDO GOZZANO
21--1--2020
L' amica di nonna Speranza
1
Loreto impagliato ed il busto d'Alfieri, di Napoleone,
i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto),
il caminetto un po' tetro , le scatole senza confetti,
i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro,
un qualche raro balocco , gli scrigni fatti di valve,
gli oggetti col monito , salve, ricordo, le noci di cocco,
Venezia ritratta a musaici , gli acquarelli un po' scialbi,
le stampe , i cofani ,gli albi dipinti d'anemoni arcaici,
le tele di Massimo d'Azeglio , le miniature,
i dagherottipi: figure sognanti in perplessità,
il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone
e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto,
il cùcu dell'ore che canta , le sedie parate a damasco
chèrmisi...rinasco, rinasco del mille ottocento cinquanta!
2
I fratellini alla sala quest'oggi non possono accedere
che cauti (hanno tolte le federe ai mobili.è giorno di gala).
Ma quelli v'irrompono in frotta. è giunta , è giunta in vacanza
la grande sorella Speranza con la compagna Carlotta!
Ha diciassett'anni la Nonna! Carlotta quasi lo stesso:
da poco hanno avuto il permesso d'aggiungere un cerchio alla gonna,
il cerchio ampissimo increspa la gonna a rose turchine.
Più snella da la crinoline emerge la vita di vespa.
Entrambe hanno uno scialle ad arance a fiori a uccelli a ghirlande:
divisi i capelli in due bande scendenti a mezzo le guancie.
Han fatto l'esame più egregio di tutta la classe. Che affanno
passato terribile! Hanno lasciato per sempre il collegio.
Silenzio , bambini! Le amiche --bambini, fate pian piano!--
le amiche provano al piano un fascio di musiche antiche.
Motivi un poco artefatti nel secentismo fronzuto
di Arcangelo del Leùto e d'Alessandro Scarlatti.
Innamorati dispersi , gementi il core e l'augello,
languori del Giordanello in dolci bruttissimi versi:
........................................
.....caro mio ben
credimi almen,
senza di te
languisce il cor!
Il tuo fedel
sospira ognor
cessa crudel
tanto rigor!
......................
Carlotta canta. Speranza suona. Dolce e fiorita
si schiude alla breve romanza di mille promesse la vita.
O musica! Lieve sussurro! E già nell'animo ascoso
d'ognuna sorride lo sposo promesso : il Principe Azzurro,
lo sposo dei sogni sognati......O margherite in collegio
sfogliate per sortilegio sui teneri versi del Prati!
3
Giungeva lo Zio , signore virtuoso , di molto riguardo,
ligio al passato , al lombardo-Veneto, all'Imperatore;
giungeva la Zia , ben degna consorte , molto dabbene,
ligia al passato , sebbene amante del Re di Sardegna....
"Baciate la mano alli Zii!"---dicevano il Babbo e la Mamma,
e alzavano il volto di fiamma ai piccolini restii.
"E questa è l'amica in vacanza : madamigella Carlotta
Capenna : l'alunna più dotta , l'amica più cara a Speranza".
"Ma bene....ma bene ...ma bene...."-----diceva gesuitico e tardo
lo Zio di molto riguardo----"...ma bene ... ma bene ....ma bene....
Capenna? Conobbi un Arturo Capenna .....Capenna.....Capenna....
Sicuro! Alla Corte di Vienna! Sicuro ....sicuro.....sicuro...".
"Gradiscono un po' di moscato?", "Signora Sorella magari..."
E con un sorriso pacato sedevano in bei conversari.
".....ma la Brambilla non seppe....".-----è pingue già per l'Ernani...
"La Scala non ha più soprani...."--"Che vena quel Verdi Giuseppe".
"...nel Marzo avremo un lavoro alla fenice , m'han detto,
nuovissimo: il Rigoletto. Si parla d'un capolavoro".
"...Azzurri si portano o grigi ?".---"E questi orecchini? che bei
rubini! E questi cammei...---"la gran novità di Parigi...".
"...Radetzky? Ma che? L'armistizio...la pace che regna..."
....quel giovine Re di Sardegna è uomo di molto giudizio!".
"è certo uno spirito insonne, e forte e vigile e scaltro...",
"è bello? ". ---"Non bello: tutt' altro".---"Gli piacciono molto le donne...".
"Speranza!"(chinavansi piano, in tono un po' sibillino)
"Carlotta! Scendete in giardino: andate a giocare al volano!".
Allora le amiche serene lasciavano con un perfetto
inchino di molto rispetto gli Zii molto dabbene.
4
Oimè! che, giocando , un volano , troppo respinto all'assalto,
non più ridiscese dall'alto dei rami d'un ippocastano!
S'inchinano sui balaustri le amiche e guardano il lago
sognando l'amore presago nei bei sogni trilustri.
"Ah! se tu vedessi che bei denti!". ----"Quant' anni?...".----"Ventotto".
"Poeta?",---"Frequenta il salotto della Contessa Maffei!".
Non vuole morire, non langue il giorno . S' accende , più ancora
di porpora : come un'aurora stigmatizzata di sangue;
si spenge infine , ma lento . I monti s'abbrunano in coro:
il Sole si sveste dell'oro , la Luna si veste d'argento.
Romantica Luna fra un nimbo leggero , che baci le chiome
dei pioppi , arcata siccome un sopracciglio di bimbo,
il sogno di tutto un passato nella tua curva s'accampa:
non sorta sei da una stampa del Novelliere Illustrato?
Vedesti le case deserte di Parisina la bella?
Non forse non sei quella amata dal giovane Werther?
"..mah! Sogni di là da venire!". ---" Il lago s'è fatto più denso
di stelle " --"..che pensi?"---" Non penso". ---"Ti piacerebbe morire?".
"Si!". - "Pare che il cielo riveli più stelle nell'acqua e più lustri.
Inchinati sui balaustri : sognano così , tra due cieli...".
"Son come sospesa! Mi libro nell'alto ..." "Conosce Mazzini..".
---"E l'ami?..." ---"Che versi divini!".---"Fu lui a donarmi quel libro,
ricordi? che narra siccome , amando senza fortuna,
un tale si uccide per una , per una che aveva il mio nome".
5
Carlotta! nome fine , ma dolce che come l'essenze
resusciti le diligenze , lo scialle , la crinoline....
Amica di Nonna conosco le aiole per ove leggesti
i casi di Jacopo mesti nel tenero libro del Foscolo.
Ti fisso nell'albero con tanta tristezza , ov'è di tuo pugno
la data : ventotto di giugno del mille ottocentocinquanta.
Stai come rapita in un cantico : lo sguardo al cielo profondo
e l'indice al labbro , secondo l'atteggiamento romantico.
Quel giorno ---malinconia---vestivi un abito rosa,
per farti ---novissima cosa!--ritrarre in fotografia....
Ma te non rivedo nel fiore , amica di Nonna! Ove sei
o sola che, forse, potrei amare d'amore?
L' amica di nonna Speranza
1
Loreto impagliato ed il busto d'Alfieri, di Napoleone,
i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto),
il caminetto un po' tetro , le scatole senza confetti,
i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro,
un qualche raro balocco , gli scrigni fatti di valve,
gli oggetti col monito , salve, ricordo, le noci di cocco,
Venezia ritratta a musaici , gli acquarelli un po' scialbi,
le stampe , i cofani ,gli albi dipinti d'anemoni arcaici,
le tele di Massimo d'Azeglio , le miniature,
i dagherottipi: figure sognanti in perplessità,
il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone
e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto,
il cùcu dell'ore che canta , le sedie parate a damasco
chèrmisi...rinasco, rinasco del mille ottocento cinquanta!
2
I fratellini alla sala quest'oggi non possono accedere
che cauti (hanno tolte le federe ai mobili.è giorno di gala).
Ma quelli v'irrompono in frotta. è giunta , è giunta in vacanza
la grande sorella Speranza con la compagna Carlotta!
Ha diciassett'anni la Nonna! Carlotta quasi lo stesso:
da poco hanno avuto il permesso d'aggiungere un cerchio alla gonna,
il cerchio ampissimo increspa la gonna a rose turchine.
Più snella da la crinoline emerge la vita di vespa.
Entrambe hanno uno scialle ad arance a fiori a uccelli a ghirlande:
divisi i capelli in due bande scendenti a mezzo le guancie.
Han fatto l'esame più egregio di tutta la classe. Che affanno
passato terribile! Hanno lasciato per sempre il collegio.
Silenzio , bambini! Le amiche --bambini, fate pian piano!--
le amiche provano al piano un fascio di musiche antiche.
Motivi un poco artefatti nel secentismo fronzuto
di Arcangelo del Leùto e d'Alessandro Scarlatti.
Innamorati dispersi , gementi il core e l'augello,
languori del Giordanello in dolci bruttissimi versi:
........................................
.....caro mio ben
credimi almen,
senza di te
languisce il cor!
Il tuo fedel
sospira ognor
cessa crudel
tanto rigor!
......................
Carlotta canta. Speranza suona. Dolce e fiorita
si schiude alla breve romanza di mille promesse la vita.
O musica! Lieve sussurro! E già nell'animo ascoso
d'ognuna sorride lo sposo promesso : il Principe Azzurro,
lo sposo dei sogni sognati......O margherite in collegio
sfogliate per sortilegio sui teneri versi del Prati!
3
Giungeva lo Zio , signore virtuoso , di molto riguardo,
ligio al passato , al lombardo-Veneto, all'Imperatore;
giungeva la Zia , ben degna consorte , molto dabbene,
ligia al passato , sebbene amante del Re di Sardegna....
"Baciate la mano alli Zii!"---dicevano il Babbo e la Mamma,
e alzavano il volto di fiamma ai piccolini restii.
"E questa è l'amica in vacanza : madamigella Carlotta
Capenna : l'alunna più dotta , l'amica più cara a Speranza".
"Ma bene....ma bene ...ma bene...."-----diceva gesuitico e tardo
lo Zio di molto riguardo----"...ma bene ... ma bene ....ma bene....
Capenna? Conobbi un Arturo Capenna .....Capenna.....Capenna....
Sicuro! Alla Corte di Vienna! Sicuro ....sicuro.....sicuro...".
"Gradiscono un po' di moscato?", "Signora Sorella magari..."
E con un sorriso pacato sedevano in bei conversari.
".....ma la Brambilla non seppe....".-----è pingue già per l'Ernani...
"La Scala non ha più soprani...."--"Che vena quel Verdi Giuseppe".
"...nel Marzo avremo un lavoro alla fenice , m'han detto,
nuovissimo: il Rigoletto. Si parla d'un capolavoro".
"...Azzurri si portano o grigi ?".---"E questi orecchini? che bei
rubini! E questi cammei...---"la gran novità di Parigi...".
"...Radetzky? Ma che? L'armistizio...la pace che regna..."
....quel giovine Re di Sardegna è uomo di molto giudizio!".
"è certo uno spirito insonne, e forte e vigile e scaltro...",
"è bello? ". ---"Non bello: tutt' altro".---"Gli piacciono molto le donne...".
"Speranza!"(chinavansi piano, in tono un po' sibillino)
"Carlotta! Scendete in giardino: andate a giocare al volano!".
Allora le amiche serene lasciavano con un perfetto
inchino di molto rispetto gli Zii molto dabbene.
4
Oimè! che, giocando , un volano , troppo respinto all'assalto,
non più ridiscese dall'alto dei rami d'un ippocastano!
S'inchinano sui balaustri le amiche e guardano il lago
sognando l'amore presago nei bei sogni trilustri.
"Ah! se tu vedessi che bei denti!". ----"Quant' anni?...".----"Ventotto".
"Poeta?",---"Frequenta il salotto della Contessa Maffei!".
Non vuole morire, non langue il giorno . S' accende , più ancora
di porpora : come un'aurora stigmatizzata di sangue;
si spenge infine , ma lento . I monti s'abbrunano in coro:
il Sole si sveste dell'oro , la Luna si veste d'argento.
Romantica Luna fra un nimbo leggero , che baci le chiome
dei pioppi , arcata siccome un sopracciglio di bimbo,
il sogno di tutto un passato nella tua curva s'accampa:
non sorta sei da una stampa del Novelliere Illustrato?
Vedesti le case deserte di Parisina la bella?
Non forse non sei quella amata dal giovane Werther?
"..mah! Sogni di là da venire!". ---" Il lago s'è fatto più denso
di stelle " --"..che pensi?"---" Non penso". ---"Ti piacerebbe morire?".
"Si!". - "Pare che il cielo riveli più stelle nell'acqua e più lustri.
Inchinati sui balaustri : sognano così , tra due cieli...".
"Son come sospesa! Mi libro nell'alto ..." "Conosce Mazzini..".
---"E l'ami?..." ---"Che versi divini!".---"Fu lui a donarmi quel libro,
ricordi? che narra siccome , amando senza fortuna,
un tale si uccide per una , per una che aveva il mio nome".
5
Carlotta! nome fine , ma dolce che come l'essenze
resusciti le diligenze , lo scialle , la crinoline....
Amica di Nonna conosco le aiole per ove leggesti
i casi di Jacopo mesti nel tenero libro del Foscolo.
Ti fisso nell'albero con tanta tristezza , ov'è di tuo pugno
la data : ventotto di giugno del mille ottocentocinquanta.
Stai come rapita in un cantico : lo sguardo al cielo profondo
e l'indice al labbro , secondo l'atteggiamento romantico.
Quel giorno ---malinconia---vestivi un abito rosa,
per farti ---novissima cosa!--ritrarre in fotografia....
Ma te non rivedo nel fiore , amica di Nonna! Ove sei
o sola che, forse, potrei amare d'amore?
lunedì 20 gennaio 2020
LETTERATURA ITALIANA DEL 900 Marino Moretti
20--1--2020
A CESENA
Piove. è mercoledì . Sono a Cesena
ospite della mia sorella sposa,
sposa da sei , da sette mesi appena.
Batte la pioggia il grigio borgo, lava
la faccia delle case senza posa,
schiuma a piè delle gronde come bava.
Tu mi sorridi e io sono triste . Forse
triste è per te la pioggia cittadina,
il nuovo amore che non ti soccorse,
il sogno che non t'avvizzì, sorella,
che guardi me con occhio che si ostina
a dirmi bella la tua vita; bella,
bella! Oh bambina , sorellina , o nuora,
o sposa, io vedo tuo marito, sento
a chi dici ora mamma , a una signora;
"Mamma"! tu chiami e le sorridi e vuoi
ch'io sia gentile , vuoi ch'io le sorrida,
ch'io le parli de' miei viaggi, e poi,
quando poi siamo soli (oh come piove!)
mi dici rauca di non so che sfida
corsa ieri tra voi, e dici dove,
quando , come , perché , ripeti ancora
quando , come , perché , chiedi consiglio
con un sorriso non più tuo, di nuora.
Parli d'una cognata quasi avara
che viene spesso per casa col figlio
e non sai se temerla o averla cara;
parli del nonno ch'è quasi al tramonto,
il nonno ricco del tuo Dino, e dici:
"Vedrai , vedrai se lo terrò da conto";
parli della città , delle signore
che già conosci, di giorni felici,
di libertà , d'amor proprio , d'amore...
Piove . è mercoledì . Sono a Cesena
sono a Cesena e mia sorella è qui
tutta di un uomo ch'io conosco appena,
tra nuova gente , nuove cure , nuove
tristezze , e a me così parla , così
parla , senza dolcezza,mentre piove:
"Mamma nostra t'avrà già detto che....
E poi si vede , ora si vede, e come!
Si, sono incinta: troppo presto, ahimè!
Sai che non voglio balia , che ho speranza
d'allattarlo da me? Cerchiamo un nome....
Ho fortuna: è una buona gravidanza...".
Ancora parli , ancora parli , e guardi
le cose intorno . Piove. S'avvicina
l'ombra grigiastra. Suona l'ora. è tardi.
E l'anno scorso eri così bambina!
A CESENA
Piove. è mercoledì . Sono a Cesena
ospite della mia sorella sposa,
sposa da sei , da sette mesi appena.
Batte la pioggia il grigio borgo, lava
la faccia delle case senza posa,
schiuma a piè delle gronde come bava.
Tu mi sorridi e io sono triste . Forse
triste è per te la pioggia cittadina,
il nuovo amore che non ti soccorse,
il sogno che non t'avvizzì, sorella,
che guardi me con occhio che si ostina
a dirmi bella la tua vita; bella,
bella! Oh bambina , sorellina , o nuora,
o sposa, io vedo tuo marito, sento
a chi dici ora mamma , a una signora;
"Mamma"! tu chiami e le sorridi e vuoi
ch'io sia gentile , vuoi ch'io le sorrida,
ch'io le parli de' miei viaggi, e poi,
quando poi siamo soli (oh come piove!)
mi dici rauca di non so che sfida
corsa ieri tra voi, e dici dove,
quando , come , perché , ripeti ancora
quando , come , perché , chiedi consiglio
con un sorriso non più tuo, di nuora.
Parli d'una cognata quasi avara
che viene spesso per casa col figlio
e non sai se temerla o averla cara;
parli del nonno ch'è quasi al tramonto,
il nonno ricco del tuo Dino, e dici:
"Vedrai , vedrai se lo terrò da conto";
parli della città , delle signore
che già conosci, di giorni felici,
di libertà , d'amor proprio , d'amore...
Piove . è mercoledì . Sono a Cesena
sono a Cesena e mia sorella è qui
tutta di un uomo ch'io conosco appena,
tra nuova gente , nuove cure , nuove
tristezze , e a me così parla , così
parla , senza dolcezza,mentre piove:
"Mamma nostra t'avrà già detto che....
E poi si vede , ora si vede, e come!
Si, sono incinta: troppo presto, ahimè!
Sai che non voglio balia , che ho speranza
d'allattarlo da me? Cerchiamo un nome....
Ho fortuna: è una buona gravidanza...".
Ancora parli , ancora parli , e guardi
le cose intorno . Piove. S'avvicina
l'ombra grigiastra. Suona l'ora. è tardi.
E l'anno scorso eri così bambina!
sabato 18 gennaio 2020
TUMORI MALIGNI - PREVENZIONE 3° di: Pina Maria Speranza Raciti
18--1--2020
Le abitudini di vita e l'ambiente come veicoli degli agenti cancerogeni:
Per gli agenti cancerogeni le abitudini di vita e l'ambiente hanno un ruolo essenziale nel consentire le loro azione sulla popolazione; sono noti anche substrati e fattori esterni che portano gli agenti cancerogeni a contatto con gli individui e ne favoriscono l'azione . In tale senso possiamo considerare i fattori comportamentali, i fattori dell'ambiente di vita ed i fattori dell'ambiente di lavoro.
a)= Fattori comportamentali:
Il ruolo di alcuni fattori dipendenti dalle abitudini e dallo stile di vita è ormai ben conosciuto e ad essi può attribuirsi la quota maggiore della mortalità neoplastica . I più importanti di tali fattori , sono :il fumo di tabacco , il consumo di bevande alcoliche, l'alimentazione, il comportamento sessuale.
---L'abitudine al fumo di tabacco espone all'inalazione di diverse sostanze cancerogene . Dopo l'assorbimento attraverso i polmoni alcune di esse vengono eliminate con l'urina e possono agire sulla vescica. Parte dei cancerogeni può agire anche sull'apparato digerente dopo che è stata deglutita in soluzione nella saliva. Il rischio attribuibile al fumo di tabacco è elevatissimo per il cancro del polmone , del laringe, del faringe ,e del cavo orale ed è significativamente elevato per il cancro dell'esofago , del pancreas e della vescica.
------Il rischio derivante dall'abitudine di consumare bevande alcoliche è di difficile valutazione , giacché essa si accompagna spesso all'abitudine al fumo. Che l'alcol ha effetti cancerogeni , che tali effetti sono maggiori per i superalcolici (probabilmente per la presenza di altre sostanze cancerogene) e che si ha una interazione con il fumo con potenziamento dei rispettivi effetti.
I tumori correlati con il consumo di bevande alcoliche sono quelli del cavo orale , del faringe, dell'esofago e del laringe; il cancro del fegato è frequente nei forti bevitori.
-----Fattore comportamentale di importanza pari o superiore a quella del fumo è rappresentato dal tipo di alimentazione. Nel considerare questo fattore si prescinde dalle sostanze che possono essere presenti negli alimenti come additivi e come contaminanti giacché esse vanno considerati a parte ed alla stessa stregua degli inquinamenti ambientali .
Il fattore alimentare , va visto come quantità di alimenti consumati ed in rapporto alle modalità di preparazione . In tal senso è un fattore comportamentale e sociale , giacché è in rapporto con le tradizioni delle diverse popolazioni , con le abitudini familiari e con le scelte personali.
Secondo le stime effettuate per la popolazione degli USA , sarebbe responsabile di circa il 33% di tutte le morti per tumori. Le neoplasie correlate con la dieta sono tumori del grosso intestino.
Quanto alle modalità ed ai meccanismi con cui l'alimentazione può influire sulla frequenza di comparsa di tumori maligni ben poco è dimostrabile con dati sperimentali , sicché è solo in via presuntiva che si possono individuare le seguenti possibilità:
a)eccesso di alimenti; implica una maggiore produzione di estrogeni derivanti dal tessuto adiposo ed un menarca precoce,(con maggiore rischio di tumori dell'endometrio, e della mammella)
b) eccesso di alcune sostanze ; che possano costituire i precursori di sostanze cancerogene (es. nitrati e nitriti), possono aumentare la produzione di cataboliti cancerogeni nell'intestino(es. alcuni grassi fanno aumentare i metaboliti degli acidi grassi biliari e del colesterolo nelle feci) ; alterano la flora batterica intestinale con produzione in maggiore misura di metaboliti cancerogeni;
c) difetto di alcune sostanze ; che esplicano effetto protettivo: accelerando il transito delle feci e favorendo l'espulsione di sostanze cancerogene prima del loro assorbimento(come le fibre vegetali ricche di pentosi), intrappolando i radicali liberi (come il beta.carotene), rallentando la promozione delle cellule trasformate (come la vit. A);
Presenza di cancerogeni contenuti normalmente da certi alimenti (come la quercetina nelle cipolle) prodotti con la cottura (come alcuni idrocarburi policiclici che si producono nella carne e nel pesce cotti alla griglia), prodotti da microrganismi per cattiva conservazione (come le aflatossine prodotte da miceti del genere Aspergillus nelle arachidi , in cereali ed in foraggi immagazzinati in ambiente caldo e umido.
b)= Fattori dell'ambiente di vita:
Alcuni fattori presenti nell'ambiente di vita , spesso la loro azione si esplica indipendentemente dalla volontà del singolo individuo , in ciò differenziandosi dai precedenti fattori che dipendono , almeno ,in parte , da scelte individuali. Sono fattori connessi con l'inquinamento atmosferico, idrici e degli alimenti, sicché l'aria , l'acqua e gli alimenti possono essere considerati nei loro riguardi veicoli di sostanze cancerogene
c)= Fattori dell'ambiente di lavoro:
L'agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro ha classificato come cancerogeni 50 sostanze e processi industriali , probabilmente cancerogene altri 37 e possibilmente cancerogene altri 159. Benché attualmente la vigilanza sul rischio di cancerogenesi nell'ambiente di lavoro sia più attenta, non si può escludere che alcune fra le sostanze ancora usate siano cancerogene e che la loro nocività non sia conosciuta perché il rischio relativo è basso o perché riguarda gruppi molto piccoli di lavoratori.
Storia del cancro:
Il cancro, come malattia neoplastica clinicamente manifesta , è il risultato di una lunga serie di eventi determinati, con effetti diversi , dall'azione di agenti cancro-iniziatori, cancro-promotori e cancro-inibitori. Tenendo presente la complessità degli effetti cumulativi derivanti dai diversi agenti , cui un individuo è esposto nel corso della vita, si può comprendere come diversi fattori di rischio possono essere individuati per un dato tipo di cancro e come solo una piccola proporzione di individui esposti allo stesso fattore sviluppi un cancro clinicamente manifesto.
Il periodo di latenza è in genere molto lungo, anche di alcuni decenni.Il processo di iniziazione non porta inevitabilmente alla costituzione di una massa neoplastica, giacché le cellule trasformate vengono via via eliminate dai meccanismi di sorveglianza immunitaria e dall'intervento di vari agenti inibitori. Nei casi in cui la malattia è clinicamente manifesta, l'evoluzione naturale è generalmente rapida e porta alla morte del paziente.
L'evoluzione naturale dei tumori può essere influenzata ,in senso positivo per il paziente , dai trattamenti medici, e chirurgici. La cui efficacia è in stretto rapporto con la precocità della diagnosi.
PREVENZIONE :
Per alcuni tumori le possibilità di guarigione sono molto aumentate in questi anni, altri restano in larghissima misura inguaribili.Per i tumori guaribili , le terapie mediche e chirurgiche sono altamente traumatizzante (e spesso mutilanti) per i pazienti , oltre ad essere complesse e costose .Solo l'intensificazione degli interventi di prevenzione può risolvere in buona parte il problema cancro.
PREVENZIONE PRIMARIA :
I cancri-iniziatori agiscono durante un lungo periodo di tempo(di alcuni decenni) ed il loro effetto può essere reversibile anche dopo un tempo relativamente breve (mesi o pochi anni) dalla loro eliminazione. L'azione dei cancro--promotori può essere più rapida dopo che il processo di produzione di cellule trasformate ha avuto luogo. Di conseguenza, la rimozione degli agenti cancerogeni è utile in ogni momento della vita anche dopo un lungo periodo di esposizione, ma che è conveniente che avvenga quanto più precocemente possibile.
La conoscenza di numerosi agenti cancerogeni e dei fattori che ne rendono possibile l'azione sulla popolazione consente di affrontare il problema della prevenzione primaria con interventi mirati e rivolti all'intera popolazione o ai gruppi più esposti al rischio .
a)= modificazione delle abitudini di vita:
fumo di tabacco, consumo eccessivo di bevande alcoliche, alimentazione eccessiva e non equilibrata , esposizione eccessiva al sole;
b)= rimozione o riduzione dell'inquinamento nell'ambiente di vita;
c)= rimozione delle sostanze cancerogene dall'ambiente di lavoro;
=il fumo è il più diffuso ed il più pericoloso veicolo di sostanze cancerogene che l'umanità abbia mai conosciuto.
=la riduzione del consumo di bevande alcoliche deve entrare fra gli obiettivi prioritari dei programmi di prevenzione a livello nazionale, regionale e delle strutture territoriali sanitari;
=indurre la popolazione ad adottare un tipo di alimentazione adeguata al dispendio energetico individuale ,in cui i grassi di origine animale e la carne siano più ridotti e gli alimenti vegetali ricchi di fibre e di antiossidanti siano più abbondante rispetto alla dieta attuale.
= la lotta agli inquinamenti atmosferici e idrici va condotta attivando tutti gli strumenti normativi e tecnici che sono oggi disponibili. Infatti,se la quota dei tumori attribuibili all'inquinamento ambientale è relativamente piccola , la protezione dell'ambiente è , comunque , un obiettivo da perseguire perché migliora la qualità della vita.
PREVENZIONE SECONDARIA :
Si basa sulla diagnosi e sulla terapia precoce. La sua efficacia è provata per il cancro della cervice uterina e per il cancro della mammella. Meno certa è l'efficacia degli screening dei tumori del colon e della prostata; può essere utile l'autocontrollo dei nei per la diagnosi precoce dei melanomi.
=Vaccinoprofilassi :
fra i pochi agenti virali sospettati di essere cancro-iniziatori, e quindi suscettibile di prevenzione vaccinale :
virus dell'epatite B, per il carcinoma epatocellulare;
Helicobacter pylori
PAPILLOMA VIRUS di tipo 16, e 18 e virus HERPES SIMPLEX di tipo 2 per il carcinoma della cervice uterina
Le abitudini di vita e l'ambiente come veicoli degli agenti cancerogeni:
Per gli agenti cancerogeni le abitudini di vita e l'ambiente hanno un ruolo essenziale nel consentire le loro azione sulla popolazione; sono noti anche substrati e fattori esterni che portano gli agenti cancerogeni a contatto con gli individui e ne favoriscono l'azione . In tale senso possiamo considerare i fattori comportamentali, i fattori dell'ambiente di vita ed i fattori dell'ambiente di lavoro.
a)= Fattori comportamentali:
Il ruolo di alcuni fattori dipendenti dalle abitudini e dallo stile di vita è ormai ben conosciuto e ad essi può attribuirsi la quota maggiore della mortalità neoplastica . I più importanti di tali fattori , sono :il fumo di tabacco , il consumo di bevande alcoliche, l'alimentazione, il comportamento sessuale.
---L'abitudine al fumo di tabacco espone all'inalazione di diverse sostanze cancerogene . Dopo l'assorbimento attraverso i polmoni alcune di esse vengono eliminate con l'urina e possono agire sulla vescica. Parte dei cancerogeni può agire anche sull'apparato digerente dopo che è stata deglutita in soluzione nella saliva. Il rischio attribuibile al fumo di tabacco è elevatissimo per il cancro del polmone , del laringe, del faringe ,e del cavo orale ed è significativamente elevato per il cancro dell'esofago , del pancreas e della vescica.
------Il rischio derivante dall'abitudine di consumare bevande alcoliche è di difficile valutazione , giacché essa si accompagna spesso all'abitudine al fumo. Che l'alcol ha effetti cancerogeni , che tali effetti sono maggiori per i superalcolici (probabilmente per la presenza di altre sostanze cancerogene) e che si ha una interazione con il fumo con potenziamento dei rispettivi effetti.
I tumori correlati con il consumo di bevande alcoliche sono quelli del cavo orale , del faringe, dell'esofago e del laringe; il cancro del fegato è frequente nei forti bevitori.
-----Fattore comportamentale di importanza pari o superiore a quella del fumo è rappresentato dal tipo di alimentazione. Nel considerare questo fattore si prescinde dalle sostanze che possono essere presenti negli alimenti come additivi e come contaminanti giacché esse vanno considerati a parte ed alla stessa stregua degli inquinamenti ambientali .
Il fattore alimentare , va visto come quantità di alimenti consumati ed in rapporto alle modalità di preparazione . In tal senso è un fattore comportamentale e sociale , giacché è in rapporto con le tradizioni delle diverse popolazioni , con le abitudini familiari e con le scelte personali.
Secondo le stime effettuate per la popolazione degli USA , sarebbe responsabile di circa il 33% di tutte le morti per tumori. Le neoplasie correlate con la dieta sono tumori del grosso intestino.
Quanto alle modalità ed ai meccanismi con cui l'alimentazione può influire sulla frequenza di comparsa di tumori maligni ben poco è dimostrabile con dati sperimentali , sicché è solo in via presuntiva che si possono individuare le seguenti possibilità:
a)eccesso di alimenti; implica una maggiore produzione di estrogeni derivanti dal tessuto adiposo ed un menarca precoce,(con maggiore rischio di tumori dell'endometrio, e della mammella)
b) eccesso di alcune sostanze ; che possano costituire i precursori di sostanze cancerogene (es. nitrati e nitriti), possono aumentare la produzione di cataboliti cancerogeni nell'intestino(es. alcuni grassi fanno aumentare i metaboliti degli acidi grassi biliari e del colesterolo nelle feci) ; alterano la flora batterica intestinale con produzione in maggiore misura di metaboliti cancerogeni;
c) difetto di alcune sostanze ; che esplicano effetto protettivo: accelerando il transito delle feci e favorendo l'espulsione di sostanze cancerogene prima del loro assorbimento(come le fibre vegetali ricche di pentosi), intrappolando i radicali liberi (come il beta.carotene), rallentando la promozione delle cellule trasformate (come la vit. A);
Presenza di cancerogeni contenuti normalmente da certi alimenti (come la quercetina nelle cipolle) prodotti con la cottura (come alcuni idrocarburi policiclici che si producono nella carne e nel pesce cotti alla griglia), prodotti da microrganismi per cattiva conservazione (come le aflatossine prodotte da miceti del genere Aspergillus nelle arachidi , in cereali ed in foraggi immagazzinati in ambiente caldo e umido.
b)= Fattori dell'ambiente di vita:
Alcuni fattori presenti nell'ambiente di vita , spesso la loro azione si esplica indipendentemente dalla volontà del singolo individuo , in ciò differenziandosi dai precedenti fattori che dipendono , almeno ,in parte , da scelte individuali. Sono fattori connessi con l'inquinamento atmosferico, idrici e degli alimenti, sicché l'aria , l'acqua e gli alimenti possono essere considerati nei loro riguardi veicoli di sostanze cancerogene
c)= Fattori dell'ambiente di lavoro:
L'agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro ha classificato come cancerogeni 50 sostanze e processi industriali , probabilmente cancerogene altri 37 e possibilmente cancerogene altri 159. Benché attualmente la vigilanza sul rischio di cancerogenesi nell'ambiente di lavoro sia più attenta, non si può escludere che alcune fra le sostanze ancora usate siano cancerogene e che la loro nocività non sia conosciuta perché il rischio relativo è basso o perché riguarda gruppi molto piccoli di lavoratori.
Storia del cancro:
Il cancro, come malattia neoplastica clinicamente manifesta , è il risultato di una lunga serie di eventi determinati, con effetti diversi , dall'azione di agenti cancro-iniziatori, cancro-promotori e cancro-inibitori. Tenendo presente la complessità degli effetti cumulativi derivanti dai diversi agenti , cui un individuo è esposto nel corso della vita, si può comprendere come diversi fattori di rischio possono essere individuati per un dato tipo di cancro e come solo una piccola proporzione di individui esposti allo stesso fattore sviluppi un cancro clinicamente manifesto.
Il periodo di latenza è in genere molto lungo, anche di alcuni decenni.Il processo di iniziazione non porta inevitabilmente alla costituzione di una massa neoplastica, giacché le cellule trasformate vengono via via eliminate dai meccanismi di sorveglianza immunitaria e dall'intervento di vari agenti inibitori. Nei casi in cui la malattia è clinicamente manifesta, l'evoluzione naturale è generalmente rapida e porta alla morte del paziente.
L'evoluzione naturale dei tumori può essere influenzata ,in senso positivo per il paziente , dai trattamenti medici, e chirurgici. La cui efficacia è in stretto rapporto con la precocità della diagnosi.
PREVENZIONE :
Per alcuni tumori le possibilità di guarigione sono molto aumentate in questi anni, altri restano in larghissima misura inguaribili.Per i tumori guaribili , le terapie mediche e chirurgiche sono altamente traumatizzante (e spesso mutilanti) per i pazienti , oltre ad essere complesse e costose .Solo l'intensificazione degli interventi di prevenzione può risolvere in buona parte il problema cancro.
PREVENZIONE PRIMARIA :
I cancri-iniziatori agiscono durante un lungo periodo di tempo(di alcuni decenni) ed il loro effetto può essere reversibile anche dopo un tempo relativamente breve (mesi o pochi anni) dalla loro eliminazione. L'azione dei cancro--promotori può essere più rapida dopo che il processo di produzione di cellule trasformate ha avuto luogo. Di conseguenza, la rimozione degli agenti cancerogeni è utile in ogni momento della vita anche dopo un lungo periodo di esposizione, ma che è conveniente che avvenga quanto più precocemente possibile.
La conoscenza di numerosi agenti cancerogeni e dei fattori che ne rendono possibile l'azione sulla popolazione consente di affrontare il problema della prevenzione primaria con interventi mirati e rivolti all'intera popolazione o ai gruppi più esposti al rischio .
a)= modificazione delle abitudini di vita:
fumo di tabacco, consumo eccessivo di bevande alcoliche, alimentazione eccessiva e non equilibrata , esposizione eccessiva al sole;
b)= rimozione o riduzione dell'inquinamento nell'ambiente di vita;
c)= rimozione delle sostanze cancerogene dall'ambiente di lavoro;
=il fumo è il più diffuso ed il più pericoloso veicolo di sostanze cancerogene che l'umanità abbia mai conosciuto.
=la riduzione del consumo di bevande alcoliche deve entrare fra gli obiettivi prioritari dei programmi di prevenzione a livello nazionale, regionale e delle strutture territoriali sanitari;
=indurre la popolazione ad adottare un tipo di alimentazione adeguata al dispendio energetico individuale ,in cui i grassi di origine animale e la carne siano più ridotti e gli alimenti vegetali ricchi di fibre e di antiossidanti siano più abbondante rispetto alla dieta attuale.
= la lotta agli inquinamenti atmosferici e idrici va condotta attivando tutti gli strumenti normativi e tecnici che sono oggi disponibili. Infatti,se la quota dei tumori attribuibili all'inquinamento ambientale è relativamente piccola , la protezione dell'ambiente è , comunque , un obiettivo da perseguire perché migliora la qualità della vita.
PREVENZIONE SECONDARIA :
Si basa sulla diagnosi e sulla terapia precoce. La sua efficacia è provata per il cancro della cervice uterina e per il cancro della mammella. Meno certa è l'efficacia degli screening dei tumori del colon e della prostata; può essere utile l'autocontrollo dei nei per la diagnosi precoce dei melanomi.
=Vaccinoprofilassi :
fra i pochi agenti virali sospettati di essere cancro-iniziatori, e quindi suscettibile di prevenzione vaccinale :
virus dell'epatite B, per il carcinoma epatocellulare;
Helicobacter pylori
PAPILLOMA VIRUS di tipo 16, e 18 e virus HERPES SIMPLEX di tipo 2 per il carcinoma della cervice uterina
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