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sabato 20 aprile 2019

Najus e Baruc: l'AMICIZIA di Pina Maria Speranza Raciti

20-4-2019
Il  sole, del crepuscolo, rosso fuoco, incendia il deserto, vasta  area  brulla , e silenziosa, dove le dune, sull'orizzonte infinito, danno  formosità, corporatura,  imprimendo una  plasticità, a tutto  il  paesaggio.  La  strada si  snoda,  come  un serpente raggomitolato su se stesso ed in movimento, nello stesso tempo. Il  silenzio , viene  squarciato dal  rumore del  motore a scoppio di  un  fuoristrada, tutto polveroso, che  annaspa sulla  sabbia ; è guidato da un  uomo di mezza età, dal volto scuro, solcato da qualche  piccola ruga, i capelli neri perfettamente tagliati, sono  un po'  sparsi di  fili  argentati, gli  occhi neri, hanno uno sguardo molto buono.  Dal vestiario,  si nota che è un operaio, lavora  nei pozzi petroliferi , della zona. Ha  finito il suo turno di lavoro, e si appresta  a ritornare a casa. Al villaggio , che dista pochi  chilometri  , dal suo posto di lavoro, abita con la sua famiglia composta da sua moglie e da un figlioletto di  6 anni. è  già  sera , quando Kamin ,  giunge  al villaggio, luci   fioche ai crocicchi illuminano la strada; giunto  davanti alla  porta della propria casa, si  ferma , suona  il clacson, prima di scendere, per  avvisare  la sua famiglia del  suo arrivo. La porta principale ,  un cancelletto di ferro ,  si apre  in un  ampio cortile , tipico  dei paesi   orientale,    le pareti  imbiancate  della casa  limitano per tre lati , il cortile,  lo rendono bianco e fresco,  durante il giorno.  Il cortile , è arricchito  da  palme per  proteggono dal  caldo  e danno frescura la sera. La sera  è il momento d'incontro,  attorno al desco per tutta la famiglia, Najus è un bambino meraviglioso, bello  nei tratti  somatici del viso , ricorda  tanto  quello   della mamma; è  ubbidiente  ed ha una saggezza che contrasta  con la sua età. Molto vivace e ricco di iniziativa,  è amato  dai  suoi compagni di gioco e di  scuola. Najus, ha un amico , grande,  buono ,e silenzioso, che  lo segue ovunque, è un  bellissimo  terranova, dal lungo pelo  nero, ricco di bontà, dolcezza, pazienza , amore e  fedeltà al suo padroncino; si chiama  Baruc. Najus, spesso  si  isola  con  Baruc, in un luogo appartato e  segreto, dove al fresco delle  palme e al  dolce suono  dell'acqua  che  scorre nei  canali , si sdraiano, Baruc, fa  da cuscino soffice e pomposo  al suo  padroncino, Najus, nel silenzio  dell'oasi  libera la sua fantasia, e con il suo  amico, Baruc,  compie le gesta più eroiche, e cavalleresche, che mai bambino  abbia compiuto . Così , Najus e Baruc,  cavalieri al servizio  del  savio califfo Rasch'id,  vagano per monti e valli e  per mari, combattendo da valorosi , contro il male , per il trionfo della giustizia.  Hanno  molti amici, nel mondo, bambini cinesi,  giapponesi, europei e tutti  amano Najus ed il suo amico,  sono  venuti il loro soccorso, quando si  sono trovati in difficoltà.
Sono amici  di Najus e di Baruc, gli  animali:
Paolino, gufo, che  tartaglia, dal cuore  d'oro,  che vive in un  bosco dell'appennino  tosco-emiliano, con falchi ed aquile; la capretta Peppina, dell' Himalaya, che fa il latte per  un bambino pakistano, tutto  ricci neri, e  la tartaruga Giulietta, che vive in un  giardino un po' desolato, della Sicilia, insieme  a due  bambini: Massimiliano e Cristina. Vi sono tanti amici anche fra  le graziose  violette, e  le semplici margherite  dei campi.
Najus ed i suoi amici parlano una sola lingua quella dell'Amore e dell'Amicizia. Sono  tutti consapevoli di essere  la Luce  e la Speranza che illumina il mondo. Nel  cuore di Najus  c'è un grande sogno , potere stabilire  una lunga catena  di :  amore , amicizia, solidarietà, con tutti i bambini del mondo.
Tempo fa', ho scritto delle fiabe, che non ho mai reso  pubbliche, in occasione , di questa Santa Pasqua, volendo porgere i miei auguri  pasquali a tutti i bambini ed in modo particolare a quelli  che vivono in assoluta indecenza fisica e morale, ho scelto questa fiaba.
Scorrono  davanti agli occhi , della mia memoria , le immagini di bambini, vestiti di stracci , che pescano nei cumuli di spazzatura, di bambini  sottoposti  a lavori disumani,  bambini denutriti, che piangono per la fame ecc, è il loro sguardo  che ferisce il mio cuore, perché  esprime non solo tanta sofferenza, ma anche la rassegnazione a non avere il diritto ad un'infanzia. Un sentimento d'impotenza mi paralizza, mentre provo , vergogna, andando  con la memoria alla mia stupenda infanzia. Agli adulti lascio due  riflessioni:
La prima ,mi porta  al Vangelo,ed è  l'immagine più bella in assoluto che il vangelo dà di Gesù:
Gesù e i bambini;
La seconda è  dotta, Jean Jacques  Rousseau, è il padre della pedagogia moderna, ha scritto un libro:" EMILIO", è u testo superato; ma è l'intuizione  dell'autore, che ho sempre  amato .
Il bambino, ha una natura buona, il male  è nella società. Quindi è la  società , che corrompe  e distrugge la natura buona del bambino.

1 commento:

  1. oggi, le immagini di bambini con i loro genitori, che fuggono da un mostro, che si chiama guerra, non è possibile accettarlo.
    ai bambini dell'Ucraina.

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