10-3-2019
Probabilmente nessuno di noi , nemmeno uno tra gli uomini, oserebbe gridare "no" di fronte Dio. Eppure esistono mille modi di sottrarsi alla sua sovranità sulla storia. Esiste una fondamentale tentazione dovuta alla concezione che l'uomo ha del tempo--cioè, del susseguirsi dei minuti e delle ore, nella sua propria storicità--e dello spazio. O noi utilizziamo il tempo e lo spazio come circostanze all'interno delle quali l'uomo può realizzare il suo progetto fantastico sulla vita (di potere, di vanità ed anche di perfezione), oppure concepiamo il tempo e lo spazio come dimensioni fisiche nelle quali Dio rivela il suo progetto di amore sulla nostra esistenza, il progetto che permette all'uomo di scoprire il gusto della vita , il senso ultimo della cose .
La prima scelta, seguire le proprie fantasie, finisce inevitabilmente per soffocare e degradare fino al cinismo il cuore dell'uomo.Quello che è grave, è che il successo può essere ottenuto , all'inizio, con relativa facilità.Ed è grave perché questo successo iniziale ci mantiene nell'errore menzognero della nostra concezione. Vivere nel falso, significa perdere il proprio tempo, perdere la libertà.
Nel secondo caso, l'uomo riconosce la relazione tra tutto quello che esiste e il proprio cuore. Tempo e spazio non soffocano il cuore dell'uomo, che fa avanzare la sua libertà, felice, nella giusta direzione. Guardare e avanzare nella giusta direzione. Ecco la vera conversione.
D.Javier Calavia Balduz
Nessun commento:
Posta un commento