1-3-2019
Catania è la mia città: è la città dei miei studi universitari; è la città del mio cammino spirituale. Una bella giornata di febbraio, un viaggio a Catania, per fare delle spese, e per una passeggiata, per le strade del centro storico. Ho ritrovato una città sotto la luce di un sole caldo, calma, bella. pulita; avevo una grande voglia di rivedere il complesso monumentale del monastero benedettino di San Nicolò la rena, con la sua abbazia. Ho visitato, questa bella chiesa, da bambina in compagnia dei miei zii e cugini.
Inscritta all'università, in medicina, frequentando le lezioni di anatomia umana normale, nell'adiacente palazzo Ingrassia, finite le lezioni, prima di ritornare a Belpasso, andavo a visitare la mia cara San Nicolò. Ogni volta , una tristezza invadeva il mio cuore, per il suo abbandono,per il suo saccheggio; ma erano anni tristi, perché, la città tutta era:l'abbandonata, la saccheggiata.
Alla fine degli anni --80 del secolo scorso, sono accaduti avvenimenti, che io considero importanti per la città di Catania:
nel monastero benedettino di San Benedetto, nel 1987, inizia a formarsi la comunità laica, degli oblati secolari di San Benedetto; mentre nella diocesi c'è un cambiamento con l'arrivo come vescovo, di Sua Eccellenza Bommarito. Un piccolo gruppo di monaci benedettini del monastero di San Martino le scale, viene ospitato in una parrocchia catanese, " I Minoritelli", nei pressi dell'abbazia di San Nicolò; la cui rettoria, viene affidata, dopo più di un secolo, ad un monaco benedettino, Don Michele Musumeci.
San Nicolò, inizia a vivere, con la celebrazione domenicale della Santa Messa, mentre l'urna del Beato Dusmet, con una solenne celebrazione, attraverserà, la soglia principale, della chiesa.
Io sono, la presidente ,di una piccola e sconosciuta comunità degli oblati.
è il ricordo, di quei momenti storici, nei quali , inizia a formarsi nel cuore e nella mente, di tante persone perbene, la speranza, di un cambiamento nella città di Catania, per uscire per sempre dagli anni bui e di orrore.
I monaci benedettini, dopo poco tempo sono andati via da Catania, trasferendosi nella loro definitiva ed attuale sede , Nicolosi. Molti sono state le difficoltà che hanno accompagnato, in questi anni, il restauro della bella San Nicolò; oggi rivedendola, pulita, con un restauro completato, il mio cuore trabocca di gioia, mentre porgo gli auguri al rettore.
Continuando la mia passeggiata, sono entrata nel monastero, che è sede dell'università di Catania, esso è completamente ,restaurato e ristrutturato, ed è stupendo, vive di una luce propria. Mi dirigo all'uscita del monastero, mi fermo , per un attimo, e chiudo gli occhi,per vedere il Beato Dusmet, che come ultimo abbate consegna le chiavi del monastero,al neo-stato italiano. Mi chiedo, oggi, il Beato Dusmet, guardando da lassù, il monastero affollato di ragazzi,cosa pensa? Sono certa, che è felice,perché i nuovi ospiti, sono il futuro, e la speranza della nostra città, della nostra isola.
Palazzo Ingrassia è stato da sempre , il palazzo della facoltà di medicina, ospitava gli istituti di:
Anatomia umana normale;
Anatomia umana patologica;
Igiene:
Medicina legale;
oggi la facoltà di medicina , si trova alla cittadella , ed il palazzo ospita delle facoltà umanistiche.
è stato , insieme all'aula A della cittadella , il primo istituto che ho frequentato, ed i primi esami che ho sostenuto. Nel ricordo, mentre cammino per i suoi corridoi, un sentimento di nostalgia attraversa il mio cuore. Andando via , rifletto, quanti studenti di medicina, negli anni, abbiamo attraversato,il portone di questo palazzo, con l'ansia per gli esami, con tanti progetti per il nostro futuro. Un caro pensiero e un grazie ai nostri professori, che ci hanno dato molto.
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