21--8--2024
Ci si metteva in carrozza . Erano le due, l'ora veramente atroce della campagna estiva siciliana. Si andava al passo perché incominciava la discesa verso il Belice . Tutti erano muti , e fra il battere degli zoccoli si sentiva solo la voce di un carabiniere che canticchiava :" La spagnola sa amar così". Il polverone si alzava . Poi si traversava il Belice , che era un fiume sul serio per la Sicilia , con financo dell'acqua nel suo greto , e cominciava l'interminabile salita al passo : le giravolte si succedevano eterne nel paesaggio calcinato .
Sembrava non dovesse finire più, ma tuttavia finiva . In cima al versante , i cavalli si fermavano , fumanti di sudore ; i carabinieri smontavano , anche noi scendevamo per sgranchirci le gambe . E si ripartiva al trotto.
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