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lunedì 12 settembre 2022

Io, Giovanni Boccaccio:

 12--9--2022
Checché  sia  degli  altri,  quanto  a me  sono stato  disposto   dalla  natura , fin  dall'utero  della  madre,   alle  poetiche   meditazioni , e  per  quel  che  ne posso  giudicare , sono  nato   soltanto  per  attendere  ad esse . Mi ricordo  infatti  che mio padre , fin  dalla  mia infanzia ,  indirizzò  tutti  i suoi  sforzi  per far  di me  un   commerciante  ; e  dopo  avermi  fatto  imparare   l'aritmetica  , mi  affidò  , ragazzo  ancora  , in  qualità  di discepolo  , a  un grosso  mercante ;  presso  il quale  null'altro  feci, per sei  anni ,  che  sprecare  invano  un tempo  che non  avrei   più potuto  recuperare  . Più tardi , mostrando da certi  indizi  la mia  maggiore  attitudine   agli  studi   letterari, mio  padre  stesso  ordinò   di cominciare  lo studio  delle " Sanzioni" dei  Pontefici , allo scopo  di diventare  ricco; e sotto  un illustre  maestro  , m'affaticai  inutilmente  per un periodo  di tempo  pressoché uguale . L'animo  si tediava   di quelle cose  a   tal punto  , che  né  la dottrina   del  maestro  , né  l'autorità  del padre (che  urgeva  con   consigli   sempre nuovi),  né  le  preghiere  o i  rimproveri  degli amici   valsero   a farmi   procedere  verso  l'una  o l'altra di quelle   carriere  ,  tanto  l'animo  tutto  era  preso   dalla   passione  per  gli studi  poetici. E  non  un   capriccio  era,   bensì  una   antichissima  disposizione del mio  spirito. Infatti  mi ricordo  che prima  di aver  compiuto  i sette anni  mi   nacque  un  desiderio  di  comporre  e scrissi  certe  immaginazioni poetiche  , sia  pur  priva  di ogni   valore.

Ho cominciato  , con   assai  meno  difficoltà   che io  non  estimavo  di potere, a  confortare  la mia vita;  e comincianmi già  a  piacere  i grossi  panni  e le  contadine   vivande ; e il  non vedere  l'ambizione  e le  spiacevolezze  e ' fastidi  de '  nostri  cittadini m'a  di  tanta   consolazione  dell'animo  che  ,  se   io  potessi  stare  senza  udirne  nulla  , credo  che   'l  mio   riposo  crescerebbe  assai  . In  iscambio  de '  solleciti  avvolgimenti , e  continui , de '  cittadini , veggo  campi , colli , arbori ,  delle   verdi   fronde  e di  vari  fiori   rivestiti ; cosa  semplicemente  dalla  natura  prodotte , mentre  gli  atti  dei  cittadini  sono  tutti fittizi.

Pochi anni , io credo  , mi  avanzano  , ai quali   né  lunga  fatica  , né  insopportabile   può   essere  la povertà  ; questi anni  , sa  a  Dio   piace  , bramo  terminare  in patria  ;  e poiché   il pensiero  , del  sepolcro  supera   ogni  mia   meditazione  , desidero  che  le ceneri ricevute  dai  miei  progenitori , a'  medesimi  siano  restituite , e  con loro  congiunte.
        Giovanni  Boccaccio

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