15--9--2022
Finalmente è arrivato il giorno dell'ira dopo i lunghi crepuscoli della paura. Finalmente stanno pagando la decima dell'anime per la ripulitura della terra.
Ci voleva , alla fine , un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di lacrime fraterne. Ci voleva una bella innaffiata di sangue per l'arsura dell'agosto ; e una rossa svinatura per le vendemmie di settembre ; e una muraglia di svampate per i freschi di settembre.
è finita la siesta della vigliaccheria , della diplomazia, dell'ipocrisia e della pacioseria . I fratelli son sempre buoni ad ammazzare i fratelli ! i civili son pronti a tornar selvaggi , gli uomini non rinnegano le madri belve.
Non si contentano più dell'omicidio al minuto.
Siamo troppi . La guerra è un'operazione malthusiana . C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono . La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio . Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola . E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati , che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutare la vita.
Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni , quanti saranno , non dico da piangere , ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivano ai diti delle mani e dei piedi messi assieme . E codesta perdita , se non fosse anche un guadagno per la memoria , sarebbe a mille doppi compensata dalle tante centinaia di migliaia di antipatici , farabutti , idioti, odiosi , sfruttatori , disutili , bestioni e disgraziati che si son levati dal mondo in maniera spiccia ,nobile, eroica e forse , per chi resta , vantaggiosa.
Non si rinfacciano , a uso di perorazione , le lacrime delle mamme. A cosa possono servire le madri, dopo una certa età, se non a piangere . E quando furono ingravidate non piansero ; bisogna pagare anche il piacer . E chissà che qualcuna di quelle madri lacrimose non abbia maltrattato e maledetto il figliolo prima che i manifesti lo chiamassero al campo. Lasciamole piangere , dopo aver pianto si sta meglio.
Chi odia l'umanità--e come si può non odiarla anche compiangendola?-- si trova in questi tempi nel suo centro di felicità . La guerra , colla sua ferocia , nello stesso tempo giustifica l'odio e lo consola . " Avevo ragione di non stimare gli uomini , e perciò son contento che ne spariscono parecchi".
La guerra , infine giova all'agricoltura e alla modernità. I campi di battaglia rendono , per molti anni, assai più di prima senz'altra spesa di concio. Che bei cavoli mangeranno i francesi dove s'ammucchiarono i fanti tedeschi e che grasse patate si caveranno in Galizia quest'altro anno!
E il fuoco degli scorridori e il dirutamento dei mortai fanno piazza pulita fra le vecchie case e le vecchie cose . Quei villaggi sudici che i soldatacci incendiarono saranno rifatti più belli e più igienici. E rimarranno anche troppe cattedrali gotiche e troppe chiese e troppe biblioteche e troppi castelli per gli abbruttimenti e i rapimenti e i rompimenti dei viaggiatori e dei professori. Dopo il passo dei barbari nasce un'arte nuova fra le rovine e ogni guerra di sterminio mette capo a una moda diversa . Ci sarà sempre da fare per tutti se la voglia di creare verrà , come sempre , eccitata e ringagliardita dalla distruzione .
Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. La guerra è spaventosa --- e appunto perché spaventosa e tremenda e terribile e distruggitrice dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi.
= ho voluto impostare questo post, perché le parole ciniche e tremende, danno la dimensione di ciò che da sempre è stata la guerra. Con grande conforto mi accorgo come questa retorica che ha avuto molto peso nella storia d'Italia fra le due guerre, oggi non esiste più, abbiamo fatto molta strada e siamo molto cresciuti!
Ma questa retorica cinica, è stata ed è la musica con la quale si continuano a fare le guerre, pensiamo agli ultimi anni, fino all'orrore di oggi nell'Ucraina, sono orrende le distruzioni , la violenza sui civili, non ci si può girare dall'altro lato e non vedere.
Sostenere l'Ucraina, moralmente e militarmente, ma fare in modo che questo orrore finisca per il bene comune dell'umanità, del popolo ucraino, dell'Europa. Ma dobbiamo saldamente agire con unità e coerenza.
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