2--9--2022
=Non sei tu fin da principio, Signore , il mio Dio, il mio Santo? [......]Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l'oppressione , perché , vedendo i perfidi , taci, mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui? Tu tratti gli uomini come pesci del mare , come animali che strisciano e non hanno padrone . Abacuc 1,12-14
Talvolta il sibilo divino s'assottiglia al punto da trasformarsi in silenzio ; inspiegabile, indisponente e irritante . Si è abituati alla sua loquacità e si incappa nel mutismo . Si conta sul suo intervento e ci si scontra con la sua inerzia. Pare un silenzio per disinteresse . Egli guarda gli avvenimenti come se non li vedesse , come se non colpissero la sua sensibilità . In diversi testi dell'Antico Testamento il profeta , impotente , guarda e denuncia , mentre Dio , possente , osserva e tace , come sfinge impassibile . Quando ciò accade di fronte al prevalere e prevaricare dei presuntuosi , allora il tacere divino diventa scandaloso :" Violenza" e non salvi? Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione ?"(Abacuc 1,2-3). L'immagine profetica rimanda alla pesca a strascico : il despota di turno , individuo o gruppo , raccoglie tutti i pesci nella rete , senza alcuna distinzione , e se la gode . Addirittura , inscena una liturgia con i suoi attrezzi: " Offre sacrifici alle sue lenze e brucia incenso alle sue reti perché , grazie a loro , la sua parte è abbondante e il suo cibo succulento "(1,16). Di fronte a ciò l'inazione divina fa intendere che avalli una simile situazione .
Il silenzio divino diventa una questione in cui si impastano psicologia , teologia e apologetica ; perché Dio rimane zitto anche quando l'empio divora il giusto ? Perché esita? Così ,non induce i suoi fedeli a venir meno? E ancor più urticante è la domanda : tace perché , in fondo , non esiste? L'assenza di azione evoca l'assenza di vita; l'indifferenza richiama la non esistenza . E può provocare la non sopravvivenza . Ma soprattutto astrae Dio dalla storia : il disinteresse lo rende di marmo , statua divinizzata ma non animata (nel Vicino Oriente antico si credeva che le divinità abitassero nelle proprie statue , ma senza pretendere che avessero il dono della parola).
Assopito
Il credente israelita non si rassegna al mutismo . Ricorre perciò a un'altra spiegazione immaginifica, a una causa antropomorfa : Dio soffre di sonnolenza ; bisogna dunque impedirgli di addormentarsi . A più riprese allora lo si strattona :" Non startene muto , non restare in silenzio e inerte" (Salmo 83,2); "Signore , tu hai visto , non tacere ; da me non stare lontano . Destati , svegliati per il mio giudizio , per la mia causa "( Salmo 35,22-23). In un lamento collettivo, l'inquietante immagine di Israele considerato un gregge da scannare per Dio si trasforma in un campanello d'allarme :" Per te ogni giorno siamo messi a morte, stimati come pecore da macello . Svegliati ! Perché dormi? Destati , non respingerci per sempre! Perché nascondi il tuo volto , dimentichi la nostra miseria e oppressine ?" (Salmo 44,22-24).
Può suonare blasfemo o ingenuo rapportarsi con Dio in tal modo . Eppure , l'immagine dell'assopimento di Dio serba una nota di speranza , perché lo si dichiara assopito , non morto. Una persona dormiente (la) si può svegliare . E ciò apre un pertugio di speranza e scongiura la rassegnazione . L'impassibilità manifestata da Dio fino a quel momento , apparentemente indisturbato dallo stato del mondo e dal destino di Israele , è solo la calma prima della tempesta; presto si farà sentire; si farà vedere e come!
=l'esperienza del dolore ,della solitudine, del perché di una persecuzione, del perché il Signore ti pone difronte il male anche della chiesa, di un sacerdote che diventa l'aguzzino. è un dolore che ho provato, credo oggi che, il silenzio del Signore, ha una funzione pedagogica; perché il vedere in faccia il male e doverlo combattere, aiuta a crescere.
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