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martedì 24 maggio 2022

Favole La Fontaine "La Lepre e le Rane"

 24--5--2022

Non   sapendo  una  Lepre  cosa fare
nella  sua  tana  , per uscir  di tedio
sulla  sua sorte  prese  a meditare .
(Dormire  o meditare è  un gran rimedio.)

--O  disgraziati  sempre  i timorosi!
--dicea  fra sé  quel   povero animale,-
che  da  paura  internamente  rosi,
non c'è  piacer  che  non finisca  male.

Anche  il boccon  ti si  conficca  in  gola,
vivi  e dormi  sospeso  in crucci  , in pene ;
ogni voce , ogni  uccel  che  in  l'aria vola,
ti fa  gelare  il sangue  nelle vene.

"Corrèggiti "  , mi dice  un  barbassoro .
Ma  si corregge  il mal  della paura?
Ho  veduto  fior  d'uomini  , anche loro
far  talvolta  una misera  figura-

Trista  , crucciata  e di  paura gialla  ,
così dicea...Quando  a un tratto  s'udiva
un fruscio , che  la fe', le  gambe  in spalla,
d'uno  stagno  scappar  presso  la riva.

Le  Rane  , al  suo venir , saltan  nel fosso,
e dentro   al fango  ciascuna  si  abbica.
---Oh!  oh! --grida  la Lepre ,--e dunque  posso
esser  anch'io  terribile nemica.

Hanno   paura  , un  fulmine di guerra
mi  credono  , non  son  quel  che già  fui.
Ho capito , non  c'è  poltrone  in terra ,
che non  trovi  un poltrone  più di  lui-. 






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