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sabato 3 aprile 2021

SICILIA. bellezza e splendore ; bruttezza ed orrori ; bene e male.

3---4---2021
Amo  , profondamente  la mia terra , e  sono  fiera  d'essere  siciliana.  Una  terra, talmente  bella  , che  , tutti  i popoli  , che  sono  sbarcati sulle sue  coste , nel corso  della  sua lunga storia , si  sono fermati , ed hanno  costruito  città  di una  grande e suggestiva  bellezza.  La   vasta area  archeologica , è  la testimonianza ,  della  sua lunga  storia  di civiltà .  Vivo immersa  nella mitologia , della Magna Grecia, ai piedi  di quel meraviglioso  vulcano , di nome :"Etna".  Mi inorgoglisce , la consapevolezza  di essere   l'erede  , di  una  così  grande cultura .  L'ospitalità  , tipica,  dei popoli  del mediterraneo  ,  la rendono  una meta  , per chi  vuole   vivere  un'esperienza  unica.
Ma , ci sono   le bruttezze , e quelle mi fanno male , mi piacerebbe tanto, che non ci fossero. Ma,  il bene ed il male, fanno  parte  dell'umanità.
Esiste  un  GAP  immenso,  fra  le classi sociali  ; GAP,  che nonostante  , il   notevole  miglioramento  delle condizioni  socio--economiche  , del popolo ,  rimane vasto e profondo. La  presenza  di una  consistente  popolazione fortemente  emarginata  , la quale  , può  essere inserita  nella  società  , solo attraverso  , l'istruzione ;  l'obiettivo delle istituzioni, deve, essere , la lotta alla  dispersione  scolastica.
Nella sua    storia  , il popolo siciliano , è rimasto  , per secoli , servo  della  gleba , schiavo  , privo  di  diritti. Personaggi  come : Ciaula, e Rosso Malpelo,  non sono  semplici  fantasie  degli  scrittori, Pirandello e Verga,  ma  realtà  siciliana ; come  a partire dagli anni 50, i lunghi treni: Siracusa--Milano e\o Torino,  Palermo ---Milano e\o Torino    e\o Brennero , stracolmi  , di popolo  siciliano , migrante , povero, con le  le loro valige di cartone legati con lo  spago. Braccia  da lavoro, per lo sviluppo  industriale del nord.
Andando  a ritroso , con la mente , di quando  bambina , il quartiere  del Carmine , a ridosso , della mia casa ; tuguri, di miserabili . Ma  riflettendo , per molti di loro, la  povertà  , non  era  la conseguenza  del  mancato lavoro, bensì  , la volontà di non lavorare.  
Parlando  ,di alcuni aspetti complessi del popolo siciliano, mi soffermo su  alcune affermazioni di  Giuseppe Tomasi di Lampedusa:" un popolo  dal cervello contorto"; non è facile comprendere  , un popolo , che  da sempre  ha vissuto,  sotto  il giogo della  servitù ;  e  da ciò  deriva     il comportamento esistenziale, chiuso in se stesso,  diffidente, carico di orgoglio, superbo, isolato, fuori dall 'isola tutto è straniero.  La realtà sociale che mi circonda , è costituita  da persone che , oggi , vivono  una realtà  socio--economica fortemente migliorata ,  tanto da  mandare i propri figli a scuola e poi all'università. Ma il loro comportamento rimane selvaggio!  Chiusi  nelle proprie convinzioni, per cui la realtà oggettiva ,non è  la realtà  bensì, la loro soggettiva  percezione  della realtà oggettiva. Fanno delle domande precise, ma quando  si risponde , ci  si  rende conto  subito, che non ascoltano ; stanno semplicemente, codificando, le  parole della risposta, per riempire  il loro  preconcetto. E  così  ci si impantana . L'unico modo , per  non cadere nella  loro  rete mortale , è  distanziamento!  Non sono persone civili , affidabili.  Giuseppe Tomasi di  Lampedusa, parte dal presupposto  che la progenie  di Calogero Sedara , può  dopo  tre generazioni diventare  civile e perbene; ma io sono del parere , che non bastano  , neppure  tre secoli,  semplicemente  perché  sono  profondamente superbi. Superbia ed arroganza , non sono  buoni segni!
L'ambiente reale  , sociale che mi ha aggredito, è bestiale , profondamente  selvaggio e mafioso.
La mia mamma , con la sua famiglia , sono   venuti ad abitare a Belpasso , nel 1940, ed  è stato scontro. Nella loro stupida cattiveria , hanno  inventato una bugia , che esprime , la  miseria morale di  questa realtà. La  mamma con le sue sorelle , non  avevano  corredo da sposa. è  stata da sempre , una storiella  che raccontata in famiglia  ha sempre fatto ridere.  Da  sposati , papà e mamma , quando papà era  ancora in servizio, sono gli anni 50,   papà fece costruire , l'appartamento , che poi ristrutturato ha per parecchi anni abitato mio fratello Giorgio. Era  un progetto di un ingegnere di Solarino,  aveva  cucina e bagno,  e  acqua potabile. Una realtà che strideva , profondamente con  la realtà circostante, allora, costituita da case , prive  non solo di sanitari , ma pure di acqua potabile. E  la mamma e la nonna raccontavano della  reazione brutta di odio che suscitò.
Avevo appena finito le  scuole medie  quando papà fece costruire l'appartamento dove abito, la costruzione del quale scatenò , l'odio mortale del popolino circostante, fino  a giungere all'infamia , secondo la quale non avevamo i soldi  per costruire la casa , e che ci sono  stati dati.... Papà  ha sempre riso  di questa trovata. Perché  , alle reazioni  fangose di questa  marmaglia , se non si vuole finire  malati , bisogna  reagire  con una risata ,.
Fra papà e mamma c'erano  20 anni di differenza ; ciò  spiega  perché, i miei  cugini paterni  hanno l'età  della mia  mamma  e dei  miei  zii materni;  e i cugini materni sono  coetanei con  noi (io e miei fratelli). Sin da ragazzina , ho avuto  il compito, in casa , di  mantenere le relazioni , con  tutta la famiglia , sia da parte  di  papà che di mamma. L'ultimo scritto  , che ho ricevuto dallo zio Ulderico , (fratello della mia mamma),  è stato un bigliettino augurale per la Santa Pasqua, intestato  a me , e con mittente Domenico Pistarà Castelmaggiore. Lo zio si chiamava  Domenico Ulderico . Per negligenza  del postino finì  nel  palazzo, vicino casa mia; è stato recapitato ,poi a noi.  Immaginate la fantasia , di una realtà dove l'unico rapporto uomo -donna è l'alcova, e  città come Milano , Bologna sono Sodoma. Molti anni fa , mi sono recata  a Taormina per incontrarmi con mia cugina Anna Raciti , da sola, e ho incontrato per caso un vicino di casa, lascio  immaginare a chi legge le  conseguenze. è stata sempre  una squallida e fastidiosa sopportazione vivere  in una realtà di fango come Belpasso. Pasqua  ai belpassesi:
    Ho solo un obiettivo: il trionfo della verità  e non mi fermerò fino a quando :
                "Verità  e  giustizia non si baceranno"
Catania è la città, che amo!  Amo perché è la città della mia mamma  e della sua famiglia ; amo perché  è la mia città , dei miei studi. Quindi , non  sarà il vomito  putrido  vostro  a   fermarmi.  Nonostante , il vostro fango , io in passato , ho  continuato  ad abitare a Catania , a studiare  e frequentare l'università. Oggi  nel presente , continuerò a scendere  a Catania , a  godere  le passeggiate  per  le sue  strade , fra  le sue  vetrine. Mentre voi , da  marmaglia , continuerete a  vomitare  fango ; ma  purtroppo  il fango  è vostro , e costituisce la melma dove stanno affondando i vostri  figli .
La città di Palermo, è  bella , mi piacerebbe tanto  rivederla , visitarla e rivisitarla , gustando  i suoi monumenti ,  la sua bellezza .  La prima volta , che  sono  andata  a Palermo è stata una gita con papà ed i miei fratelli; papà ha vissuto  a Palermo da allievo dei carabinieri, mio fratello Giorgio da Carabiniere.
La seconda volta , sono andata, con mio fratello Giorgio e i miei cugini romagnoli , in viaggio di nozze in Sicilia, la terza e quarta volta con mio fratello Antonio.
Gli auguri della Santa Pasqua , sono per uomini e  donne , che sono stati creati da Dio a Sua  immagine e somiglianza , non per bestie come voi.
Rivolgendomi al prete di campagna  mio assassino, la mia famiglia appartiene alla luce. La famiglia di mio padre è una famiglia dell'Arma, e mio padre è stato carabiniere , servitore dello stato e profondamente onesto. Valori , che lei non potrà mai comprendere. 
L'appartamento di via G.  D' Annunzio di Catania , era un monovano, il contratto d'affitto è stato  stipulato da mio padre tanto che era a suo nome. Non solo esiste ancora il documento, ma mi fratello Giorgio è il testimone. Ho lasciato  la casa nel 2009.
Superbia, vanagloria . vanità ed  una carnalità bestiale guidano la sua guerra personale con me. Signori si nasce e non ci si diventa, e inoltre dai quartieri popolari di Catania emerge solo mafia e squadrismo fascista , identità presenti in lei. Non la perdonerò mai per tutto il male che ha creato , perché questi trenta anni sono stati creati da lei e gestiti da lei.

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