14--4--2021
---C'è , per esempio , un poemetto monastico (tradotto certamente dal greco), La Madre di Dio fra i tormenti, con dei quadri e un'audacia non inferiori a quelle danteschi . La Madre di Dio visita l'inferno , e l'arcangelo Michele la guida "fra i tormenti". Lei vede i peccatori e i loro supplizi. Lì c'è , tra le altre , una schiera interessantissima di peccatori , in un lago ardente : quelli di loro che affondano in questo lago in modo da non poter più tornare a galla , quelli "Dio stesso lì dimentica", un'espressione di straordinaria profondità e forza . Ed ecco che la Madre di Dio , colpita e piangente , si prosterna davanti al trono di Dio e chiede grazia per tutti quelli che ha visto all'inferno, per tutti quelli che ha visto laggiù , senza distinzione . La conversazione con Dio è di straordinario interesse . Lei supplica , lei non demorde , e quando Dio le indica le mani e i piedi inchiodati del figlio e le chiede : "Come posso perdonare i suoi carnefici?" , lei allora ordina a tutti i santi , a tutti i martiri , a tutti gli angeli e gli arcangeli di prosternarsi assieme a lei e pregare per la grazia di tutti , senza discriminazione . Alla fine riesce a ottenere da Dio una sospensione dei tormenti , ogni anno , dal Venerdì Santo alla Pentecoste , e i peccatori dell'inferno ringraziano il Signore e gli gridano :" Hai ragione , Signore , nell'aver così giudicato "
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