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giovedì 25 febbraio 2021

Federico Garcia Lorca "Romancero gitano" San Raffaele (Cordova)

 25--2--2021            A  Juan  Izquierdo  Croselles
1
Carrozze  chiuse  arrivavano
alle  rive  dei  giunchi,
dove  le onde levigano
nudo  torso  romano.
Carrozze  che  il  Guadalquivir
riflette  nel suo  cristallo maturo,
tra  lamine  di fiori
e  rimbombi  di  nembi.
I  bambini  tessono e cantano
le  delusioni  del  mondo
intorno  alle  vecchie  carrozze
perdute  nella  notte.
Ma  Cordova  non trema
sotto  il  mistero  confuso,
perché  se  l'ombra  innalza
l'architettura  del fumo ,
un  piede di marmo  afferma
il suo  casto  fulgore asciutto.
Petali sottili di latta
ricamano  i grigi  puri
della  brezza dispiegata 
sopra  gli  archi  di trionfo.
E  mentre il ponte  fischia 
dieci  fischi  di Nettuno,
i venditori  di tabacco 
fuggono  dal  muro  rotto.

2
Un  solo  pesce  nell'acqua 
che  le due  Cordove  unisce;
docile Cordova  di giunchi
Cordova  di  architettura.
Bambini dal  viso   impassibile 
sulla riva  si svestono,
apprendisti di Tobia
e   Merlini  di cintura,
per  disturbare il pesce
con l'ironica  domanda 
se  vuole  fiori  di vino
o salti di  mezzaluna.
Ma  il pesce che  indica l'acqua
e i  marmi abbruna,
dà  lezione ed  equilibrio 
di  solitaria  colonna.
L'Arcangelo   arabescato
di  lustrini neri
nel  convegno delle  onde
cerca rumore e culla.

*
Un  pesce  solo nell'acqua .
Due  Cordove  bellissime.
Cordova  d'acqua in fiore,
Cordova celeste e asciutta.

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