Cerca nel blog

domenica 14 febbraio 2021

Federico Garcia Lorca POESIE: " ROMANCERO GITANO"

14--2--2021

ROMANZA    DELLA  PENA  NERA            A    Josè  Navarro   Pardo

Le   piccozze  dei  galli
scavano  in cerca  dell'aurora,
mentre  dal  nero   monte
scende   Soledad  Montoya.
La  sua  carne  di giallo rame
odora  di cavallo  e ombra.
I  suoi  seni, incudini  scure,
gemono  rotonde  canzoni.
"Soledad, chi  vai cercando
senza   compagnia  a  quest' ora?"
"Cerco  chi  voglio, dimmi:
a te  che importa?
Quello  che cerco  cerco,
la mia  gioia  e la  mia persona."
"Soledad  delle  mie pene,
cavallo che perde il morso,
alla fine  trova  il mare
e lo  inghiottono  le onde."
"Non  ricordarmi   il mare
che  la pena  nera  sgorga
nelle  terre  dell'ulivo
sotto  il  fruscio  delle foglie."
"Soledad, che  pena  è  in te ,
che  straziante  pena!
Piangi  succo  di limone 
acre  di attesa  e di  bocca."
"Che  pena  immensa!  Corro
per casa  come  una pazza 
trascinando  le mie  trecce
dalla  cucina al letto.
Che  pena!  Di  giaietto  divento
dalla carne  alle vesti.
Ah , mie  camicie  di lino!
Ah  , le  mie  cosce  di papavero!"
" Soledad  : lavati  il corpo
con l'acqua  delle allodole,
e lascia  il tuo cuore 
in pace , Soledad  Montoya
*
Là   sotto  canta  il fiume;
festoni   di cielo  e foglie.
Di   fiori  di zucca  
la  nuova  luce  si  corona.
Oh  pena dei  gitani,
pena  pura   e sempre  sola!
Oh  , pena  di  alveo  occulto
e di  alba  remota!

Nessun commento:

Posta un commento