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martedì 23 febbraio 2021

" è difficile dimenticare i torti subiti? " di: Andrea Arvalli

23--2--2021
Un  detto  dei  Padri del  deserto  ammonisce:
"  Chi  permette  che  nell'anima metta radice  il  ricordo  d'una   ingiustizia  patita  è come  chi  nasconde   il fuoco  nella paglia".
Un tale  ricordo è  un  fuoco  che brucia  ,  crepitante  dolore, ma  ,umiliazione , vergogna, odio,  vendetta. Non   lambisce   i nemici, ma consuma chi  lo cova in  seno.  Tenerlo acceso, rinfocolante la brace , è  sistema  per divenire livorosi, acidi, cattivi, maldisposti verso tutti. Guardiamo la biografia delle persone intrattabili , quelle che  si  spazientiscono e sono facili  alla collera , alla critica pungente , e fuori luogo , vedremo che  queste  persone hanno subito  ingiustizia e sofferto .
è un cattivo esercizio  quello d'applicarsi  a ricordare  i peccati altrui. Pur  di tenere vivo  il rancore , che  s'è  impossessato del nostro  cuore , stiamo  bene attenti  a  conoscerli, enumerarli e tenerli a mente.------------------------------------------------------
è possibile  davvero  dimenticare le sofferenze subite?-----------------------
In  ogni  cosa  dobbiamo ammettere che  i ricordi  non  si estinguono , il  dimenticare inteso  come  togliere  definitamente le tracce che  gli eventi  dolorosi hanno lasciato nella  nostra  memoria  è impossibile.----------------------------------------------
La vera  sapienza  , ed  il segreto  della pace sta nel  convertire i nostri ricordi. Convertire i  ricordi  significa rielaborarli  in profondità ,  amalgamarli  con le  altre luci, con  altre esperienze . Possiamo ad  esempio iniziare a diluire i ricordi dolorosi nell'acqua  pura  della misericordia , filtrarli nel  catalogo  dei benefici ricevuti,  impastarli poi  nella farina del  perdono da Dio, infine amalgamarli   con il ricordo continuo di Dio . Alla fine di questo procedimento  i ricordi si  , ci sono  ancora ,   ma  saranno modificati, ed  avranno , un ben  altro sapore nel  palato  del  cuore . Il  ricordo di Dio è un  fascio di luce che attraversa la vita , ed  insegna a  leggere ogni evento nel mistero della  passione , morte  e  resurrezione  del Signore . Ci insegna a crescere nell'amore , nella pazienza , e  nella misericordia ed  a  portare pesi prima insopportabili.---------------------------------------------------
Il ricordo  del male patito infatti, se  amalgamato  nell'amore del  Signore , insegna a  non  far  soffrire gli altri ,   apre  alla compassione , e guida alla  gioia del perdono . San Francesco , maestro del perdono, insegnò  a perdonare :
"per lo tuo cuore" seppe  nella  sua  vita  convertire  le offese ricevute diventando , uomo fatto  preghiera , memoria vivente dell'Amore  di Dio.

=Non ho odio dentro il mio cuore per chi mi ha fatto tanto male; oggi con la pace interiore e con l'equilibrio che ho ritrovato, posso analizzare i fatti accaduti ,comprendere i miei errori, per un cammino di maturità. Ma  certo sono cambiati i miei comportamenti nei riguardi del  prossimo, se in passato sono stata selettiva nelle relazioni con il prossimo, oggi lo sono maggiormente. Se in passato come guida nelle relazioni sociali guardavo  a  due valori importanti come, l'onestà, e la lealtà, oggi aggiungo pure lo status sociale. Rimane per me ancora molto da comprendere, perché il mio avvicinarmi al popolo ha solo  provocato molto dolore; allora è importante che si stia ognuno nel proprio ambiente.
E  poi ho solo bisogno di giustizia!

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