23--2--2021
Un detto dei Padri del deserto ammonisce:
" Chi permette che nell'anima metta radice il ricordo d'una ingiustizia patita è come chi nasconde il fuoco nella paglia".
Un tale ricordo è un fuoco che brucia , crepitante dolore, ma ,umiliazione , vergogna, odio, vendetta. Non lambisce i nemici, ma consuma chi lo cova in seno. Tenerlo acceso, rinfocolante la brace , è sistema per divenire livorosi, acidi, cattivi, maldisposti verso tutti. Guardiamo la biografia delle persone intrattabili , quelle che si spazientiscono e sono facili alla collera , alla critica pungente , e fuori luogo , vedremo che queste persone hanno subito ingiustizia e sofferto .
è un cattivo esercizio quello d'applicarsi a ricordare i peccati altrui. Pur di tenere vivo il rancore , che s'è impossessato del nostro cuore , stiamo bene attenti a conoscerli, enumerarli e tenerli a mente.------------------------------------------------------
è possibile davvero dimenticare le sofferenze subite?-----------------------
In ogni cosa dobbiamo ammettere che i ricordi non si estinguono , il dimenticare inteso come togliere definitamente le tracce che gli eventi dolorosi hanno lasciato nella nostra memoria è impossibile.----------------------------------------------
La vera sapienza , ed il segreto della pace sta nel convertire i nostri ricordi. Convertire i ricordi significa rielaborarli in profondità , amalgamarli con le altre luci, con altre esperienze . Possiamo ad esempio iniziare a diluire i ricordi dolorosi nell'acqua pura della misericordia , filtrarli nel catalogo dei benefici ricevuti, impastarli poi nella farina del perdono da Dio, infine amalgamarli con il ricordo continuo di Dio . Alla fine di questo procedimento i ricordi si , ci sono ancora , ma saranno modificati, ed avranno , un ben altro sapore nel palato del cuore . Il ricordo di Dio è un fascio di luce che attraversa la vita , ed insegna a leggere ogni evento nel mistero della passione , morte e resurrezione del Signore . Ci insegna a crescere nell'amore , nella pazienza , e nella misericordia ed a portare pesi prima insopportabili.---------------------------------------------------
Il ricordo del male patito infatti, se amalgamato nell'amore del Signore , insegna a non far soffrire gli altri , apre alla compassione , e guida alla gioia del perdono . San Francesco , maestro del perdono, insegnò a perdonare :
"per lo tuo cuore" seppe nella sua vita convertire le offese ricevute diventando , uomo fatto preghiera , memoria vivente dell'Amore di Dio.
=Non ho odio dentro il mio cuore per chi mi ha fatto tanto male; oggi con la pace interiore e con l'equilibrio che ho ritrovato, posso analizzare i fatti accaduti ,comprendere i miei errori, per un cammino di maturità. Ma certo sono cambiati i miei comportamenti nei riguardi del prossimo, se in passato sono stata selettiva nelle relazioni con il prossimo, oggi lo sono maggiormente. Se in passato come guida nelle relazioni sociali guardavo a due valori importanti come, l'onestà, e la lealtà, oggi aggiungo pure lo status sociale. Rimane per me ancora molto da comprendere, perché il mio avvicinarmi al popolo ha solo provocato molto dolore; allora è importante che si stia ognuno nel proprio ambiente.
E poi ho solo bisogno di giustizia!
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