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domenica 13 dicembre 2020

IL TRAMONTO DELLA LUNA --- GIACOMO LEOPARDI

13--12---2020
    Quale  in notte  solinga,
Sovra  campagne  inargentate  ed  acque ,
Là  ' ve zefiro  aleggia,
E  mille  vaghi   aspetti
E  ingannevoli  obbietti
Fingon  l'ombre  lontane
Infra  l'onde  tranquille
E  rami  e  siepi  e   collinette  e  ville;
Giunta  al  confin  del cielo,
Dietro  Apennino  od  Alpe , o  del Tirreno
Nell'infinito  seno
Scende  la  luna, e si  scolora  il mondo,
Spariscono  l'ombre  , ed  una 
Oscurità  la valle e il  monte  imbruna,
Orba  la notte resta,
E  cantando  , con  mesta  melodia,
L'estremo  albor della  fuggente  luce,
Che  dianzi  gli  fu  duce,
Saluta  il carrettier  dalla  sua  via;

    Tal  si  dilegua  , e  tale
Lascia  l'età  mortale 
La  giovinezza  . In fuga
Van  l'ombre  e le  sembianze
Dei  dilettosi  inganni; e  vengon  meno
Le  lontane  speranze,
Ove  s'appoggia  la mortal  natura.
Abbandonata  , oscura
Resta  la vita. In lei  porgendo  il guardo,
Cerca  il confuso  viatore invano
Del  cammin  lungo  che  avanzar  si sente
Meta o  ragione; e vede 
Che a se l'umana  sede,
Esso a lei  veramente è  fatto estrano.

    Troppo  felice  e lieta 
Nostra misera  sorte
Parve lassù , se il  giovanile stato,
Dove  ogni  ben  di mille  pene  è frutto,
Durasse  tutto  della  vita il corso.
Troppo mite  decreto
Quel  che  sentenzia ogni animale  a morte,
S'anco  mezza la via 
Lor  non  si  desse in  pria
Della  terribil  morte assai  più  dura.
D'intelletti  immortali
Degno  trovato, estremo
Di  tutti  i mali  , ritrovar  gli  eterni
La  vecchiezza  , ove  fosse 
Incolume il desio , la  speme  estinta,
Secche  le fonti  del  piacer  , le  pene
Maggiori  sempre , e  non  più  dato  il bene.

    Voi , collinette e  piagge,
Caduto  lo splendor   che  all'occidente 
Inargentava  della  notte  il velo,
Orfane  ancor  gran  tempo 
Non  resterete; che  dall'altra  parte
Tosto  vedrete il cielo
Imbiancar  novamente , e  sorger l'alba;
Alla  qual  poscia  seguitando  il sole,
E   folgorando  intorno
Con  sue  fiamme  possenti,
Di  lucidi  torrenti
Inonderà  con  voi  gli eterei  campi,
Ma  la vita  mortal , poi  che la bella 
Giovinezza  sparì, non  si colora
D'altra  luce giammai , né  d'altra  aurora.
Vedova  è insino  al fine ; ed  alla  notte
Che  l'altre  etadi  oscura,
Segno  poser  gli Dei la sepoltura. 

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