2--12--2020
A lungo per tutto il lungo inverno filammo
sedute nell'angolo oscuro.
Dalle piccole appannate finestre
guardavam fuori la strada coperta di neve.
E nell'anima ci nasceva confusa
una smania ardente di spazi,
ma un'impenetrabile nebbia offuscava
il breve nostro orizzonte.
L' inverno , ricacciato a settentrione;
La terra s'è scossa , lentamente ridestata,
e s'è udito ronzar d'api uno sciame .
Nei rugiadosi mattini per tempo ci alzavamo
con una gioia radiosa nel cuore;
per prime alla pura fonte giungevamo
in mano reggendo i rilucenti secchi.
Il vento libero e portato lontano
il riso e i canti nostri.
Canti di gioia , tersi e felici,
canti di tutta la nostra giovine età.
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