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lunedì 14 dicembre 2020

UNA STORIA BALORDA

14--12--2020
La  mia  mamma , ha vissuto,     da  invalida, gli ultimi  7  anni  della sua vita; io  l'ho assistita.
La  gestione  di una persona   invalida, e di una casa grande,  richiede  coraggio e fatica, per  questo  mi sono fatta affiancare  , da  una badante,  e  da una persona  , che mi aiutasse nella pulizia della casa.
La   mia casa è  grande,  e  la parte  che io abito , è composta:  il garage, al piano terra;  al 1°  piano   l'abitazione; al 2°  piano  , una parte  è  soffitta, ed  una parte più estesa, è terrazza, dalla  quale  si può godere di un bel panorama, con sullo sfondo il golfo di Catania.
Un giorno essendo, impegnata  la signora  che faceva la pulizia della scala,  chiesi alla badante di fare questo lavoro.  La  scala finisce in alto con una porta , attraverso la quale si accede alla soffitta.
Assistendo la   mamma  , mi  sono ritrovata  con grossi problemi alla colonna vertebrale, ho dovuto licenziare  la badante ,perché  avevo bisogno  per  le  mie nuove esigenze, una persona  , che fosse più disponibile  , per  tempi più lunghi  di lavoro.
La vendetta  non si fece attendere:  al 2° piano della casa  c'era  la camera che ospitava i miei amanti:  io   ho l'abitudine di bruciare , sticks  di incenso, alle essenze:  patchouli(amo  molto questa essenza),  muschio, opium ecc.;  le quali sono  basi  per profumi , soprattutto  maschili.  Una casa impregnata  , di questi profumi, e la mente,  della badante, una povera disgraziata, si è  espansa  in   tante  possibilità.
è una storiella balorda,  che mi fa  sorridere;  ma  ha  avuto  un impatto  eclatante  , nell'ambiente nel quale vivo.
Nella   mia terra  , la Sicilia, il rapporto  uomo--donna, è  lontano  dall'essere civile.
Le ragazze, vivono la  loro vita,  in una  perenne  caccia  , al "  buon partito", e  quando   l'hanno trovato, iniziano  "le grandi manovre";  madre  , sorelle  , cugini,  amiche , zii,  nonni, tutti  al lavoro  , per  intrappolare , il disgraziato.
Vivo, la mia vita , controcorrente ,  e  la caccia  al "buon partito" , l'ho sempre trovata  umiliante  per la mia dignità.
Ancora oggi . il  rapporto  uomo--donna,  è  visto ,  e  vissuto, in modo carnale. E  ciò  è un barriera  , fra me  e loro.
Molti anni fa, quando ero , la presidente  della comunità degli oblati,  per fare comprendere  agli oblati che la  loro chiesa di riferimento  era  quella del monastero, io dovevo dare l'esempio, così domenica, mi recavo con il borsone al monastero per la Santa Messa, e poi di corsa  alla fermata dell'auto.  Una  domenica  si offrì di accompagnarmi alla fermata  un fratello , (  di mezza età), fino alla fermata, ci salutammo con un abbraccio. Salita  sull' auto, sono stata accolta, dallo sguardo  bavoso dell'autista e del bigliettaio. Lo stesso sguardo bavoso , di stupidi belpassesi, quando  mi sono trovata a passeggiare,   per le strade di Belpasso, abbraccio  con mio fratello Antonio.
Un  incubo  che dura  più di 30 anni,  sono stata braccata come un animale cercandomi uomini inesistenti, ne , hanno inventati tanti, di tutti i colori, e la mia sola colpa  è quella  di non essere  mostruosamente  brutta.
Se  fino ad oggi  , ho  combattuto  per il trionfo della verità, al fine di  trasformare  , questa marmaglia,   in uomini  e donne  civili, oggi  dico:"  non ti curare di loro  ,ma guarda e passa". La spazzatura resta  tale.
Mi  fa molto male   , l'aggressione  di alcuni  preti,  che hanno  servito , il male , l'orrore di questa spazzatura. Non  hanno  compreso ,  che con  le loro   azioni,  hanno  dimostrato  di fare parte  , come uomini,, della stessa marmaglia.


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