27---11--2020
Nel frattempo i tramonti sono giullari arancioni in delirio che infuriano tra le tenebre , mentre lontano verso sud in direzione delle auspicate braccia amorose delle senoritas mucchi di neve rosata attendono ai piedi del mondo, in indistinte città di raggi d'argento --il lago è una padella dura, grigio, blu , pronto nel fondovalle brumoso per quando lo solcherò sulla barca di Phil --il Monte Jack come sempre riceve il suo tributo di nuvoletta all'altezza del cipiglio , i suoi mille campi di football nevosi tutti scompigliati e rosa , quell'unico inimmaginabile abominevole uomo delle nevi sempre accovacciato pietrificato sul crinale ---il Corno d'Oro lontano lontano spunta ancora dorato in un grigio Sud -Est--La gobba mostruosa del Pagnotta sovrasta il lago--Nuvole corrucciate si annerano per disegnare contorni di fuoco in quella fucina dove si forgia la notte, montagne impazzite marciano verso il tramonto come cavalieri ubriachi a Messina quando Ursula era bella, giurerei che l'Hozomeen si muoverebbe se riuscissimo a convincerlo e invece passa la notte con me e presto quando le stelle pioveranno sui campi innevati sarà pieno d'orgoglio , tutto nero e imbardato verso il Nord dove (proprio sopra di lui tutte le notti) la Stella Polare dardeggia arancione pastello , verde pastello , arancione ferro, blu ferro, azzurrite , costellati segnali a indicare che il suo maquillage è in corso lassù e che si potrebbe pesarlo sulla bilancia del mondo dorato-
Il vento, il vento-
Ed ecco lì il mio povero umano scrittoio carico di fatica al quale siedo tanto spesso durante il giorno , rivolto a sud , le carte e le matite e il tazzone del caffè con dentro rametti di pino e una orchidea di montagna che sfiorirà in un giorno - Il mio chewng--gum Beechnut, la borsa del tabacco , le cartelle , i penosi giornaletti che ho lì da leggere , la vista a sud su tutte quelle maestà innevate- L'attesa è lunga.
Sulla Catena dell'Inedia
piccoli rametti
Cercano di crescere.
Nessun commento:
Posta un commento