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mercoledì 18 novembre 2020

PREGHIERA PERSONALE

18--11--2020
La   preghiera   personale  o privata   è una  conseguenza  della  preghiera  liturgica, ma  anche  un esercizio  di  pietà  cristiana nella  ricerca  continua di  un rapporto  con Dio all'interno  della  propria  stanza   dove   il  Padre "vede nel segreto "(Mt. 6,6). Nella    preghiera  personale  vi sono  fasi  molto  importanti  susseguenti  l'una  all'altra. Nella    prima  fase    l'orante  prega  Dio per  le sue  necessità  e per  quelle  altrui  ;  nella  seconda  , invece  , l'orante  è  all'ascolto  di quello che  Dio  gli comunica . Un  modo di pregare  per  giungere  al quale  serve un  lungo  allenamento  e  combattimento  spirituale.  S.  Teresa  d'Avila  racconta  che  per  ben   quattordici anni era  stata  "schiava "  del libro  , per  poter  pregare;  dopo  di che  ella  apprese  dal Signore l'arte della  preghiera . Comunque  , il  Signore  dice  a  tutti  noi:" Quello  che   domandate  nella  preghiera , abbiate  fede di averlo ottenuto  e vi  sarà   accordato" (Mt. 11,24) ;  un  invito  alla preghiera da parte  di  Cristo ; è  anche  vero  che  non si  può  fare  a meno  di pregare dato  che  la tentazione  è  persistente ; "  Vegliate  e pregate  per  non cadere in tentazione "(Mt. 14, 38).   Il  Signore  vuole  che  ci  preoccupiamo  nella  preghiera  della  nostra  salvezza  eterna  e che  la  chiediamo al  Padre che  certamente  non  ce la  negherà (cfr. Lc. 11,  5-13).   L'apostolo Paolo  continua  a  rafforzare il pensiero   di Cristo  dicendo :"  Pregate  inoltre  incessantemente con  ogni  sorta di preghiera  e di  suppliche  nello  Spirito"(Ef. 6,18), ed ancora  :" Pregherò  con  lo Spirito  ma  anche  con  l'intelligenza "(1 Cor.  14, 15),,  poiché  Dio non ascolta  le preghiere banali  o insensate  e  tanto  meno  quando  si   bestemmia  perché  colui  "che  avrà  bestemmiato  contro  lo Spirito Santo  non  sarà  perdonato"(Lc.   12, 10).  Bisogna  pregare  con  desiderio e fede :"  Voi  mi  invocherete  e  ricorrerete   a me  e io  vi  esaudirò ;  mi  cercherete e mi  troverete  perché  mi cercherete  con tutto  il cuore "(Ger.  29,  12--13). è  giusto  del resto  quello  che  disse  il cieco  nato:"  Da  quando  mondo è  mondo  sappiamo  che Dio  non ascolta  i peccatori  ; ma  se uno  ha  il  timor  di Dio  e fa  la sua  volontà  , egli   l'esaudisce"(Gv.  9, 31). I giudici,  liberati  dal  tiranno  Oloferne  dicono  a  Giuditta ;"  Ma  ora  prega  tu  per noi  che  sei   donna pia".  (Gdt. 8,31),   S. Giacomo  ci ricorda  , nella  sua lettera , del profeta  Elia :"  Il  profeta  Elia  era  un uomo  della  nostra  stessa  natura . pregò  intensamente  che  non piovesse e non  piovve, poi  pregò  di nuovo  e  il cielo  diede  la pioggia"(Gc.  5,   17--18). è  questo  un riflesso  della teologia   dell'infanzia spirituale . All'uomo  di Dio il re  Geroboamo dice:"  Placa il volto  del Signore tuo  Dio  e prega  per me  , perché  mi sia  resa  la mia  mano"[...] e   la  mano  del re  tornò  come prima"(1Re. 13,6).  Lo  stesso  S. Giacomo  dice  a tutti:"   Pregate   gli uni  per gli altri  , per  essere   salvati, perché  molto  può  la   preghiera   assidua  del  giusto"(Gc.  5, 16);  inoltre   il Signore  ci ricorda  ."  Pregate  per  i vostri  persecutori  "(Lc.6,28)  qui  più     che mai  si ha  il senso  della preghiera universale aperta  a tutti  e in  soccorso  di tutti.
Nella   seconda  fase  della  preghiera  è Dio  che  parla  e noi  stiamo  in  ascolto. Alcuni  brani  di uomini  e donne  di Dio  possono  meglio  spiegare  questa  via.  S. Teresa  d'Avila  dice:"  La   preghiera  conduce  ad  un grande  oblio  di sé  così  profondo  da  farle  credere  all'anima  di non  esistere  più". Un  asceta  indiano (Bahagvon Rajenesh) si  esprime  così:"   Quando  siete  veramente  in preghiera  , voi non siete  e Dio  è". L'abate  Agatone  essendo  passato  attraverso  il fuoco  della preghiera  , confessa ."  La  cosa  più   difficile  per  il monaco  [oblato\ battezzato in genere] è  la   preghiera  ;  essa  esigerà  da  lui  un duro  combattimento ".  Un  apoftegma  di S. Antonio  abate  dice: " la  preghiera  non  è ancora  perfetta  finché  il   monaco  è conscio  di  essa  e sa  di pregare ".  è  l'intensità  che dice  e ci  ci raccomanda  il Signore (Lc.  18,1);  di pregare  sempre  e in  tutte  le occasioni e circostanze  , e  l'Apostolo Paolo  si  spinge oltre  dicendo:"  Sia  che  mangiate , sia  che  beviate, o facciate   qualunque  altra  cosa,  fate  tutto  a gloria  di Dio "( 1Cor. 10,31).
Si  può  giungere  così  ad  affermare  che  l'aspirazione  di ogni  monaco ,  oblato e battezzato  è quella  della  preghiera ininterrotta.

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