23--7--2024
O tu che sei il mio rifugio e la mia forza , conducimi , come un tempo il tuo servo Mosè, nel cuore del tuo deserto , là dove il roveto arde senza consumarsi , là dove l'anima , investita dal fuoco dello Spirito Santo , diviene ardente , senza consumarsi , ma purificandosi .
Là dove non si può rimanere , dove non si procede se non dopo avere sciolto i legami degli ostacoli della carne , là dove colui che è non si lascia vedere così com'è , ma ugualmente lo si sente dire :" Io sono colui che sono!". Là bisogna coprirsi il volto per non guardare il Signore in faccia , ma bisogna esercitarsi a tendere l'orecchio , nell'umiltà dell'obbedienza , per discernere ciò che Dio dice nell'intimo del cuore .
Nell'attesa , Signore , nascondimi nel segreto della tua tenda , durante il tempo cattivo ; nascondimi nel segreto del tuo volto , lontano dagli intrighi delle malelingue , poiché il tuo giogo così mite e il tuo fardello così leggero tu me li hai imposti . E quando mi fai sentire la distanza tra l'essere al tuo servizio o a quello del mondo , con una voce tenera e dolce tu mi chiedi se è più piacevole servire te , il Dio vivente , o gli dei stranieri . Allora io adoro questa mano che pesa su di me , e ti dico:" Mi hanno dominato abbastanza , i padroni diversi da te! Voglio appartenere a te solo , poiché il tuo braccio mi solleva ".
=mi viene in mente quando , vivendo sola a Catania, in modo particolare nel corso della Santa Quaresima, mi cimentavo nella giornata di Deserto, lontana dall'orrore del vomito belpassese. Mi ha fatto crescere molto, mi ha fortificato , nel momento peggiore .
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