28--10--2023
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E pur tu sei canuto ;e pur la vita
Ti rifugge dal corpo inerte al cuor,
E dal cuore al cervel , come smarrita
Nube per l'alpi solvesi in vapor.
Deh , perdona a la vita! A l'un vent'anni
Schiudon , superbi araldi , l'avvenir ;
E in sen, del carcer tuo pur tra gli affanni,
La speme gli fiorisce et il desir.
Crescean tre fanciulletti a l'altro intorno ,
Come novelli del castagno al piè;
Or giaccion tristi , e nel morente giorno
La madre lor pensa tremando a te.
Oh , allor che del Giordano a freschi rivi
Traea le turbi una gentil virtù
E ascese a le città liete d'ulivi
Giovin messia del popolo Gesù,
Non tremavan le madri ; e Naim in festa
Vide la morte a un suo cenno fuggir
E la piangente vedovella onesta
Tra il figlio e Cristo i baci suoi partir
Sorredean da i cilestri occhi profondi
I pargoletti al bel profeta umil;
Ei lacrimando entro i loro ricci biondi
La mano ravvolgea pura e sottil
Ma tu co 'l pugno di peccati onusto
Calchi a terra quei capi , empio signor ,
E sotto al sangue del paterno busto
De le tenere vite affoghi il fior.
Tu su gli occhi de i miseri parenti
(E son tremuli vegli al par di te)
Scavi le fosse a i figli ancor viventi,
Chierico sanguinoso e imbelle re.
Deh , prete , non sia ver che dal tuo nero
Antro niun salvo a l'aure pure uscì ;
Polifemo cristian , deh non sia vero
Che tu nudri la morte in trenta dì
Stringilo al petto , grida --Io del ciel messo
Sono a portar la pace , a benedir --
E sentirai dal giovanile amplesso
Nuovo sangue a le tue vene fluir....
In sua mente crudel (volgonsi inani
Le lacrime ed i prieghi) egli si sta:
Come un fallo gittò gli affetti umani
Ei solitario ne l'antica età.
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