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mercoledì 5 aprile 2023

Dives in misericordia,8 =Giovanni Paolo 2°

5---4--2023
La  croce  di Cristo  sul  Calvario  è  anche  testimonianza  della  forza  del male  verso  lo stesso  Figlio  di Dio , verso colui  che,  unico  fra  tutti  i figli degli  uomini , era  per  sua natura assolutamente  innocente e libero dal peccato , e  la cui venuta nel  mondo  fu esente  dalla  disobbedienza di Adamo e dall'eredità  del  peccato  originale . Ed  ecco  , proprio  in lui  , in Cristo, viene fatta  giustizia del peccato a prezzo  del  suo  sacrificio , della  sua  obbedienza  "fino  alla morte "(Fil 2,8). Colui , che  era  senza  peccato , "Dio lo  trattò da  peccato  in nostro  favore "(2Cor 5,21).  Viene  anche  fatta  giustizia  della  morte che,  dagli inizi della  storia  dell'uomo , si era  alleata  col  peccato . Questo far  giustizia  della  morte avviene  a prezzo  della  morte  di colui , che  era  senza  peccato e che  unico  poteva  --mediante la propria  morte --infliggere  morte  alla morte(cf1 Cor 15,54ss) . In    tal   modo  la croce  di Cristo , sulla  quale  il  Figlio , consostanziale  al Padre , rende  piena  giustizia    a Dio , è  anche  una  rivelazione radicale della  misericordia , ossia  dell'amore che  va  contro  a ciò che  costituisce la radice stessa  del male nella  storia  dell'uomo : contro  al peccato e alla morte.
La   croce  è  il più  profondo   chinarsi  della  Divinità  sull'uomo e su  ciò  che  l'uomo --specialmente nei  momenti  difficili e  dolorosi  --chiama  il suo  infelice  destino .  La  croce è  come  un tocco  dell'eterno  amare sulle  ferite  più  dolorose dell'esistenza  terrena dell'uomo, è  il  compimento  sino  alla fine  del  programma  messianico , che  Cristo  formulò  una  volta  nella  sinagoga  di Nazaret (cf Lc 4,18-21) e  ripeté poi    dinanzi  agli  inviati  di Giovanni Battista (cf Lc 7,20-23) . Secondo le  parole  scritte  già  nella  profezia di Isaia (cf Is 35,5; 6,1-3),  tale  programma  consisteva  nella  rivelazione dell'amore  misericordioso  verso  i poveri, i sofferenti e i prigionieri, verso  i non vedenti, gli oppressi e i  peccatori. Nel  mistero pasquale  viene  oltrepassato  il limite del  molteplice  male , di cui  l'uomo  diventa  partecipe  nell'esistenza  terrena  ;   la croce  di Cristo , infatti, ci  fa  comprendere le  più  profonde   radici  del male , che affondano  nel  peccato  e nella  morte , e  così  diventa  un  segno  escatologico . Soltanto nel  compimento  escatologico  e   nel  definitivo rinnovamento del mondo ,l'amore in  tutti  gli  eletti  vincerà le sorgenti  più  profonde  del male  , portando  quale  frutto  pienamente  maturo  il Regno  della  vita  e della  santità  e dell'immortalità gloriosa . Il fondamento  di tale  compimento  escatologico è già  racchiuso   nella  croce  di Cristo  e nella  sua  morte . Il fatto  che  Cristo  "è risuscitato  il  terzo   giorno"(1  Cor 15,4) costituisce  il segno finale  della  missione  messianica  , segno  che  corona l'intera  rivelazione  dell'amore  misericordioso  nel  mondo  soggetto  al male . Ciò   costituisce  al tempo  stesso  il segno  che  preannuncia "un  nuovo cielo  e una  nuova  terra"(Ap 21,1), quando  Dio  "tergerà  ogni   lacrima dai  loro  occhi  ;  non ci sarà  più la morte , né lutto , né  lamento , né  affanno , perché  le cose  di prima  sono  passate"(Ap  21,4)

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