3--6---2022
"Or da che mi s'è fatta innanzi anche questa altra necessità trista di parlare di me , mi distrigherò di alcune ...spinose minuzie , e che pur sono tenaci dove s'appigliano a conferire infamia al mondo".
"Di volto non bello ma stravagante , e d'una aria libera , di crini non biondi ma rossi , di naso aquilino e grosso ma non picciolo e non grande ; d'occhi mediocri ma vivi , di fronte ampia , di ciglia bionde e grosse e di mento ritondo . La mia statura non è alta , ma si dice che deggio crescere ; tutte le mie membra sono ben formate dalla natura , e tutte hanno dei ritondo e del grasso , il portamento non scuopre nobiltà né letteratura , ma è agitato trascuratamente".
" Il mondo crede ch'io abbia ingegno , e lo credo anch'io , ma si crede altresì ch'io sappia più di quello che so. So poco ; nella mia fanciullezza fui tardo , caparbio ; infermo spesso per malinconia, e talvolta feroce , ed insano per ira; fuggivo dalle scuole , e ruppi la testa a due maestri . Vidi appena un collegio e ne fui cacciato . Spuntò in me a sedici anni la volontà di studiare , ma ho dovuto studiare da me".
"Quantunque italiano d'educazione e d'origine , e deliberato di lasciare in qualunque evento le mie ceneri sotto le rovine d'Italia , anziché all'ombra delle palme d'ogni altra terra più gioiosa e più lieta , io finché sarò memore di me stesso , non oblierò mai che nacqui da madre greca, che fui allattato da greca nutrice , e che vidi il primo raggio di sole nella chiara e selvosa Zacinto , risuonante ancora de' versi con che Omero e Teocrito la celebravano".
Ugo Foscolo
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