6-6--2022
Vedendo un Corvo l'Aquila, che audace
rapiva un agnelletto,
più debol, ma non men di lei vorace,
vuol tentare il medesimo colpetto.
Senza pensarci molto,
salta addosso a un magnifico montone,
un bocconcin da far gola agli Dei
e ch'era riservato al sacrificio,
a lui gridando :- Il fatto mio tu sei.
Non so chi t'abbia fatto così bello ,
ma non potrei trovar miglior boccone-.
E, come dissi, piomba sull'agnello.
Ma udite caso strano!
Quella gentile ovina creatura
pesava come un cacio parmigiano,
e aveva un pelo d'una tal natura ,
così folto , diremo ,
che la barba parea di Polifemo.
Quel pelo aggrovigliò del mio corbaccio
così bene gli sgraffi,
che non poté più trarsene d'impiccio .
Venne il pastor , lo prese , e il tristo augello
fu dato ai pastorelli per zimbello.
Aggiunge qui la solita morale
che l'esempio è un solletico fatale :
l'un nasce ladro e l'altro ladroncello ,
né a tutti i prepotenti è ugual destino.
Dove passa la vespa , nel tranello
rimane il moscherino.
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